Star Wars (1983–88) – Arcade, Atari 2600, Atari 5200, Commodore 64, Atari 8-bit, ColecoVision, BBC Micro, ZX Spectrum, Acorn Electron, Amstrad CPC, Atari ST, Apple II, DOS, Macintosh, Amiga.

Un classicone da sala giochi, quando bastavano mezzo secondo di parlato digitalizzato e due vettori messi in croce per essere lì, assieme a Han Solo e Luke a combattere l’Imperatore.

Super Star Wars (1992) – SNES, Wii Virtual Console, PlayStation 4, PlayStation Vita

Difficilissimo run’n gun (con contaminazioni di altri generi) sviluppato da Sculptured Software e LucasArts e distribuito da JVC. Si seguono più o meno del vicende del primo film, si controllano Luke, Han e Chewbecca, lo scontro finale è contro Dart Fener, che volete di più?

Star Wars Arcade (1993) – Arcade, 32X

Un sogno divenuto realtà si materializza nelle sale giochi di tutto il mondo nel 1993, sbalordendo gli appassionati del franchise. L’unico porting, notevolissimo peraltro, sarà per il 32X, una delle macchine ludiche, pardon, add-on, più sfigate della storia dei videogiochi.

Super Empire Strikes Back (1993) – SNES, Wii Virtual Console

Poco da dire, è il sequel di Super Star Wars, ma visto che il film era migliore del primo, il gioco segue lo stesso destino (mentre il terzo capitolo, sia ludico che cinematografico, risulterà essere il più debole della trilogia).

X-Wing (1993) – DOS, Macintosh.

Realizzato da Totally Games e pubblicato da LucasArts nel 1993: molti poligoni, molti dischetti (cinque) e la sensazione che i 16 bit fossero oramai cosa passata. Uno titolo spartiacque, ulteriormente rifinito dai sequel Tie-Fighter e X-Wing vs Tie-Fighter.

Star Wars: Dark Forces (1995) DOS, Mac, PlayStation.

Sviluppato e pubblicato da LucasArts il 28 febbraio 1995 per PC e poi convertito per altre piattaforme era Doom, ma ambientato nell’Universo di Star Wars, insomma un sogno. Almeno, così ce lo vendettero le riviste dell’epoca. In realtà il gioco aveva un approccio ben diverso e più compassato, meno frenetico ed esaltante del classico ID, ma resta ancora oggi un ottimo titolo.

Star Wars: Knights of the Old Republic (2003) Windows, Xbox, Mac, iOS, Android.

Sviluppato da BioWare e pubblicato da LucasArts, venne pubblicato per la volta per Xbox il 15 luglio 2003, diventandone immediatamente una killer application, almeno per il mercato console. Ambientato quasi 4000 anni prima di Una Nuova Speranza, il gioco permetteva di impersonare sia i buoni che i cattivi. Grande script, tecnicamente eccelso, Bioware ai suoi massimi.

Star Wars Episode I: Racer (1999) Windows, Mac, Dreamcast, Nintendo 64, Game Boy Color.

Sviluppato da LucasArts, rappresentò ai tempi un’ottima alternativa ai racer futuristici più in voga (a quei tempi il genere tirava parecchio) quali F-Zero o Wipeout, tant’è che, anche grazie al brand, vendette cifre eguali se non superiori ai suoi splendidi concorrenti.

Star Wars: Battlefront (2004) PlayStation 2, Windows, Xbox, Mac

Fermi! Nessun Lootbox rilevato! Questo è il titolo originale, sviluppato da Pandemic Studios per la LucasArts, che poi cedette il franchise a EA DICE a seguito dell’acquisizione da parte di The Walt Disney Company. Avveniristico per i tempi, anche oggi molto godibile, grafica a parte (nulla invecchia più precocemente di un poligono…).

Star Wars: Rogue Squadron (1998) Windows, Nintendo 64

Sviluppato da Factor 5 e LucasArts e pubblicato il 7 dicembre 1998, fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso dell’Expansion Pack,presentando una grafica sensazionale e un’impronta arcade che riuscì a farlo emergere nella pur ricca softeca della console Nintendo.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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