A quanto pare è in arrivo un reboot di Buffy L’Ammazza Vampiri. L’operazione ha il benestare di Joss Whedon che sarà coinvolto, anche se non attivamente, in una qualche forma : l’autore è infatti impegnato nella realizzazione della serie The Nevers per HBO di cui sarà scrittore, showrunner, regista e produttore. In aggiunta a questo già corposo impegno, Whedon realizzerà per la Dark Horse il fumetto-sequel di Doctor Horrible e produrrà una serie tv per Freeform.

Ma anche se Whedon avesse avuto le mani completamente libere il suo coinvolgimento sarebbe stato comunque limitato altrimenti sarebbe venuta a mancare la motivazione principe che lo ha spinto a mettere mano al progetto, ovvero la presenza di una protagonista afroamericana in una serie scritta e pensata da una showrunner di colore,  Monica Owusu-Breen con la quale Whedon ha collaborato in Agents Of Shields.

Da qui il primo elemento su cui riflettere: parliamo della cacciatrice o di una cacciatrice? Perché se si tratta di un reboot propriamente detto – come sembra essere – allora il mio è un no scritto in cielo: la cacciatrice è Sarah Michelle Gellar e Buffy è una serie tutt’oggi alive and kickin’, non ha bisogno di svecchiamenti o aggiornamenti né per contenuti e tematiche affrontate, né per revisionare una struttura narrativa, tanto meno per il linguaggio che ha dato vita al cosiddetto Buffyspeech. Se la serie andasse in onda adesso sarebbe sorprendentemente attuale: non c’è un tema tra femminismo, bullismo, omosessualità, stupro, emarginazione su cui tutt’oggi non sarebbe sfacciatamente pertinente.

Dal punto di vista dell’intrattenimento, perché non dimentichiamo che Buffy nelle sua commistione di generi – horror, sci-fi, drama, gotico – è anche una brillante comedy, non c’è una battuta invecchiata male, una pungolatura ironica che non solletichi la materia grigia, o un tempismo che non risulti più a orologeria. E, come dicevo, c’è la questione del linguaggio, non solo innovativo ma inscindibile dalla presenza di Whedon. Da Slayer Slang di Michael Adams, uno degli autori:

much of the way the Buffy characters speak is a result of the way he speaks […] The speech of Buffy and her friends is an amplified version of his own speech. And it doesn’t end with the fictional characters; the Buffy writers inevitably end up not only writing like Joss, but talking like him as well.

Una nuova cacciatrice in un universo espanso sarebbe quindi la scelta più appropriata, la storyline delle potentials si presterebbe benissimo a seguire una nuova cacciatrice. Ma è questo il tipo di emancipazione che vogliamo? Piuttosto che avere uno Sherlock Holmes di colore non è stato tanto meglio avere un Luther originale a cui Idris Elba ha potuto regalare una grande interpretazione senza che venisse sminuita da continui confronti? Anziché discutere dell’eventualità di una Indiana Jones donna, non sarebbe meglio scrivere una storia degna di nota per la Tomb Rider di Alicia Vikander che ha dato anima e corpo all’ultima incarnazione cinematografica dell’archeologa?

Buffy non è la versione femminile di Batman, Superman, Ironman, ecc.: è un supereroe femminile originale perché Whedon voleva regalare alle ragazze un supereroe tutto per loro, non la versione “rosa” di un preesistente personaggio maschile.  Una nuova cacciatrice di colore potrebbe risultare interessante, così come lo è la mitologia di appartenenza ma, ecco, gli spettatori afroamericani non meriterebbero una serie nuova con una nuova mitologia?

Anche senza parlare preventivamente di qualità – lo show deve ancora trovare un acquirente – l’esito peggiore, il più triste ma anche il più probabile è che per quanto la nuova cacciatrice potrà funzionare sarà sempre considerata la Buffy di colore: non un bel punto messo a segno per chi punta, sulla carta, all’intento opposto.



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , , ,
Mara Ricci

Serie tv, Joss Whedon, Jane Austen, Sherlock Holmes, Carl Sagan, BBC: unite i puntini e avrete la mia bio. Autore e redattore per Serialmente, per tenermi in esercizio ho dedicato un blog a The Good Wife.

Similar Posts
Latest Posts from Players