Sotto le feste vi abbiamo suggerito i 20 film del 2013 che avreste dovuto vedere, quelli da aspettare con trepidazione per il 2014, le 5 migliori serie tv dell’anno passato e i 7 anime che non avreste dovuto perdervi. Pensavate di averla scampata, invece non abbiamo ancora finito: questa volta è il turno dell’inevitabile lista dei migliori fumetti dell’anno. In realtà si tratta della seconda parte di un ragionamento che abbiamo iniziato in estate, ma non divaghiamo chè la lista e lunga e l’anno nuovo ci sta già sfuggendo di mano.

 

GIPI – UNA STORIA

A oltre quindici anni di distanza dalla sua ultima graphic novel LMVDM , Gianni Piacinotti in arte Gipi ritorna al fumetto con il volume Unastoria edito da Coconino. Il titolo è tuttoattaccato, ma le storie che si intersecano sono due: quella di Silvano Landi, scrittore finito in un ospedale psichiatrico dopo essere stato lasciato dalla moglie, e quella del suo bisnonno Mauro, soldato in trincea durante la grande guerra. La parentesi cinematografica non ha minimamente intaccato lo smalto di Gipi. Questo probabilmente è il miglior fumetto lasciato al mondo dal 2013. Citando lo stesso Gipi: “Semplicemente un fumetto fatto bene”.

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I ROMANZI A FUMETTI

Questa estate vi abbiamo parlato de Le Storie, nuova serie edita dalla Bonelli. I Romanzi a fumetti della Bonelli invece sono una collana con qualche annetto in più sul groppone, destinata – purtroppo – a chiudere a breve per mutare la sua forma editoriale. Eppure, nonostante il destino segnato, i Romanzi ci hanno regalato in questo 2013 due grandi storie: Sul Pianeta Perduto, a suo modo un piccolo classico di fantascienza magnificamente poggiato sull’immaginario costruito dalle matite di Bacilleri, e Il Grande Belzoni, la vita rocambolesca e spericolata – ma vera! – di un fenomeno da baraccone, un avventuriero, e un’insigne archeologo scritta e disegnata da Walter Venturi.

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ORFANI

Il primo numero ci ha deluso. E i successivi non ci hanno esaltato. Ma la lettura di Orfani è comunque utile. Presentata come un’opera destinata a rivoluzionare i canoni fumettistici di casa Bonelli, Orfani mette  in scena una rivoluzione, ma molto piccola e tanto borghese, svecchiando paradigmi bonelliani che erano rimasti loro malgrado ancorati a una ventina di anni fa. Una dimostrazione insomma di quanto sia siderale la distanza tra il nuovo fumetto popolare all’italiana e quello che si legge fuori dai nostri confini, la conferma di come dalle nostre parti le rivoluzioni arrivino sempre a tempo scaduto. Una lettura imprescindibile per comprendere lo stato del nostro fumetto popolare e un punto di ripartenza assolutamente necessario, per quanto tardivo.

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DODICI

Per Zerocalcare il 2013 è stato l’anno della consacrazione. Dodici ha rappresentato il primo tentativo di Zerocalcare di esplorare un territorio alieno, almeno parzialmente: Zero, Secco e Armadillo si muovo sempre intorno a Rebibbia, ma questa volta sono immersi fino al collo in un racconto di genere, zombiesco per la precisione. Nonostante qualche limite, la prova può dirsi tranquillamente superata, tenendo conto soprattutto della mole di materiale mandato alle stampe – fisiche e digitali – da Zero nel corso dell’anno. A questo link trovate la recensione più estesa del volume firmata dal nostro Dario Oropallo.

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POP ECONOMIX

Da quanti anni galleggiamo nella crisi economica? Tre? Quattro? Cinque? Onestamente non lo ricordo nemmeno più. Così come non ricordo bene nemmeno come sia iniziata. All’inizio erano i mutui subprime, poi c’è  stata la Lehman Brothers, poi in un lampo la Grecia era in default e intorno a me tutti si preoccupavano dello spread. A rimettere in ordine le mie confuse idee ci ha pensato Davide Pascucci, fumettista e illustratore che ha preso spunto dall’omonimo spettacolo teatrale per dare vita al volume Pop economix edito da Becco Giallo. Uno stile essenziale e un ampio ricorso alla metafora prestati alla titanica impresa di spiegare a chiunque i meccanismi responsabili dell’innesto della valanga di eventi che hanno proiettato la crisi nelle nostre vite.

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STORMWATCH DI WARREN ELLIS

Atteso a lungo invano, questo bel volumozzo è uscito quasi a sorpresa sul finire del 2013 per i tipi della RW Lion, attuale detentore dei diritti DC Comics. Se avete buttato un occhio alla copertina vi starete chiedendo perché dei supereroi ipertrofici usciti dritti dritti dagli anni ’90 dovrebbero meritare un posto in questa lista. La risposta è semplice: perché qui inizia il percorso iconoclasta di Warren Ellis che lo porterà a scardinare la figura mitologica del supereroe scaraventandolo suo malgrado nel presente. Era il 1997, e nel suo Stormwatch Ellis seminava già i semi dei suoi due futuri capolavori: Authority e Planetary. Citando una formula di cui il fumetto americano abusa spesso: dopo Stormwatch nulla fu più come prima.

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BLACK DOSSIER

Dopo anni di limbo editoriale le cui cause hanno scatenato la galoppante fantasia di ogni frequentatore italico di forum di fumetti, il Black Dossier è finalmente apparso sugli scaffali delle nostre fumetterie grazie al duro lavoro di Bao Publishing. L’editrice milanese ha dato alle stampe parecchi volumi degni di nota quest’anno (e di alcuni ve ne abbiamo già parlato), ma il tassello mancante della Lega degli Uomini Straordinari di Alan Moore spicca sulla pur valida concorrenza. Non abbiamo idea di quale formula di magia nera sia stata necessaria per ottenere i diritti di traduzione, ma comporre fisicamente un libro che fa ricorso a svariati tipi di carta dai formati differenti e tradurre le numerose pagine in prosa in cui il poliedrico Moore nuota con assoluta nonchalance tra poemi epici, stralci di romanzi beat, note d’intelligence e diari devono essere state fatiche semplicemente epiche. Osservando quanto sia straordinaria la nostra edizione del Black Dossier, bisogna supporre che ne sia valsa decisamente la pena.

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DODGEM LOGIC (THE BEST OF)

Come probabilmente avrete intuito, ho un debole per il bardo di Northampton. Ormai è un vecchio bizzoso, ma come si può non amare uno che dopo aver rivoltato come un calzino il mondo dei fumetti mainstream in USA si ritira nella sua umida cittadina britannica per stampare una fanzine undergrund bimestrale? Magia nera, fumetti, opere in prosa e una rubrica sui più grandi hipster della storia. Inutile dire che il magazine è difficilmente accessibile per chi non mastica l’inglese con la stessa disinvoltura con cui perde tempo su internet. In nostro soccorso è venuta però 001 Edizioni, selezionando il meglio della rivista – che porta le firme di altri sodali di Moore tra cui Dave Hamilton e Kevin O’Neil – e traducendolo in un bel volumone intitolato The best of Dodgem Logic. Certo il prezzo è altino (35 euro), ma pensando alle camice sudate per tradurre i versi sovversivi di Moore che spaziano dall’anarchia all’analisi di una possibile vita extraterrestre l’esborso val bene uno sforzo.

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THE PRIVATE EYE

Nel marzo 2013, mese in cui The Private Eye di Brian K. Vaughan e Carlos Martin ha fatto la sua comparsa online, Snowden e le sue rivelazioni sul sistema di sorveglianza globale allestito dalla NSA non avevano ancora rivoluzionato la concezione pubblica di privacy. Tre mesi dopo in molti hanno riletto con molta più attenzione il futuro dipinto dai due autori nel loro digital comic, in cui un gigantesco scandalo sulla diffusione illegale di dati archiviati nel cloud ha dato vita a una società in cui internet è morto e la privacy è un diritto inviolabile, la cui tutela si estende ad ogni tipo di maschera o visore necessaria a nascondere le proprie fattezze. La formula con cui il fumetto è diffuso è quella del pay what you want: pagate qualunque cifra riteniate meritevole – anche 0 dollari, ma non abusate della possibilità – e gustatevi questo noire fantascientifico destinato a divenire la next big thing del fumetto statunitense.

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COSMICOMIC

Quasi tutti nel corso della propria esperienza scolastica si sono imbattuti in un professore così bravo e carismatico al punto rendere appassionante una materia di cui si pensava di non capire nulla. Ecco, Amedeo Balbi e Rossano Piccioni sono i due professori che mi hanno condotto con mano ad amare l’astrofisica. Le formule che grondano x e y sono ancora oltre la mia comprensione, ma il loro racconto a fumetti dello strano accavallarsi di teorie e coincidenze che ha portato alla scoperta di una traccia del Big Bang partendo da un fastidioso rumore di fondo nelle trasmissioni radio è così avvincente da rendere Cosmicomic uno dei fumetti più belli letti nell’anno appena trascorso.

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STRANGERS IN PARADISE

Negli anni ’90 il fumetto USA ha vissuto una stagione pressoché irreperibile. Mentre le due major, Marvel e DC, collassavano sotto il peso di un mercato dopato da variant cover e storiacce mal scritte, sugli scaffali delle fumetterie si aprivano spazi per autori indipendenti desinati a divenire figure portanti dell’industria. Terry Moore è sicuramente uno di loro. Il suo Strangers in Paradise inizia il proprio percorso editoriale nel 1993 raccontando un triangolo amoroso destinato a sfociare più in là in thriller, raccogliendo lungo il percorso un Eisner Award come miglior serie. Per usare le parole di Neil Gaiman: “Quello che la maggior parte delle persone non sa riguardo amore, sesso e relazioni interpersonali riempirebbe un libro. Strangers in paradise è quel libro”. Dopo una storia editoriale piuttosto travagliata, l’opera prima di Moore ha finalmente trovato un’edizione definitiva anche in Italia grazie a Bao Publishing che sta riproponendo l’opera completa in sei volumi.

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G.I. JOE – HEARTS & MINDS

Max Brooks è un nome ormai noto anche al grande pubblico grazie al suo romanzo più celebre, Wolrd War Z, divenuto di recente un discutibile film. In pochi invece sanno che Max Brooks ha nel frattempo messo mano ai testi di una miniserie a fumetti con protagonisti i G.I. Joe e i loro nemici Cobra, dimostrando per altro una insospettabile versatilità. In G.I. Joe: Hearts & Minds, bel volume edito da Edizioni BD, Brooks gioca coi luoghi comuni che accompagnano il ricordo dei bellicosi eroi anni ’80, rimodellando i personaggi storici della serie e trasformandoli da stereotipi fuori dal tempo in figure tridimensionali, moderni anti-eroi che solo poche sfumature sulla scala dei grigi consentono di distinguere in buoni e cattivi.

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MARVEL COMICS: UNA STORIA DI EROI E SUPEREROI

È vero, tecnicamente non è un fumetto, ma consideratelo come un extra fuori lista. Il tema del libro, d’altra parte, è profondamente fumettistico: Sean Howe di fatto scava nella storia della casa editrice Marvel portando alla luce aneddoti, retroscena, curiosità, ma anche screzi e litigi nascosti nelle pieghe degli albi a fumetti su cui più di una generazione ha costruito il proprio immaginario. Come facilmente intuibile dal titolo, Una storia di eroi e supereroi, i protagonisti del libri non sono solo Hulk, Spider-Man o Iron-Man, ma anche tutti quelli uomini e donne che hanno contribuito alla loro creazione, icone come Stan Lee e Jack Kirby, ma anche figure meno brillanti, ma altrettanto indispensabili al fondamento del mito della Marvel Comics.

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Claudio Magistrelli

Pessimista di stampo leopardiano, si fa pervadere da incauto ottimismo al momento di acquistare libri, film e videogiochi che non avrà il tempo di leggere, vedere e giocare. Quando l'ottimismo si rivela ben riposto ne scrive su Players.

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