Dopo quattro David e l’EFA, il golden boy italiano dei costumi per il cinema è candidato all’Oscar per Pinocchio. «Ho gioito a metà: in questo momento sbandierare il successo sarebbe di cattivo gusto». Dagli inizi al Centro sperimentale con Piero Tosi al grande salto con Il racconto dei racconti fino ai pranzi romani con Ann Roth, ritratto di un costumista che preferisce gli abiti finiti ai disegni: «Prendono vita sullo schermo e tutto cambia»