Eminem è ancora il rapper con più album venduti al mondo, circa 170 milioni. In questi giorni pubblica il suo nuovo disco, Revival, il nono in studio e a distanza di ben quattro anni dall’ultimo. La tracklist è composta da diciannove brani le cui melodie vanno dal rock al gospel, dal pop all’hip-hop duro, realizzate grazie alla collaborazione con Alex da Kid, PHresher, Beyoncé, Pink and Alicia Keys. Marshall Mathers, in arte Eminem, ormai, ha scalato le vette, ha conquistato le classifiche mondiali, ha inciso il suo nome negli annali dell’hip-hop… dunque, giunto a questo punto del suo percorso artistico come può Eminem sfidare se stesso a provare qualcosa di nuovo, se oramai non ha più niente da provare? Questo è il dilemma che sta affrontando il rapper bianco intorno al 2017, una fase decisamente difficile della sua carriera…

Ne deriva che Revival non è uno degli album belli di Eminem, anzi, dal punto di vista musicale è un piccolo disastro: in particolare le canzoni arrangiate e realizzate con Rick Rubin sono risapute, zuccherose, poco incisive, nonostante i testi del nostro rapper siano tutt’altro che scontati…  e allora? Che giudizio dare? Beh, se è vero che alcune tracce sono decisamente noiose, è anche vero che ci sono anche punti abbastanza forti per mitigare quelli bassi : vedasi Walk on water in duetto con Beyoncè (ma in origine a duettare doveva esserci nientepopodimeno che Adele).

Ma dopo quest’inizio un po’ promettente, l’album funziona a singhiozzo, tentando di riconciliare le riflessioni mature di un uomo di quarantacinque anni con lo scatenato vecchio Eminem che ancora si ricorda dei tribute ai Beastie Boys.  Ci sono alcune tracce efficaci, come  Need Me che in collaborazione con Pink è valida e una Like Home, che presenta un vertiginoso coro da New York State of Mind di Alicia Keys, ma i campionamenti di I Love Rock ‘n’ Roll di Joan Jett , in Remind Me, neanche fosse la prima volta che li usa e quelli di Zombi sono imperdonabili…

Sebbene Marshall Mathers coi suoi testi affronti in maniera esplicita le metodiche per non farsi arrestare dopo un omicidio o le sue crisi personali da overdose di metadone, nonchè le sue antipatie per Trump e per la figlia Ivanka, le bordate anti politiche e le autodenunce (che non graffiano!) sono comunque l’ultimo dei problemi di Eminem per Revival. L’album è troppo lungo (77 minuti) e davvero irregolare e incerto su ciò che vuole essere, perché vira troppo verso il pop: non bastano due accordi di chitarra e una drum machine fiacca per arrangiare le sue song (colpa di Alex DaKid?), cantate con voce più nasale e meno convinta del solito… auspichiamo che Revival sia solo un incidente di percorso e non l’inizio della parabola discendente di uno dei principali artisti del rap a livello mondiale, anche se, nel brano finale Castle è lui stesso a dire Farò uscire questo ultimo album, poi ho finito/ al cento per cento finito, sono stufo..



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from Players