Ci siamo. Domani, dopo quasi 25 anni di attesa, ricomincerà Twin Peaks, che già anni fa avevamo definito (noi e molti altri) una delle migliori serie tv di tutti i tempi. Analisi critiche a parte, Twin Peaks mostrò ad un’intera generazione qualcosa di impensabile e irreplicabile (l’opera di Lynch ha generato numerosi epigoni e cloni, ma nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi all’originale), un esaltante mix di umorismo, dramma, tensione e follia. Normalmente a Players evitiamo per quanto possibile i listoni, ma visto che l’attesa è febbrile, abbiamo giocato un po’ con il passato e provato a trovare “solo” 10 momenti memorabili (ce ne sarebbero a dozzine). Vabbè, cominciamo.

1- La sigla iniziale: straordinariamente lunga per quei tempi (e pure per gli standard odierni), iconica, meravigliosamente musicata da un Angelo Badalamenti chiaramente ispirato da una forza superiore, il miglior biglietto da visita possibile.

2- I metodi investigativi di Dale Cooper: in una ideale top ten dei detective più carismatici della storia della televisione l’agente Cooper è nelle prime posizioni. La sua “lezione tibetana” rappresentò un’epifania per personaggi e spettatori.

3- Il funerale di Laura Palmer: uno dei momenti più WTF dell’intera serie, contemporaneamente grottesco, folle, drammatico e ironico.

4- La danza di Leland durante il party islandese: forse il vertice assoluto della follia di Twin Peaks.

5- “Invitation to Love”: ovvero la trashissima telenovela che appassiona tutti gli abitanti di Twin Peaks, che pare guardino solo quella per tutta la durata della serie.

6- Audrey Horne e la ciliegia: Twin Peaks venne interpretato da attrici bellissime e la più carismatica (e positiva, a dispetto di un incipit in cui sembrava essere quella con più grilli nella testa) era Audrey Horne, dotata di talenti fuori dal comune.

7- Let’s dance: i siparietti tra i fratelli Ben e Jerry Horne sono quasi tutti memorabili. In questo c’è pure Leland, quindi vince di un soffio sull’altra scena clamorosa, quella dei panini francesi.

8- Albert & lo sceriffo: gloria sempiterna a Miguel Ferrer, che presta volto e voce ad uno dei personaggi più iconici della serie, il caustico e brillante Albert (l’attore è ahimè deceduto recentemente a soli 61 anni, ma nella nuova stagione ci sarà).

9- La signora col ceppo!

10- BOB!

Fuori classifica e fuori parametro: Il sogno di Cooper.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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