No. Sì. Forse. Vedremo.
Il pilot di The Mandalorian, serie su cui poggiano (assieme al ricchissimo catalogo Disney/Pixar/Lucas/Marvel/National Geographic del passato prossimo e remoto) le fondamenta di Disney +, la nuova avventura commerciale della casa di produzione di contenuti più dominante degli ultimi anni (Netflix permettendo), è promettente, anche se è impossibile dare una valutazione completa dopo un solo episodio.
In estrema sintesi: molte cose funzionano, qualche altra no.

A piacere parecchio è quell’atmosfera che richiama L’Impero Colpisce Ancora, Rogue One e sopratutto KOTOR, aka Knights of the Old Republic, epica bilogia di Bioware e Obsidian, caratterizzata da ampi spazi, viaggi stellari, città e locali malfamati, un ricco e pittoresco bestiario e personaggi iconici (qui le fugaci apparizioni di Carl “Apollo” Weathers e Werner Herzog bastano e avanzano per conferire spessore a sequenze altrimenti ordinarie). Le navi spaziali e gli speeder malconci, arrugginiti, lontanissimi dalla versione “linda e pinta” della seconda trilogia cinematografica Lucasiana indicano che, almeno su questo fronte, c’è di che essere ottimisti. C’è il twist a fine episodio che ti lascia, se non proprio col fiato sospeso, quantomeno incuriosito, ci sono i Droidi e già parecchie “chicche”, che piaceranno ai fan storici della saga. I valori produttivi sono, prevedibilmente, ai massimi livelli, con un ottimo uso di CG ed effetti speciali e un dispiegamento di mezzi tale da non far rimpiangere le produzioni cinematografiche.

Qualche perplessità la suscita semmai proprio il protagonista, che fin da subito prende nettamente le distanze dai “colleghi” Jango e Boba Fett, proponendosi un po’ come il “vostro amichevole cacciatore di taglie di quadrante (della Galassia)“, caratterizzazione che potrebbe far storcere il naso ai duri & puri o a tutti coloro che conoscono a memoria la Storia nell’Universo espanso. Ora, considerando che il personaggio spiccica una mezza dozzina di frasi in croce e che, prevedibilmente, non si toglie mai il casco, ulteriori valutazioni appaiono decisamente premature.

Abituati a pilot più corposi (come i recenti delle serie di Apple TV), il primo giro nella galassia di The Mandalorian è troppo sbrigativo e veloce (meno di 40 minuti) per far capire come potrà svilupparsi la serie e dove si potrà andare a parare. Per certi versi, e questo può essere un fattore positivo o meno a seconda di chi guarda, sembra che Disney voglia imporre al progetto il passo dei vecchi telefilm di una volta, che non si sbrodolavano addosso come fanno oramai tutte le produzioni “televisive”, tagliando tutto il non necessario e puntando esclusivamente su un intrattenimento spettacolare ed essenziale. Il primo passo è compiuto ma la strada è lunga…



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , ,
Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

Similar Posts
Latest Posts from Players