Potete trovare la prima parte dell’articolo qui.

 

Yoshiharu Tsuge – The Master of Gensen-kan  

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Yoshiharu Tsuge è stato un altro influente collaboratore del magazine Garo sul finire degli anni Sessanta.

Solitamente di questo autore viene citata la storia “Screw-style“, onirico viaggio di un giovane apparentemente ferito da una medusa, ma tra le sue opere spicca anche The master of Gensen-kan, che forse riassume meglio l’approccio ciclico, ermetico, acronologico alla narrazione del manga-ka nipponico.

Il racconto narra infatti di un villaggio fantasma nel quale il tempo sembra essersi fermato, condannando per sempre un misterioso uomo a reincontrare il suo doppio, che come lui desidera assumere il ruolo di padrone del Gensen-kan.

Mizumaru Anzai – A Train at the End of Summer

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Mizumaru Anzai è uno dei tantissimi autori passati per le pagine di Garo che non hanno mai ricevuto una localizzazione ufficiale delle sue opere.

Il fato ha voluto però che una delle sue storie corte venisse tradotta amatorialmente e resa disponibile a tutti sul web.Si tratta di A train at the end of summer, una piccola fantasia nella quale la conclusione malinconica dell’estate viene simboleggiata da un’immaginaria tomba di una balena.

Ma è la presenza ossessiva del rosso ad essere il vero epicentro della narrazione, colmando le vignette con il denso colore del tramonto, del sangue del cetaceo , di un pianoforte desiderato fin dall’infanzia.

Chiyomi Hashiguchi – Nekojiru Udon

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Udon è il primo manga di Chiyomi Hashiguchi e purtroppo anche l’unico attualmente disponibile in versione integrale in occidente per merito dell’edizione francese.

Si tratta di un’opera che descrive l’esistenza quotidiana di due fratelli in una famiglia a dir poco disfunzionale. Lungi però dall’avere semplicemente un’infanzia penosa, essi vivono surreali avventure dove scaricano, con un’agghiacciante innocenza che solo i bambini possono avere, tutta la loro violenza repressa.

Il terzo capitolo da questo punto di vista è esemplare, in quanto i due ragazzini organizzano un processo a degli insetti i quali vengono condannati a morte senza la benché minima motivazione. A rendere ancora più viscerale la produzione di Chiyomi Hashiguchi, morta suicida nel 1998, ci pensa il disegno, talmente infantile e grezzo che potrebbe essere opera dei due fratelli stessi.

Karawasa Nawoki – Cruel Tales of Mangaka

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Super Cruel and Terrible Tales of Mangaka è un’omaggio tragicomico al quasi omonimo Mangaka Zankoku Monogatari di Shinji Nagashima, opera del 1961 ritenuta un classico del manga ma purtroppo non disponibile in lingua inglese.

Nonostante l’approccio di Karawasa sia in una buona parte parodistico, con caricature di figure tipiche  dell’ambiente come il mangaka anziano e rispettato che ha appena pubblicato il suo centocinquantesimo volume o la ragazzina prodigio che dopo il primo successo viene presto dimenticata, Super Cruel tratteggia anche in maniera piuttosto realistica tutti i sacrifici che il mestiere comporta, tra le quali svetta l’impossibilità di crearsi una vita sociale.

Non è raro di conseguenza che le storie si concludano con la morte, la galera o una rapida discesa nella follia per il protagonista.

Kazuichi Hanawa – Doing Time

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Doing Time è l’opera della maturità di Kazuichi Hanawa, fumettista che ha dato sfogo a tutta la sua creatività su Garo con storie fortemente inspirate alla narrativa tradizionale nipponica .

Finito in galera a cinquant’anni, ha voluto in questo manga riportare la sua esperienza descrivendo con una spaventosa precisione e oggettività i riti quotidiani di guardie e prigionieri.

Tokunan Seiichiro – Human Clock

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Human Clock è un’altra sconosciuta produzione del manga underground nipponico, in questo caso risalente addirittura al 1962, disponibile in lingua comprensibile sul web grazie al lavoro degli appassionati.

Dopo un misterioso incidente, il figlio di un orologiaio si rinchiude in casa cominciando a sviluppare sia un odio viscerale per l’umanità che una sempre più crescente passione per le sue bambole meccaniche. Quest’ultime intanto sembrano iniziare ad avere una volontà propria.

Tokunan tratteggia l’impatto deumanizzante che hanno avuto le macchine sull’uomo con tecniche molto vicine all’espressionismo e il surrealismo, trasformando l’esperienza soggettiva del delirante protagonista in una visione ambigua e opprimente della realtà.

Fukushima Masami – Saint Muscle

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Fukushima Masami viene normalmente ritenuto uno dei più grandi manga-ka alternativi.

Purtroppo ad oggi di questo autore esiste in inglese solamente il primo capitolo di Saint-Muscle, uno dei suoi fumetti degli anni settanta.  Tuttavia già da questo breve estratto è possibile ammirare i suoi mondi apocalittici  e claustrofobici, all’interno dei quali vivono uomini e divinità dalle forme grottescamente possenti.

Shinobu Kaze – Violence Became Tranquility

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Un guerriero cerca l’arma perfetta, convinto che quest’ultima lo aiuterà a non aver più paura di nulla, ma un viaggio mistico lo persuade che in realtà tutto ciò di cui aveva bisogno era la pace dei sensi.

Pur mostrando un certo tono ascetico di stampo orientale, Il realismo del tratto e la libera composizione delle tavole portano Violence Became Tranquility ad avvicinarsi decisamente al fumetto d’autore francese di quegli anni.

Non fu quindi un caso che l’opera di Kaze venne pubblicata nel 1980 anche su Heavy Metal, versione americana della rivista di fumetti Metal Hurtlant, la quale ospitava regolarmente artisti del vecchio continente.



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Alberto Li Vigni

Appassionato di videogiochi da oltre 20 anni, ha scritto nel settore per alternative-reality e multiplayer. E' attualmente uno degli editors di unseen64, un sito dedicato alla conservazione di beta e di titoli mai rilasciati.

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