Se avete seguito The Good Wife non vi sarà sfuggita la caduta verticale in termini di qualità avvenuta proprio in concomitanza della settima e ultima stagione, e non si è trattato del classico caso di una serie sopravvissuta a sé stessa: The Good Wife ha infatti patito l’abbandono dei propri showrunner rimasti tali sulla carta, ma in realtà concentrati su altri progetti quali Vatican City, prossimamente su Amazon, e soprattutto BrainDead, già in onda su CBS.
Robert e Michelle King sono tornati in tempo per graziare The Good Wife di un finale spiazzante, unico e degno della grande serie che è stata riuscendo a recuperare in extremis il personaggio di Alicia Florrick fino a quel momento abbandonato narrativamente ai lupi e alle fiere. Quello che dunque tutti si chiedevano è se BrainDead valesse effettivamente un investimento tale da dover lasciare il pilota automatico inserito per portare a conclusione una serie complessa da necessitare, evidentemente, del proverbiale “occhio del padrone che ingrassa”.
BrainDead è una serie che lega sci-fi, dark comedy e fantapolitica ma, soprattutto, è un divertissement che promette di divertire e intrattenere senza dare a intendere di voler riscrivere le regole di un genere come accaduto per The Good Wife. Le due serie non sono quindi paragonabili tra loro e i King avevano annunciato fin dal pilot che nelle loro intenzioni la Buona Moglie avrebbe dovuto avere un corso di sette stagioni. Quando i due showrunner hanno guadagnato sufficiente credito per proporre e ottenere il via libera per un altro progetto, si sono concentrati su una nuova serie consapevoli di aver raccontato tutto quello che nelle intenzioni avrebbe dovuto portare a compimento il percorso di Alicia Florrick. Nonostante questa consapevolezza, resta l’amarezza per una settima stagione portata avanti da onesti mestieranti a fronte della grandezza delle precedenti stagioni, ma questa è un’altra storia, per un altro giorno, mentre l’argomento di oggi è “BrainDead“.
Washington DC. Lauren, aspirante documentarista, acconsente a sei mesi di lavoro nello staff di suo fratello, il senatore democratico Luke Healy. La politica a Capitol Hill è un particolare sistema autoimmune tenuto insieme dalla burocrazia al servizio di politici cinici e interessati solo a bilanci e poltrone. Lauren, però, si accorge di qualcosa di strano e fuori posto, alieno.
Un po’ invasione degli Ultracorpi nella sostanza, un po’ Mars Attacks! nell’atmosfera, il pilot non si perde in lungaggini e mette subito le carte in tavola: il meteorite che anni fa colpì la Russia è stato anche il mezzo attraverso il quale colonie di formiche extraterrestri hanno raggiunto il nostro pianeta. Lo scopo, come da manuale per qualsiasi invasione aliena, è il controllo e il dominio della Terra.
Al di là della facile ironia – togli il cervello ai politici e non noterai differenza – il pilot di BrainDead è spassoso, agile e beneficia di un cast già affiatato in cui spicca la presenza dell’ottima Mary Elisabeth Winstead.
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