In cerca di pura e semplice enumerazione sonora, Alta Fedeltà affronta il suo primo excursus musicale all’interno del bel paese.
Nessuna connotazione accessoria, nessun effetto speciale, nessuna lettura particolare, perché non c’è niente da capire, null’altro da fare se non lasciarsi trasportare dalla musica, coinvolgere dalla danza delle note, innamorarsi (come il sottoscritto) di queste melodie, dei ritmi, delle parole, degli stili differenti, delle impetuose e travolgenti cascate di suono per poi lasciarsi guidare docilmente fino alla fine. Ricordi di un decennio fatto di differenti stati d’animo, che, inevitabilmente, possono differire e scontrarsi con la selezione della mia playlist. Non vi voglio stupire, insomma, è semplicemente il mio (primo) omaggio, il mio viaggio sentimentale, la mia relazione, il mio racconto di dieci anni di musica italiana che volente o nolente, non posso ignorare.
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