“Io credo nei fumetti”: con queste parole si apre il primo volume di Thief of Thieves. Non che ci si possa aspettare altro da Robert Kirkman, uno che presentandosi alla Image con il soggetto di una serie a fumetti a tema zombie si è ritrovato nel giro di pochi anni ad essere l’autore di uno dei più clamorosi successi editoriali di sempre e il celebrante dell’inatteso matrimonio tra fumetto e serie tv. Non è – solo – per questi motivi che Kirkman crede nel fumetto, non è la capacità di affermare i suoi autori che vuole celebrare, quanto la possibilità di raccontare con vignette e didascalie ogni tipo di storia, anche quelle che non coinvolgono palestrati avvolti in tutine aderenti con mantello.

Thief Of Thieves Header

“Io credo nei fumetti” insomma potrebbe essere il manifesto editoriale della nuova stagione della Image Comics, iniziata simbolicamente proprio con The Walking Dead di Kirkman, e ormai lanciata alla conquista del mercato statunitense. L’etichetta della grande I è infatti divenuta una serie concorrente di Marvel e DC anche sul piano delle vendite, dopo averle probabilmente stracciate da tempo su quello qualitativo e Thief of Thieves è solo l’ultimo dei numerosi esempi in grado di provare quest’ultima affermazione.

Nata da un canovaccio di Kirkman e affidata alla penna di Nick Spenser per la sceneggiatura dei singoli episodi, la serie racconta le gesta di Conrad Paulson, meglio noto con l’appellativo di Redmont. Se Conrad, ufficialmente, è un semplice consulente che si è costruito un’esistenza agiata grazie alle parcelle milionarie, Redmond è invece il nome con cui è noto il più grande ladro al mondo. Che i due siano la stessa persona lo sanno in pochi, ma uno di questi è Elizabeth, agente speciale del FBI che vive come un’ossessione personale il suo smascheramento.

thief_of_thieves

Il tema dell’abilissimo criminale che si muove in equilibrio tra bottiglie di whisky e grattacieli dalle ampie vetrate riflettenti non è certo inedito, le ispirazioni filmiche più o meno recenti da Entrapment a Ocean’s Eleven sono diverse, e Thief of Thieves pesca a piene mani senza riguardo, mutuandone atmosfere e, soprattutto, ritmo. La sceneggiatura di Spencer che si sposta continuamente avanti e indietro nel tempo e nello spazio, montando vertiginosamente le scene una dopo l’altra, si incupisce grazie agli spessi neri delle figure di Shawn Martinbrough, dai contorni decisi e i lineamenti marcati. La lettura si fa serrata mentre la vita di Conrad si spiega sul foglio di carta, protagonista più della sua attività criminosa. Non può mancare il grande colpo, ma non è protagonista, oscurato dal peso delle decisioni da compiere e da sopportare.

Ha ragione Kirkman, bisogna aver fiducia nel fumetto e Thief of Thieves ne è testimonianza. Il crime noir su carta funziona tanto bene quanto su pellicola o su schermo piatto. Il fumetto è un medium, e di per se messaggio come ha stabilito McLuhan, ma non necessariamente genere, capace di reinterpretare e far suo il linguaggio altrui, pur reclamando il suo spazio unico e irreplicabile nell’attuale commistione mediatica. Ora la palla passa alla AMC e alla sua annunciata serie tv sulle vicende di Redmond a cui spetta il difficile compito di dimostrare di essere all’altezza della narrativa disegnata.

 

cove thief of thieves 1

SCHEDA TECNICA:
Titolo: Thief od Thieves 1 – Mollo tutto
Autori: Robert Kirkman, Nick Spencer, Shawn Martinbrough
Editrice: SaldaPress
Pagine: 160 
Prezzo:
16.90 €
ISBN: 9788888435626



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , , , ,
Claudio Magistrelli

Pessimista di stampo leopardiano, si fa pervadere da incauto ottimismo al momento di acquistare libri, film e videogiochi che non avrà il tempo di leggere, vedere e giocare. Quando l'ottimismo si rivela ben riposto ne scrive su Players.

Similar Posts
Latest Posts from Players

1 Comment

  1. Sembra molto interessante, cercherò di dargli un’occhiata.

Comments are closed.