Bill Simmons è un giornalista sportivo americano, un “columnist” nel senso più puro del termine, che racconta lo sport attraverso una visione e uno stile che più personali non potrebbero essere. Figlio del Massachusetts (ma trapiantato in California dal 2002), è un tifoso spudorato delle squadre di Boston e non nasconde la cosa neanche per sbaglio. Il suo stile corrosivo ed esilarante si basa soprattutto sul suo abbracciare in pieno il proprio spirito di tifoso, interpretando il personaggio del bostoniano che – parole sue – odia tutti gli avversari, si ritiene più furbo di qualsiasi GM e pensa che bisognerebbe spostare il Natale alla data di nascita di Larry Bird. Ha esordito su ESPN grazie al successo del suo sito The Boston Sports Guy, e il suo primo contributo si intitolava “Is Clemens the Antichrist?”. Ha bersagliato Isiah Thomas con tale assenza di pietà da generare non troppo velate minacce alla sua salute. Scrive da Dio, riesce a rendere divertenti pagine e pagine di noiose statistiche, utilizza le note a margine come nessuno al mondo e fa schiantare al suolo dal ridere. E anche quando sembra che si stia lanciando in affermazioni oltre il muro del ridicolo, ti lascia sempre addosso una sensazione di grande credibilità.

The Book of Basketball di Bill Simmons

The Book Of Basketball è il suo secondo libro (il primo, Now I Can Die In Peace, non poteva che riguardare il trionfo dei Boston Red Sox nelle World Series del 2004), ed è un libro che non lascia respiro. Oltre settecento pagine che ti acchiappano fin da subito. Leggi il toccante prologo, che racconta di come Simmons si sia innamorato della pallacanestro e dei Boston Celtics seguendoli dal vivo assieme al padre nel miglior periodo possibile, e sei finito. Non te ne stacchi più. E certo, per com’è costruito è anche un ottimo testo da consultazione, da aprire a caso ogni tanto per divertirsi con questo o quell'argomento, ma a leggerlo dall'inizio alla fine ci si rende ancora più conto della bravura nel tratteggiare un unico, assurdo ma coerente discorso. Pieno di riferimenti incrociati. Pieno di note a margine che rimandano a questo o quell'avvenimento. Pieno di passione, di argomenti, di cose da dire e da approfondire.

Perché, e qui sta il bello, Bill Simmons sa di cosa parla. Le sue parole trasudano conoscenza e i suoi argomenti non sono barzellette. D'altra parte, non puoi rendere tanto belle, appassionanti e divertenti oltre settecento pagine di dati, classifiche e statistiche limitandoti a raccontare sciocchezze. L'indice di The Book Of Basketball sembra uno scherzo: il segreto della pallacanestro, chi è più forte fra Russel e Wilt, una manciata di “what if?”, gli MVP più sbagliati della storia, la Piramide dei migliori giocatori di sempre (con tanto di Pantheon finale), la leggenda di Keyser Soze, la sfida fra cestisti e alieni… Eppure, mentre lo leggi, mentre ridi come uno scemo e ti bevi centinaia di pagine, mai per un attimo hai l'impressione di stare buttando via il tuo tempo, di stare dando retta a un bluff. Del resto, uno che si chiama The Sports Guy non può essere un bluff.
Tutti gli appassionati di pallacanestro NBA devono leggere questo libro. È un ordine. Sono esentate solo tre categorie di persone: i pazzi che non amano lo stile di Simmons, gli analfabeti e Isiah Thomas.

The Book of Basketball di Bill Simmons

Questo pezzo è tratto da Players 02, che potete scaricare dal nostro Archivio.



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Andrea Maderna

Non ha mai capito per quale motivo queste robe si debbano scrivere in terza persona, ma si adegua. Vorrebbe raccontare qualcosa di fico, ma è troppo impegnato a pulire le pisciate che il gatto gli semina per casa. Fate prima a seguirlo su Twitter.

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