Se chiedete ad un critico musicale o ad un semplice appassionato di musica pop quale sia il miglior album di tutti i tempi, esistono ragionevoli possibilità che la risposta sia Pet Sounds dei Beach Boys. Pet Sounds, undicesimo album del gruppo statunitense, venne pubblicato nel 1966, all’apice della fama del quintetto, ma non era un lavoro corale, anzi, per tutti rappresenta il magnum opus di Brian Wilson, leader e mente del gruppo, che stimolato dai successi dei Beatles, decise di realizzare un album ancora migliore, che potesse sfidare il tempo e lasciare un’impronta indelebile nella storia del musica.

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Love and Mercy è un biopic anomalo: racconta infatti due fasi della vita di Wilson. Quella che vide la nascita di Pet Sounds e che segnò l’inizio della dipendenza da droghe dell’artista (magnificamente interpretato da Paul Dano, sempre più bravo e convincente) e la love story, vissuta da Wilson vent’anni dopo (stavolta col volto segnato di un ottimo John Cusack) con Melinda Ledbetter (una carismatica Elisabeth Banks), che lo aiutò a liberarsi dalle discutibili “cure” dello psichiatra Eugene Landy (un Paul Giamatti luciferino e manipolatore).

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Le due storie corrono parallele e l’abile regia di Bill Pohlad (che non girava film dal 1990) permette di saltare da una all’altra senza soluzione di continuità, risultando sempre piacevole e interessante. Particolarmente azzeccata e perfetta per raccontare il Wilson artista è la scelta di mostrare, come se si trattasse di un documentario, le lunghe ed estenuanti sessioni di registrazione in studio che caratterizzarono la genesi dell’album. Una scelta rischiosa, che risulta vincente.

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Wilson, che ai tempi era ossessionato da Rubber Soul dei Beatles, e determinato a comporre un’opera parimenti rivoluzionaria, non solo sotto il profilo musicale ma anche produttivo, si vide spesso osteggiato dai suoi stessi compagni e dal padre/padrone/produttore, deus ex machina del gruppo che non vedeva di buon occhio un così drastico cambio di stile. Il tempo ha dato ragione al compositore.

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Capace di mostrare la complessità del gesto creativo, originale nella messa in scena e mai stucchevole quando è il momento di parlare di amore e disagio, Love and Mercy è uno dei migliori film musicali degli ultimi anni. Visione imprescindibile per ogni fan dei Beach Boys, rappresenta anche uno straordinario strumento divulgativo per tutti coloro che ancora non conoscono questo storico gruppo, che ha vinto la sfida col tempo, proprio grazie a gemme preziose e miracoli compositivi come Pet Sounds.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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