Parliamoci chiaro, quante sono le stelle musicali che riescono a superare la prova del tempo e a giungere al loro secondo album con un consolidato stile autoriale? In un epoca di grande massificazione è sempre più’ difficile avere il tempo per innamorarsi di nuovi talenti, voci a cui venga accordata una seconda occasione di ribalta, ed a cui venga permesso un rafforzamento del loro DNA stilistico. Sylvie Hoarau e Aurelie Saada non fanno parte del gruppo delle meteore di cui sopra citato, e con il loro A bouche que veux-tu fanno parlare di sé e del loro ritrovato ed unico stile vintage – pop inaugurato con Et vous tu m’aimes? nel 2011. Conosciute dal grande pubblico con il nome di Brigitte (inno alla femminilità’ atemporale della Bardot), fieramente francesi ed armate di grande classe, le due artiste presentano il loro ultimo lavoro con un contorno di splendidi artwork e costumi scintillanti, raccontando la loro recente fatica come un viaggio sonoro effervescente, dance e romantico al tempo stesso, ma soprattutto una compiaciuta celebrazione di humor, leggerezza e delicatezza. Rispetto al loro esordio, scrigno colmo di brani originali e distintivi, questo loro secondo capitolo suona piu’ sicuro e consapevole, melodicamente più’ ricco e con arrangiamenti di grande raffinatezza ed inventiva. Le ispirazioni di base, per ammissione delle stesse cantati, vengono da star quali Michael Jackson, Diana Ross e i Bee Gees, nomi che hanno fatto la storia della musica e di cui si riprende l’anima più’ ritmata, sensuale e generosa. La missione? Quella di creare musica che possa essere molto leggera e disimpegnata pur avendo caratteristiche armoniche ricche e eccezionalmente sofisticate.

gd

A bouche que veux-tu e’un album tutto sommato molto eterogeneo in cui convivono momenti di pura e gustosissima disco (la traccia che dà il titolo al disco A bouche que veux-tu) con parentesi di malinconica rivisitazione indie pop (Le declin). Per ora pressoché ignorate qui in Italia, Aurelie e Sylvie hanno dalla loro il sottile fascino del “gemellaggio” rappresentando una coppia musicalmente complementare che si esibisce in contesti di grande ricercatezza formale ed estetica. Due eleganti seduttrici dunque, che, con pochi colpi, sapranno mettervi a tappeto. What a women!

Voto: 7\8 pulse su 10

A_bouche_que_veux_tu



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