Sei anni passati insieme, dopo gli eventi occorsi in Ralph Spaccatutto, hanno cementato l’amicizia tra il “cattivo” e Vanellope, l’audace pilota di Sugar Rush. Mentre la vita per lui è perfetta, la ragazzina è in cerca di qualcosa di nuovo e diverso. Un giorno in sala giochi viene installato il wi-fi e per il duo si aprono le porte di internet…

Capita raramente che un sequel riesca a migliorare un film già ottimo: Ralph spacca Internet riesce nell’impresa offrendo uno spettacolo divertente, commovente, appassionante e, a leggere tra le righe, non privo di innumerevoli spunti di riflessione sulla pervasività della Rete e sulla oramai necessaria dipendenza dal web sviluppata dal genere umano.

Phil Johnston e Pamela Ribon, autori dello script (il primo è anche regista) evitano accuratamente di riproporre tematiche e scenari dell’originale: il mondo videoludico fa da collante tra le due storie, ma viene rapidamente abbandonato in favore di un’avventura più grande e complessa, l’esplorazione della Rete (che come faceva dire ad un suo personaggio Katsuhiro Ōtomo anni fa in Ghost in the Shell “è vasta e infinita”) e delle multinazionali che ne fanno parte.

L’aspetto maggiormente interessante di Ralph spacca Internet sta proprio nella sua capacità, tra una gag e l’altra, di raccontare da un lato l’evoluzione del rapporto di amicizia tra i due personaggi principali, che su alcuni temi hanno visioni necessariamente antitetiche, dall’altro quello di spiegare in novanta minuti scarsi le regole scritte e non scritte che (auto)governano il Web. Meme, algoritmi, comunità, multinazionali, haters, viralità, virus, davvero non manca nulla: a suo modo Ralph spacca Internet è (anche) un vademecum for dummies su cosa è diventato oggi il Web. Oltre a questo, ovvio, c’è anche un film davvero spassoso.

La vis comica di Ralph spacca Internet si fonda, oltre che sulle classiche gag slapstick tipiche delle produzioni Disney Animation, sul clamoroso supporto dei personaggi secondari, che stavolta sono uno meglio dell’altro: dalla sgangherata gang del gioco di corse online Slaughter Race, oggetto dei sogni di Vanellope, agli strambi funzionari delle applicazioni presenti nel Web, fino ad arrivare alle strepitose “Princess” Disneyane, che meriterebbero un film tutto loro, tante e tali sono le loro potenzialità comiche, qui espresse appieno in una lunga sequenza “citazionista”, che da sola vale il prezzo del biglietto. Disney dovrebbe tenerne conto (e sicuramente lo farà), specie nell’ottica dell’arrivo il prossimo anno della piattaforma Disney+, che avrà un disperato bisogno di contenuti originali.

Tra ovvie citazioni, la fiera ostentazione dei gioielli di famiglia (Lucas! Pixar! Marvel!), omaggi involontari (Ciao Stan!), trovate divertenti e originali e un ritmo sostenuto che lascia poco spazio al melodramma, Ralph spacca Internet è uno dei migliori prodotti made in Disney degli ultimi anni e (visto che da noi purtroppo uscirà solo il primo gennaio) un ottimo modo per iniziare con il sorriso il 2019…



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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