Fino agli inizi degli anni 90′ se una persona avesse osato definire il Pc “miglior macchina da gioco esistente sul mercato” sarebbe stato irriso e sbertucciato fino alla fine dei giorni. Il primo decennio videoludico della storia infatti, era stato appannaggio degli arcade in sala giochi, delle console pre e post crisi (del 1983), con l’affermarsi dapprima di Atari e poi di Sega e Nintendo ed ovviamente delle decine di home computer “proprietari” e incompatibili tra di loro (un marasma da cui emerse come vincitrice totale Commodore e parziale Sinclair, con Amstrad ed il consorzio MSX a completare il quadro). Il pc era relegato all’uso professionale, le conversioni dei giochi c’erano ma erano castrate dall’oscena grafica in CGA e dal fastidioso bip-bip dei chip sonori dell’epoca.

Le cose iniziarono a cambiare molto velocemente quando sul mercato arrivarono le due rivoluzioni copernicane in ambito Pc-ludico: le schede grafiche e quelle sonore (il nome Soundblaster vi dice qualcosa? Se sì, avete più di 30 anni) che, unite alla effettiva attuazione della Legge di Moore e allo sviluppo di titoli abbisognanti di sempre maggiore memoria (leggi: ci serve un Hard Disk più grosso) trasformarono il bruco in farfalla.

La software house si accorsero subito di questo cambiamento che però, a noi allora nerd sprovveduti, non sembrò concretizzarsi finchè non iniziammo a vedere sulle pagine delle nostre riviste preferite immagini sempre più colorate e definite, persin migliori di quelle di titoli Amiga, allora benchmark di riferimento per tutti.

L’anno dello “scavallamento” fu indubbiamente il 1992. Nell’arco di 12 mesi uscirono tali e tanti titoli di qualità assoluta, da far vacillare anche il più oltranzista dei commodoriani (o consolari, che peraltro se la spassavano alla grandissima con i super giochi di Megadrive/Super Nintendo/Neo Geo e Pc Engine). Non vi ricordate quei tempi? Ecco una bella ripassata.

Gennaio 1992: si parte col botto ovvero Monkey Island 2, una delle migliori avventure grafiche di tutti i tempi. Arriva prima su Pc e poi, su un numero indegno di disketti, anche per St e Amiga. E’l’inizio della fine (o dell’inizio…).

Febbraio 1992: E’il mese di Sid Meier’s Civilization, che si pone come pietra miliare assoluta nell’ambito dei titoli strategici. La versone per Amiga arriverà qualche mese dopo (ma negli stessi giorni escono per il computer Commodore Another World e Populous II, quindi per ora si tiene botta).

Marzo 1992: Sorprende tutti l’ottimo Conquest of the longbow – The Legend of Robin Hood, che rilancia le ambizioni di Sierra, ai tempi “antagonista” di Lucasarts.

Aprile 1992: In un mese storico per gli appassionati di shoot’em up per Amiga (escono Agony, Project X e Apydia), arriva l’ottimo Star Trek, uno dei pochi titoli degni di rappresentare quella serie tv in ambito ludico.

Maggio 1992: Arriva la seconda “bomba” dell’anno, Ultima Underworld – The Stygyan Abyss, che fa capire a tutti che “visuale in prima persona è buono”. Altri declineranno ancora meglio questo tema, di lì a qualche mese… Amiga tiene botta con un ottimo mese per i platform (Fire & Ice, Parasol Stars e Jim Power)

Giugno 1992: Terza bomba: Ultima VII – The Black Gate, ovvero quando Origin era una delle migliori softco del mondo. Tutti ai piedi di Lord British, le riviste di settore impazziscono letteralmente per il gioco. Per Amiga esce Aquaventura, uno dei peggiori esempi di vaporware della storia.

Luglio/Agosto 1992: I mesi estivi son quelli dei “numeri doppi” delle riviste e stavolta va bene a tutti. Per PC arriva il monumentale Indiana Jones and the Fate of Atlantis (su cui il sottoscritto passerà tutta l’estate…successiva). Wizkid e Zool, ottimi, sono il passatempo estivo per gli utenti Amiga.

Settembre 1992: Si torna dalle vacanze e per la prima volta sulle riviste di settore vengono recensiti più titoli Pc che Amiga. Acquisti obbligatori sono Laura Bow II: Dagger of Amon Ra, A-Train e B17 Flying Fortress.

Ottobre 1992: A quei tempi i mesi autunnali non erano ancora frenetici come oggi, con le aziende che concentrano tutti gli AAA dell’anno in poche settimane. L’unica uscita di rilievo è l’ottimo The Legend of Kyrandia, primo titolo di una indimenticabile trilogia.

Novembre 1992: il mese in cui il Pc diventa “ufficialmente” la macchina dei desideri. Escono Alone in the Dark, che battezza l’inizio dell’era del poligono e gli ottimi Sherlock Holmes -The Case of the Serrated Scalpel, Rex Nebular and the Cosmic Gender Bender, King Quest VI e Legends of Valour.

Dicembre 1992: Inca, Campaign e soprattutto B.A.T.II fanno trascorrere un felice Natale ai Pcisti “ben attrezzati”, mentre gli utenti Amiga ed ST iniziano ad intravedere fosche nubi all’orizzonte.

Nell’anno successivo, anche grazie ad esclusive o “versioni migliori” di superclassici e pietre miliari quali F1 Grand Prix, Dune 2, X-Wing, Strike Commander, Syndicate, Day of the Tentacle, Indycar e Sim City 2000, il Pc prenderà definitivamente sopravvento. Il resto è storia, presente e, a quanto pare, futuro prossimo e remoto.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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3 Comments

  1. Ottimo pezzo, va a toccare le giuste, nostalgiche corde dei gamers più “stagionati” come il sottoscritto. Personalmente, il titolo che mi fece fare il salto definitivo fu Ultima 7. Un intero mondo da esplorare, vivo e pulsante, racchiuso in quella anonima scatola di cartone nero (che ancora conservo sullo scaffale dei “tesori videoludici”). E ricordo anche gli esosi requisiti di sistema per farlo girare…

  2. mamma mia la nostalgia.
    Ho due enormi bruschette negli occhi, grazie per queste emozioni :°°°°°

  3. Apprezzo con uno sguardo fiero alla confezione di Monkey Island 2 sistemata ancora in libreria… :)
    Il 92/93 fu l’anno della consacrazione, la cosa incredibile furono gli anni precedenti in cui giochi come il primo Monkey Island o Prince of Persia cambiarono del tutto l’idea del PC: molti lo avevano a disposizione perchè ci lavoravano i genitori ed i giochi del 90/91 fecero esclamare “Hey, può fare anche questo!?!”.
    Bei tempi, anche se poi l’evoluzione è stata di molto frenata: la grande distribuzione avrebbe dovuto portare ad una diminuzione dei costi ed una maggiore accessibilità, invece ancora oggi un pc da gioco con meno di 1000 euro è impossibile da trovare…

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