Pure Dolores O’Riordan se ne è andata. Chi l’ avrebbe mai immaginato? Il male oscuro l’ha stroncata a 46 anni.
Una voce vibrante, un simbolo anni 90, un personaggio generazionale. Il suo timbro energico e pacato accompagna i nostri pensieri, i nostri ricordi, la nostra malinconia, quella che scalda il cuore, da decenni. Per chi, come il sottoscritto, era ragazzo a metà anni novanta, la sua voce era un vero e proprio uragano in bilico tra energia e candore. Destinata a non essere dimenticata Dolores, lei, cantante di invettive grintose e cantilene eteree, lei, di corporatura minuta e cuore irlandese, tra mitologia d’Irlanda, folk, e ballad.
Abbagliante poi l’ ingresso ufficiale nel gotha musicale. Un canzone, soltanto una canzone, ma epocale: Zombie, settembre 1994. Canzone spartiacque, una imponente boa messa a a galleggiare tra un Jeff Buckley, il debutto di una certa band di Manchester e la morte di Kurt Cobain. Lì dove proprio un sinistro sipario era sceso sulle vicende del rock, il timbro vocale dei Cranberries, gruppo romantico ed intenso, tenero ed intimista, forniva linfa vitale a tutta una nuova generazione. “Stanno passando Zombie”, quanti di voi l’hanno detto ascoltando la radio?. “ Ecco Zombie!”, quanti di voi l’hanno ascoltata nei locali o nei pub? Ed infine quanti di voi hanno imbracciato una chitarra rapiti da una ragazza irlandese interamente ricoperta d’oro in un video storico?
Saranno dunque giorni di vuoto quasi fisico per appassionati, stuolo di amanti e cantautori che sono cresciuti ascoltandola. Alta Fedeltà la omaggia cosi, ancora in stato di shock, con una playlist di 15 brani.
Buono ascolto e Slánn leat Dolores…
Canzone preferita: God Be With You
Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.
Grazie!
