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Max Pezzali & 883 – Hanno Ucciso L’Uomo Ragno 2012

Il sottoscritto non ha mai nascosto di essere un grande fan dei primi 883, quelli della coppia Pezzali&Repetto, che all’inizio degli anni ’90 hanno sfornato due piccoli capolavori di musica italiana.

Sulla musica e soprattutto sui testi di quei 2 album potrei parlare per ore e citare a menadito tutti i passaggi più meritevoli, ma mi limiterò a sottolineare come nessuno a parte loro sia riuscito a dipingere un così vivido ritratto adolescenziale in cui é difficilissimo non rispecchiarsi anche solo per un attimo: la rabbia e gli amori, la sfiga perenne e le improvvise botte di culo, l’illusione e la disillusione, il disprezzo, le immense compagnie e i ricordi, il tutto allestito con un ingenuità e una sincerita invidiabile. C’era tutto in quei dischi ed è tutto come ce lo ricordiamo, cambiano i protagonisti e i luoghi ma l’affresco della nostra adolescenza è immortalato (e immortale) grazie a Hanno Ucciso L’Uomo e Nord Sud Ovest Est.

A distanza di 20 anni da quella che più che l’uscita di un disco potremmo definire tranquillamente un fenomeno di costume, al quale nessuno nato a cavallo degli anni ‘80 si puo’ dire immune, esce la nuova versione di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, laconicamente e semplicemente intitolata Hanno Ucciso L’Uomo Ragno 2012.

Questa nuova versione è un omaggio al quale hanno partecipato molti artisti della scena hiphop italiana contemporanea (e non), artisti che per uno che si e’ fermato a OTR, Articolo 31, Colle Der Fomento, Sangue Misto e gli altri del periodo d’oro non dicono assolutamente nulla a parte una manciata di nomi, le canzoni fortunatamente non sono state stravolte ma arricchite con alcune strofe nuove incastrate fra un ritornello e l’altro e la cosa devo dire che non mi ha causato il fastidio che mi sarei aspettato, visto che la ciccia rimane quella che conosco a menadito.

Pezzo forte del tutto è però l’inedito duetto con J-Ax, altro relitto degli anni ’90 che si ostina a rimanere a galla, che se la gioca tutto sui ricordi dei bei tempi che furono conditi con abbondanti citazioni amarcord (spesso e volentieri videoludiche), il pezzo è abbastanza efficace e seppur non può ambire ad avere una carica emotiva al pari di Jolly Blue riesce comunque nell’intento di emblemizzare la classica sfiga che avvolgeva Pezzali&Repetto e riportare indietro la memoria.

Operazione riuscita? Francamente non saprei, non ho seguito la carriera di Pezzali negli ultimi 17 anni, dopo La Donna, il Sogno & il Grande Incubo ho intrapreso un percorso musicale leggermente diverso e comunque la mancanza dell’apporto del tutt’altro che inutile Repetto si stava già facendo sentire e dubito l’attuale fanbase di Pezzali sia così stolta da ignorare le sue migliori produzioni, l’uscita di questo Hanno Ucciso l’Uomo Ragno 2012 mi sembra un omaggio fine a se stesso e per uno che ha sempre una copia del disco originale nel cruscotto della macchina fondamentalmente inutile, ma se avete consumato in tenera età i dischi degli 883 e non li avete mai più ripresi questa potrebbe essere l’occasione per meravigliarvi di come, dopo 15 anni, ancora vi ricordiate a memoria tutte le canzoni, garantito. E poi andare a cercare la versione normale nei banchetti del mercato a due spicci.

Artista: 883 & Max Pezzali
Disco: Hanno Ucciso l’Uomo Ragno 2012
Etichetta: Warner Music Italy
Selezionati per voi: Sempre noi, Con un deca, Non me la menare



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