Potete trovare la seconda parte dell’articolo qui.

Koumajou Densetsu II: Stranger’s Requiem ritorna alla linearità e all’immediatezza dei vecchi castlevania, sebbene alcuni dei poteri disponibili siano direttamente inspirati agli ultimi episodi bidimensionali.

If My Heart Had Wings è una delle poche visual novels indie ufficialmente rilasciate in occidente. E’ interessante notare come il publisher nel processo di localizzazione abbia deciso di rendere appetibile il gioco a più ampie fasce d’utenza rimuovendo completamente le scene erotiche.

L’action game PC/PS3 Crescent Pale Mist rappresenta un’altra rarità, ovvero un titolo doujin per console presente anche nei negozi digitali nostrani. Dal punto di vista del gameplay si distingue per l’esistenza di molteplici piani di gioco in maniera non dissimile da quanto visto in alcuni picchiaduro.

99 Spirits Deluxe è un originale rpg il cui sistema di combattimento ricorda maggiormente i puzzle game, in quanto bisogna indovinare il nome dello spirito che si sta affrontando. Da notare che la localizzazione occidentale è stata finanziata da una campagna su indiegogo.

In Cherry Tree High Comedy Club il nostro obiettivo sarà gestire la vita sociale della protagonista in modo da attirare nuovi membri per l’omonimo club.

Come abbiamo visto, il tipico gioco doujin essenzialmente non è altro che un’affezionata imitazione a livello amatoriale di prodotti di massa nipponici o di generi di nicchia tipo il bullet-hell.

Nell’ultima parte di questo articolo voglio invece presentare titoli che si avvicinano maggiormente al nostro concetto di indie, ovvero una produzione che pur spesso omaggiando il passato ha l’ambizione di essere la visione originale di un autore indipendente.

Si tratta, ci tengo a specificarlo, di una ripartizione arbitraria, che non tiene sempre conto delle differenze socioculturali o delle intenzioni dei creatori. Spero però cosi facendo di mostrare un’altra delle tante sfaccettature del videogioco giapponese. Ho evitato di includere Cave Story in questa lista poiché trattandosi del più celebre gioco indie nipponico in occidente non ha bisogno di alcuna introduzione.

La Sense of Wonder Night è una sezione del Tokyo Game Show esplicitamente dedicata a titoli sperimentali.

Monolith, realizzato da alcuni studenti di un’università di Kobe, è un platform il cui gameplay è basato sul dover ruotare la prospettiva.

Final Breaker è un raro esempio di guro a sfondo politico: lo scopo del gioco è infatti uccidere gli impiegati della tepco, per chi non lo sapesse l’azienda che gestisce la centrale nucleare di Fukushima.

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Alberto Li Vigni

Appassionato di videogiochi da oltre 20 anni, ha scritto nel settore per alternative-reality e multiplayer. E' attualmente uno degli editors di unseen64, un sito dedicato alla conservazione di beta e di titoli mai rilasciati.

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