Io non ho problemi ad ammetterlo ragazzi, tra due secoli i missionari mormoni andranno da un pianeta all’altro a predicare il Vangelo, anziché fare casa in casa. O almeno, questo è quello che ho capito guardando The Expanse.
Per chi non lo sapesse, The Expanse è una serie televisiva di fantascienza tratta da una serie di romanzi scritti da James S. A. Corey (nome fintissimo, dietro il quale si nascondono Daniel Abraham e Ty Franck). Io non lo sapevo. Poi il capo redattore di Players mi è apparso nella casella email e mi ha detto “guarda” e io ho guardato. Mi ha detto “scrivi un articolo su quello che hai visto” e io ho scritto. Ora voi state leggendo le mie parole e questo ci porta al qui e ora, ai giorni nostri, nei giorni in cui la Syfy ha prodotto e realizzato The Expanse, una storia piena di storie.
Ci sono persino i mormoni che costruiscono un’astronave chiamata Nauvoo, per fuggire dalle persecuzioni subite sulla terra. Pazzesco. Cosa dalla quale avrete capito che la trama principale è caos puro, ma un caos buono oltre oltre ogni speranza. No sul serio. Io lo so che non ci credete ma lo è.
Con finta voglia di farlo, ve la riassumo come meglio riesco: tra duecento anni a partire da questo istante, in un sistema solare completamente colonizzato, il detective Josephus Miller (Thomas Jane) (chi?), indaga sulla scomparsa di una donna. Nel frattempo sta per scoppiare una guerra tra Marte e la Terra. Intervengono un sacco di personaggi che a elencare farei più danni che altro. A un certo punto viene fuori che siamo tutti vittime di una mega cospirazione pericolosissima che X-Files lèvate proprio zio.
Se siete bravi a questo punto avete capito che il primo indiscutibile merito di questa serie è quello di tenerti imbambolato con la sincera curiosità di vedere cosa succederà, di capire dove ti trovi e cosa sta succedendo. Chiunque abbia acceso uno schermo qualsiasi negli ultimi trentanni, avrà notato come ormai tutte le immagini in movimento vengano realizzate per adolescenti con l’A.D.D.
Ecco, The Expanse invece si affida molto alla capacità dello spettatore stare attento e alla sua volontà di voler seguire vicende basate su digressioni di fisica teorica e fantascienza geopolitica. Insomma: il primo pregio che gli ascrivo è la sua integerrimità nel voler essere sci-fi per adulti. Che poi non ci prova neppure a fingere di essere una cosa diversa. Episodi rabbiosi, complicati, effetti visivi costosissimi ma al servizio di trame strizzate tra loro peggio di una treccia di mozzarella pugliese di bufala dop. Cercate di capire, sto scrivendo che è ora di pranzo.
Altro punto a favore è la recitazione: non mi sento di parlare per tutto il resto del cast, ma i personaggi principali volano alto e tanto mi basta. La componente empatica e umana, che la è la chiave della lezione morale principale della serie, è tutta nelle mani dei personaggi principali e nei loro primi piani.
Che volete che vi dica, ragazzi. The Expanse è fantascienza credibile.
Non vi racconterò che io Battlestar Galactica non l’ho mai visto, non lo scriverò neanche alla fine dell’articolo, ma se fossi onesto vi direi che io Battlestar Galactica non l’ho mai visto perché a me la fantascienza non piace. Al massimo ho visto I Jetsons su Italia Uno quando avevo cinque anni e ridevo per la gag del capofamiglia che porta a il cane a passeggio sul tapis-roulant. Qualche episodio di Futurama tornando da scuola una quindicina d’anni fa. E basta. Ora, io non sono la massima autorità che c’è in Italia sulla situazione fantascientifica televisiva attuale, diamine, probabilmente non sono neanche la massima autorità che ci sia in casa mia sulla situazione fantascientifica televisiva attuale. Ma che questo sia un prodotto futuristico che promette un 10 in pagella è stato chiaro anche per me fin dal primo episodio. Poi, ovvio, il voto finale dipende da quanto vi piaccia il genere, ma questi sono affaracci personali.
I creatori della serie si sono fatti ‘nu mazz’ tant’ nel realizzare le minuzie di quest’universo distopico. Ogni elemento introdotto nella serie, ogni avvenimento, ogni informazione presentata, ogni dettaglio, viene introdotto con attenzione e cura.
A me la fantascienza non fa proprio impazzire, ma questo è un bel malloppo di cose buone, direi. Io non ho problemi ad ammetterlo, ragazzi.
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