Il programma di mercoledì 27 aprile
Dall’anteprima mondiale di Thunderbird alla rivelazione
thailandese One for the Road!
9 i film in programma, tra cui la commedia giapponese Love Nonetheless e il restauro del
super cult Audition di Miike Takashi.
UDINE – Dalla World Festival Premiere di un super cult appena restaurato, cioè il leggendario Audition di Miike Takashi, alla World Premiere dell’opera prima sudcoreana Thunderbird di Lee Jae-won: il FEFF 24 continua a giocare totalmente in attacco. Non serve certo raccontare cosa sia, e cosa rappresenti, Audition, uno dei thriller più disturbanti mai girati, quindi ci concentriamo brevemente sul felice debutto di Lee Jae-won: una giostra noir e pulp che gira all’impazzata!
I soldi che servono al teppistello Tae-min per pagare i debiti di gioco sono a portata di mano, proprio nella sua auto. Peccato che questa sia stata impegnata, perciò Tae-min coinvolge la propria ragazza e il fratello tassista nel tentativo di recuperare macchina e denaro. Thunderbird è questo: una folle notte dove tutto può accadere e dove nessuno ha la coscienza veramente pulita…
Ma i titoli forti di questa sesta giornata, tra film in concorso e sezioni speciali, non sono ovviamente finiti. Qui ne citiamo due: uno arriva dalla Thailandia, in anteprima europea, e uno dal Giappone, in anteprima internazionale. Se One for the Road di Baz Poonpiriya (ricordate il suo geniale Countdown, applaudito a Udine nel 2013?) è una sorprendente riflessione sull’amicizia e sul perdono e sfoggia la griffe produttiva di Wong Kar Wai, Love Nonetheless di Jojo Hideo è una commedia sentimentale decisamente lontana dalle solite smancerie e dai soliti canoni zuccherosi.
Un divertentissimo girotondo di personaggi che ruotano attorno al trentenne Koji e al suo negozietto di libri usati. Ognuno di loro è innamorato, ognuno di loro è incasinato per colpa dell’amore. Chi uscirà incolume da questo gioco, solo apparentemente leggero, di slanci non corrisposti, tradimenti e vendette?
Il programma di lunedì 25 aprile
Tre anteprime mondiali!
Il restauro del cult Manila By Night, la comedy taiwanese Mama Boy e l’action malese The Assistant
Tra i film della quarta giornata, anche l’atteso
Capolavoro d’animazione cinese I Am What I Am.
UDINE – Parte della fascinazione di noi occidentali per l’Oriente deriva dalla bellezza misteriosa e contraddittoria delle città asiatiche. Si sa. Ecco perché il FEFF ha deciso di dedicare, per la prima volta, un percorso monografico all’incredibile Manila: una delle megalopoli più conturbanti, provocatorie e complesse del mondo. Sei film, cioè sei diversi sguardi cinematografici, raccolti sotto il titolo Visions of Manila in Philippines Movies. E il viaggio prende subiti il largo con un titolo veramente cult: Manila By Night.
Il capolavoro di Ishmael Bernal, uscito nel 1980 e fresco di restauro, apre la quarta giornata del FEFF 24 e non è mai stato visto prima in Occidente. Massacrato dalla censura e dalla first lady Imelda Marcos, è un’opera corale che racconta Manila e quell’umanità che esiste realmente solo di notte: persone comuni divise tra amanti, drammi familiari, traffico di droga e prostituzione. Uno shock emotivo il suo stile semidocumentaristici e una poesia indimenticabile la sua profonda e partecipe umanità…
Anteprima mondiale tutta udinese per Manila By Night, quindi, ma la quarta giornata ne mette in campo anche altre due: quella della stravagante comedy taiwanese Mama Boy di Arvin Chen, tanto spassosa quanto romantica, e quella del potente action malese The Assistant di Adrian Teh, inno alla verità e alla vendetta. Con entrambe le V maiuscole. Una preziosa doppietta di titoli pop che testimonia tutta la vitalità e tutta l’urgenza creativa del cinema asiatico.
Vitalità e urgenza creativa rappresentano, ovviamente, il filo rosso che collega tutti i film di questa lunedì 25 aprile: dal toccante dramma giapponese My Small Land di Kawawada Emma al tesissimo thriller sudcoreano Hostage: Missing Celebrity di Pil Gam-sung, passando per il meraviglioso film d’animazione cinese I Am What I Am di Sun Haipeng: una storia di crescita “da zero a mito” sotto il segno della Danza del Leone.
Il programma di domenica 24 aprile
Ueda Shinichiro torna al FEFF con Popran, mentre il remake di One
Cut of The Dead aprirà Cannes!
Due le anteprime mondiali: la commedia familiare
Table for Six e la versione restaurata di Initial D.
UDINE – Il nome del Far East Film Festival e il nome di Ueda Shinichiro continuano a fare rima: non solo il FEFF presenterà in anteprima europea la sua nuova commedia Popran, dopo aver premiato e lanciato nel 2018 il super cult One Cut of the Dead, ma proprio il remake francese di One Cut aprirà ufficialmente Cannes 2022! Come dire? Il tema delle “connessioni”, tema centrale di tutti i FEFF e del Far East Film Festival 24 in particolare, diventa ogni anno più forte e più emozionante!
Ma torniamo subito a questa terza giornata e all’incredibile Popran. Gregor Samsa, il protagonista della Metamorfosi di Kafka, una mattina si sveglia e scopre di essersi trasformato in un enorme insetto. Possono esistere mattine peggiori della sua? Chiedetelo a Tagami Akira: lui, una mattina, si sveglia e scopre di aver perso il proprio “coinquilino”. Le virgolette sono obbligatorie perché non stiamo parlando di una persona: stiamo parlando di un elemento anatomico esclusivamente maschile… Brillante e scorretto, attentissimo a non scivolare nella trivialità e nel sentimentalismo, il film di Ueda Shinichiro è un catalogo di egoismi e redenzioni che sarebbe piaciuto a Buzzati o Gogol e che, sicuramente, piacerà ai Fareaster.
E piacerà tantissimo ai Fareaster anche Tomb of the River di Yoon Young-bin: non serve certo una sfera di cristallo per prevederlo! Due gangster hanno messo gli occhi, poco pacificamente, sullo stesso progetto (un resort di lusso a Gangneung). Due gangster che non potrebbero essere più diversi: Gil-su è un boss che sa muoversi con equilibrio, Min-suk è un bad guy ambizioso che non conosce il codice d’onore. Chi vincerà questa sanguinosissima guerra? Il crime sudcoreano aggiunge un nuovo capitolo alla sua storia gloriosa. Ed è uno dei capitoli più belli!
Parlando di bellezza, ovviamente, non possiamo poi non ritrovarla nell’intero programma “domenicale”: dall’anteprima mondiale della versione restaurata di Initial D, mitico blockbuster diretto dalla coppia d’oro Andrew Lau-Alan Mak (Infernal Affairs), all’anteprima mondiale di Table for Six, irresistibile commedia familiare con la diva Stephy Tang, passando per il sorprendente White Building, unico titolo cambogiano della line-up, e per l’immortale Hiroshima Mon Amour di Resnais che aprirà la sezione The Odd Couples al Visionario.
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