Ho avuto molte crisi di mezza età a venticinque anni è un celebre aforisma attribuito, forse erroneamente, ad Hernest Hemingway.

Credo che le parole del romanziere americano aiutino ad inquadrare adeguatamente il numero di linus dedicato ai 50 anni della rivista. Fondata nell’aprile del 1965 da Giovanni Gandini, la rivista edita da Baldini Castoldi Dalai editore è diventata nel corso degli anni ’70 un punto fermo del panorama culturale italiano ospitando, sotto la direzione dell’indimenticato Oreste del Buono, alcuni dei fumetti e delle firme più importanti del fumetto mondiale – denotandosi anche per la notevole eterogeneità dell’offerta che spazia da opere complesse e drammatiche, come L’Eternauta del 1969 di Oesterheld e Breccia, a classici dell’umorismo e del divertimento, da Krazy Kat di Herriman a Cul de Sac di Thompson. Linus è stata una delle riviste più importanti del panorama italiano perché ha sensibilmente contribuito, anche grazie alle firme di grandi pensatori come Umberto Eco o Elio Vittorini, all’affermazione del fumetto come fenomeno culturale – un risultato interessante se consideriamo che, fino alla fine degli anni ’80, era generalmente (ed erroneamente, aggiungiamo) considerato uno degli aspetti minori della ‘cultura di massa’: un mito che la pubblicazione di serie come Pogo di Walt Kelly o Il mago Wiz di Johnny Hart hanno contribuito a sfatare, adeguatamente accompagnate da immediati successi come I Peanuts e dagli exploit degli ‘alter Linus’.

dcd650f08ed385a11332dd377ef098ac_XL

Una proposta che oggi può permettersi il lusso di una maggior riflessività, riuscendo a proporre quelle striscie che sembrano trovare sempre meno spazio nelle pubblicazioni italiane (sia per quanto riguarda gli scaffali di edicole che quelli di fumetterie e librerie): è  questa la direzione intrapresa da Stefania Rumor. L’attuale direttrice ha il merito di aver saputo affrontare con semplicità e sobrietà un compleanno importante, evitando una glorificazione del ‘fu Linus’ e mantenendo inalterato lo stile che la rivista ha acquisito negli ultimi anni. Si tratta di coniugare riflessioni pacate e profonde a rubriche e strisce apparentemente non troppo impegnate, come se ci si trovasse in un pub dove incontrare numerosi amici e alcuni volti nuovi con cui chiacchierare, più o meno seriosamente, bevendo vino o birra di qualità. Riteniamo che sia in quest’ottica che vada inquadrata la silenziosa aggiunta di nuove rubriche o fumetti, come nel caso delle ‘micro-biografie’ di Tuono Pettinato o la recentissima doppia pagina dedicata ai videogame, firmata da Laura Spini (che, dopo un avvio non esaltante dedicato a Grim Fandango, già in questo numero mostra un afflato più ampio, dedicandosi all’affollata scena dei simulatori). Per questo motivo il numero di aprile non trascura queste due componenti principali. Anzi, con l’eccezione della tetralogia d’apertura firmata dai Fratelli del Cielo e del poster staccabile, non si denota alcun particolare festeggiamento dedicato al cinquantenario. Solo alcuni scritti, da sempre spazio molto personale e liberamente gestito dagli autori, affrontano la questione in un insieme estremamente eterogeneo che spazia dall’esperienza personale al racconto e che, per moderatezza e originalità, ricorda notevolmente la piccola esposizione dedicata a quest’anniversario che, nel fine settimana del Primo Maggio, è stato ospitata dal Napoli Comicon 2015 e rappresentava soprattutto un insieme di ricordi della produzione fumettistico-letteraria di questo mezzo secolo.

11120076_821893144570947_3627692743091119219_n

La sensazione è che la festa sia stata dilazionata tra il numero di aprile e quello di maggio, uscita numero 600: forse in esso troveremo una maggior spazio per i festeggiamenti o, più probabilmente, un semplice editoriale. Perché ci saranno altri seicento numeri e cinquant’anni in cui scrivere di politica, economia, satira e fumetti di qualità: un obiettivo che, a giudicare dalla copertina del numero 600 firmata Makkox, sembra già ampiamente confermato.



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , , , , ,
Dario Oropallo

Ho cominciato a leggere da bambino e, da allora, non ho mai smesso.

Anzi, sono diventato un appassionato anche di fumetti, videogiochi e cinema: tra i miei autori preferiti citerei M. Foucault, I. Calvino, S. Spielberg, T. Browning, Gipi, G. Delisle, M. Fior e S. Zizek.

Vivo a Napoli, studio filosofia e adoro scrivere. Inseguo il mio sogno: scrivere.

Similar Posts
Latest Posts from Players