Rust Cohle, nel suo monologo più celebre, ci ha erudito sul fatto che al di fuori del nostro spazio-tempo, da una prospettiva della quarta dimensione, il tempo non esiste. Ma a noi che siamo al di qua della libreria di Interstellar, il tempo pare proprio scorrere, e la lista di anniversari compilata da Polygon è qui a ricordarcelo. Nosferatu spegne 100 candeline, Blade Runner e The Thing, con i loro quarant’anni, condividono la stessa data di uscita (25 giugno 1982), mentre Avengers è il piccolo del gruppo con i suoi dieci anni, fatto che porta a riflettere su quanto il Marvel Cinematic Universe abbia monopolizzato le sale e trasformato – nel bene e nel male – l’idea stessa del fare cinema e delle modalità in cui fruirlo.
Per alcuni dei titoli, arriveranno le nostre recensioni dedicate.
Nosferatu -100 anni – 5 marzo 1922
Nosferatu: A Symphony of Horror è ispirato al Dracula di Bram Stocker nonostante la casa di produzione non avesse ottenuto i diritti per la trasposizione. Il film ottenne in Germania critiche favorevoli e una buona risposta del pubblico, ma non fu quel successo di cui la compagnia aveva bisogno per evitare la bancarotta. La vedova di Stocker, non potendo rifarsi dal punto di vista economico, chiese e ottenne dal tribunale che il film venisse ritirato dal mercato e tutte le copie distrutte. Fortunatamente qualche copia venne salvata, il film arrivò nelle sale americane e da lì, nel tempo, ottenne un grande riconoscimento diventando un classico del genere.
The Godfather – 50 anni – 24 marzo 1972
Tratto dal best-seller di Mario Puzo, Il Padrino è ambientato nella New York del 1945 e narra l’epopea della famiglia Corleone, il clan mafioso italo-americano più potente e temibile della città. Il film, primo di una trilogia, fu un enorme successo e vinse tre oscar: miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore protagonista per Marlon Brando nell’iconica interpretazione di Vito Corleone. Alla regia Francis Ford Coppola che è anche autore, insieme a Puzo, della sceneggiatura.
E.T. – 40 anni – 11 giugno 1982
Steven Spielberg ha basato il film sull’amico immaginario partorito dalla sua fantasia come forma di protezione dal traumatico divorzio dei suoi genitori. E.T è nella sua essenza, racconta un’amicizia tenera e profonda capace di superare qualsiasi differenza. L’iconico extra terrestre deve il suo aspetto alla maestria del leggendario Carlo Rambaldi..
First Blood – 40 anni – 22 ottobre 1982
Diretto da Ted Kotcheff e sceneggiato da Silvester Stallone, il film è universalmente conosciuto come Rambo. La storia, attraverso lo scontro tra John Rambo, ex berretto verde, e le autorità locali, racconta la disperata solitudine dei reduci di guerra che, una volta tornati in patria, vengono emarginati da una società che non sa e non vuole trovare spazio per loro.
The Thing – 40 anni – 25 giugno 1982
Un altro classico del genere divenuto tale solo nel corso del tempo. Carpenter firma un film ansiogeno raccontando la storia di un gruppo di ricercatori americani impegnati in un progetto in Antartide: qui la loro esistenza è minacciata da una presenza aliena e inquietante.
Blade Runner – 40 anni – 25 giugno 1982
Basato sul romanzo distopico Do Androids Dream of Electric Sheep? di Philip Dick, Blade Runner fu una grossa delusione al botteghino, ma nel corso del tempo divenne un classico imprescindibile del cinema in generale, e della fantascienza in particolare. Diretto da Ridley Scott, la pellicola ha un sequel Blade Runner 2049 (uscito nel 2017) diretto da Dennis Villeneuve. Del sequel ne abbiamo parlato qui.
Tron – 40 anni – 9 giugno 1982
Uno dei primi tentativi di immaginare il cyberspazio e, a distanza di quasi 40 anni, non solo conserva una certa dose di fascino, ma la trama sembra quasi precorrere la creazione di meta da parte di Zuckenberg. Syd Mead, il visual artist, si occupò anche della resa futuristica di Blade Runner. Nel 2010 il film ha avuto un sequel Tron: Legacy.
Alien 3 – 30 anni – 22 maggio 1992
Alien, sci-fi vergato di horror, è una delle serie cinematografiche più amate di sempre ed Ellen Ripley un personaggio ormai leggendario. Il terzo film, però, ha attirato numerose critiche per scelte artistiche e narrative. Lo stesso David Fincher si è detto insoddisfatto e quasi pentito del suo esordio alla regia. Trent’anni sono il giusto lasso di tempo per rivedere un’opera e capire se e come si è evoluto il giudizio.
Batman Returns – 30 anni – 16 giugno 1992
Il primo Batman (1989) di Tim Burton fu un successo eclatante maturato in condizioni particolari. I punti di riferimento culturali a tema Cavaliere Oscuro erano, all’epoca, Adam West in calzamaglia e il Batman con la mascella volitiva dei comics. Tim Burton scelse, con grande sgomento e orrore dei fan, Michael Keaton, un attore comico privo di doti atletiche. Burton chiese al protagonista di mettere in scena non il supereroe, ma la psiche sfregiata del supereroe. Il film sbanca, Tim Burton aggiorna il suo status da “regista” a “genio visionario” e gli studios lo convincono a dirigere il sequel concedendogli piena libertà artistica.
Tre anni dopo arriva Batman Returns. Altro enorme successo, ma è chiaro che il film è un dispiegarsi di disturbi e disagi, non certo un giocattolone gotico come speravano Warner e soprattutto McDonald’s che non aveva idea di come rifilare ai bimbi i gadget del Pinguino, personaggio sgradevole e minaccioso. La storia ideata da Burton è costruita facendo perno su egomaniaci ed emarginati che spuntano dalle pieghe di una società altrettanto disturbata, corrotta nello spirito dal becero capitalismo. Menzione d’onore per la Catwoman/Selina Key di Michele Pfeifer: insuperabile.
Twin Peaks Fire Walk With Me – 30 anni – 28 agosto 1992
Ispirato al romanzo Il diario segreto di Laura Palmer, Fire Walk with Me di David Lynch è il prequel di Twin Peaks (1990), una delle serie che ha segnato un’epoca e a suo modo rivoluzionato il modo di raccontare in tv. Alcuni elementi della pellicola sono fondamentali per capire meglio quanto mostrato nella terza stagione evento arrivata nel 2017. Di Twin Peaks vi abbiamo parlato qui, del sequel qui e qui.
Candyman – 30 anni – 16 ottobre 1992
Bernard Rose scrive e dirige un film tratto dal racconto The Forbidden di Clive Barker. Dietro l’horror racconta di come la studentessa Helen Lyle viene a conoscenza della leggenda di Candyman, lo spirito sanguinario di un uomo di colore che appare a chiunque lo invochi ripetendo il suo nome 5 volte davanti allo specchio. Nella storia è facile leggere la paura dell’uomo nero che agita la coscienza dell’America bianca che sullo sfruttamento e il maltrattamento delle persone nere ha costruito la propria fortuna.
Aladdin – 30 anni – 25 novembre 1992
Un grande successo della Disney che questa volta lascia il bianco europeismo adattando una delle storie più famose de Le Mille e una Notte. Il personaggio del genio fu modellato pensando all’espressività istrionica di Robin Williams che ha prestato la sua voce dando il via a una lunga e fortunata tradizione di voci/interpretazioni di attori e attrici illustri nei lungometraggi di animazione Disney.
Spider-Man – 20 anni – 3 maggio 2002
Magari non tutti saranno della stessa idea, ma l’industria del cinema deve una dose abbondante di ringraziamenti a Sam Raimi: il filone dei cinecomics è iniziato nel 2002 col suo Spider-Man, forse il film di supereroi perfetto. All’epoca Raimi è un regista di talento, famoso soprattutto per horror e per uno stile visuale riconoscibile e sopra le righe, che Sony saggiamente decide di non ingabbiare del tutto. Raimi sceglie Tobey McGuire nel ruolo di Peter Parker: in Sony ci credono poco, Raimi li convince e McGuire si rivela uno Spidey perfetto. Spider-Man è uno di quei casi in cui non c’è nemmeno bisogno di dimostrare l’impatto culturale della pellicola: Ci ha pensato al posto Spider-Man: No Way Home.
Lilo and Stitch – 20 anni – 16 giugno 2002
L’improbabile e tenera amicizia tra un alieno e una bambina che rischia di essere sottratta alla patria potestà della sorella maggiore dagli assistenti sociali. Una storia che indaga sul significato più intimo e profondo di famiglia. Il film è stato candidato agli oscar del 2003 come miglior film di animazione, ma quell’anno vinse Spirited Away (La Città Incantata) di Miyazaki.
Spirited Away – 20 anni – 20 settembre 2002
Il primo anime a vincere l’oscar nella categoria “miglior film di animazione”, Spirited Away è considerato il capolavoro di Myazaki. La Città Incantata (è questo il titolo n italiano) è un delicato e profondo coming of age messo in scena attraverso una ricchezza visiva rigogliosa e particolareggiata.
The Lord of the Rings: The Two Towers – 20 anni – 18 dicembre 2002
Peter Jackson ha vinto la scommessa di portare sullo schermo l’imponente e complessa opera di Tolkien, accontentando praticamente tutta la fanbase (il fan hardcore che ha sempre qualcosa da obiettare fa letteratura a parte), avvicinando i neofiti alla lettura del Signore degli Anelli. La trilogia sarebbe da prendere come un corpus unico, ma Le Due Torri è uscito in sala nel 2002 e quindi eccolo qui, in lista.
The Cabin in the Woods -10 anni – 13 aprile 2012
Joss Whedon firma la sceneggiatura insieme al regista Drew Goddard che si era fatto le ossa nella writing room di Buffy The Vampire Slayer firmando alcuni tra i migliori episodi della serie.
L’idea alla base è molto semplice: decostruire il genere horror e, nel farlo, Whedon e Goddard hanno firmato un horror che ha rischiato di fare terra bruciata intorno a tutte le successive produzioni.
Avengers -10 anni – 25 maggio 2012
Pur non essendo né il primo cinecomics, né il primo di successo, è con Avengers che è definitivamente cambiata la proposta cinematografica: i cinecomics hanno iniziato a dominare sale e botteghino creando, grazie anche all’avvento delle piattaforme streaming, un universo espanso crossmediale inimmaginabile fino a… dieci anni fa, appunto. Festeggiamo dunque Avengers (scritto e diretto da Joss Whedon, supervisore della fase due del Marvel Cinematic Universe) e teniamo bene a mente questa data come quella in cui tutto cambiò. Abbiamo parlato di Avengers qui.
Django Unchained -10 anni – 25 dicembre 2012
Tarantino al suo meglio. Un western irridente e ironico con un trascinante Jamie Fox che forma una coppia perfetta con Christoph Waltz che con questo film vince il suo secondo oscar come miglior attore non protagonista. Il primo era arrivato grazie a un altro film di Tarantino: Bastardi Senza Gloria. Ne abbiamo parlato qui.
Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.
Grazie!