Ogni giorno Jeffrey Shih passa circa otto ore a giocare ad Hearthstone, il gioco di carte collezionabili online creato due anni fa da Blizzard, ispirato al mondo di Warcraft. Se per la maggior parte delle persone questa sarebbe una quantità di tempo eccessiva da dedicare ad un videogioco, per Shih Hearthstone è un vero e proprio lavoro; le sue partite sono trasmesse in streaming sul popolare sito Twitch.tv, dove centinaia di migliaia di persone, (spesso decine di migliaia in contemporanea) seguono religiosamente le sue prestazioni di giocatore, ogni giorno, dal vivo.

Shih è conosciuto online con il suo nickname Trump, ed è uno dei più popolari “streamers” attivi al momento, uno dei pionieri di una delle forme d’intrattenimento più popolari sul web (Twitch è il terzo sito per volume di traffico online negli USA). Sono anni che la rete è piena di videogiocatori che riprendono le loro imprese virtuali per condividerle con il mondo, ma da quando Twitch ha permesso a singoli individui di avere una piattaforma per trasmettere le loro partite dal vivo di fronte ad un pubblico potenzialmente enorme, senza dover sostenere costi di hosting e traffico, migliaia di appassionati di videogiochi hanno cominciato a trasmettere regolarmente, per ore, ogni giorno; e non pochi sono riusciti a trasformare questo passatempo in un modo per fare soldi, e in alcuni casi, in un vero e proprio lavoro.

Trump

Gli streamer online vestono diversi ruoli allo stesso tempo: molti di loro sono videogiocatori professionisti (Trump, Amaz, Lifecoach, StrifeCro e Kolento sono tra i più rispettati giocatori di Hearthstone al mondo), ma per avere successo negli stream devono essere abili ad intrattenere il pubblico, devono saper strutturare una piattaforma editoriale che possa mantenere alto l’interesse per i loro video (quasi tutti gli streamer pubblicano regolarmente su YouTube, spesso mettendo assieme i migliori momenti dei loro stream, o pubblicando video a tema su diversi aspetti del gioco), e devono essere capaci di mandare avanti un business: gestire gli abbonamenti al loro canale Twitch, i rapporti con i loro sponsor, le donazioni che arrivano dai fan più sfegatati, e in alcuni casi la vendita di merchandising.

Hearthstone si presta allo streaming ancora più di molti altri giochi popolari su Twitch (titoli come Call of Duty, DOTA e League of Legends sono molto popolari sul sito): la sua struttura a turni permette agli streamer di interagire con il pubblico con grande frequenza, senza dover sacrificare la qualità delle loro giocate. E. a differemza di giochi dove è solo interessante vedere ottimi giocatori, Hearthstone è strutturato in modo da permettere momenti memorabili anche grazie a esperimenti con carte non particolarmente potenti ma strane. Alcuni streamer non sono giocatori di grande livello, ma sono ottimi ad intrattenere il pubblico, come nel caso di Noxious e Day9; Trump, da sua parte, è uno dei migliori “insegnanti” del gioco, prende tempo a spiegare le sua mosse, a sottolineare l’importanza dei fondamentali del gioco. Il canale YouTube di Trolden raccoglie momenti memorabili presi da diversi stream, in compilation di enorme successo.

Gli stream su Twitch hanno successo in parte perché la loro natura di intrattenimento dal vivo ricorda in vari aspetti un reality show, in un certo senso, e alcuni streamer giocano su questo aspetto più degli altri. Se gli stream di Trump e Kripparian, ad esempio, sono molto “puliti”, e si concentrano quasi unicamente sul gioco, molti altri streamer mettono i loro spettatori al centro dell’azione: con una donazione è possibile far andare sullo schermo un messaggio pubblico, ad esempio, per suscitare reazioni da parte dello streamer e della community. Amaz è solito a “sfidare” i suoi spettatori con “premi” che vengono raggiunti per un certo numero di abbonati giornalieri, è un po’ come se mandasse avanti piccoli Kickstarter, ogni giorno. E le rivalità tra le varie personalità della scena di Hearthstone provvedono a dare più tensione agli stream, siano i conflitti che riguardano il gioco in sé, rivalità sportive classiche, che i rapporti personali, anche sentimentali, tra diversi giocatori (gli streamer di sesso femminile non sono pochi, anche se al momento sono una minoranza nel mondo di Twitch).

Per chi segue questo mondo con costanza, le possabilità di intrattenimento sono infinite: per centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani, questa è la forma d’intrattenimento più importante. Non solo fa sembrare obsoleta la TV, a leggere alcuni commenti fa sembrare YouTube roba per vecchi. Non a caso il pioniere di video online ha da poco introdotto un sito pensato per competere con Twitch, YouTube Gaming. Il fenomeno è ormai talmente grosso da aver attratto anche l’attenzione dei media mainstream, che sembrano essere poco convinti, ma forse anche preoccupati, da questo fenomeno.

Blizzard, così come le altre grandi compagnie che producono videogiochi, è  perfettamente cosciente dell’importanza degli streamer, e li coinvolge direttamente sia per rivelare i loro prodotti che per commentare i numerosi tornei che determinano i migliori giocatori al mondo. Questi tornei sono a loro volta eventi molto seguiti, che riempiono arene sportive. Hearthstone non è ancora ai livelli di DOTA, che è uno sport vero e proprio, in particolare in Asia. Ma questo è solo l’inizio, un’epoca di pionieri di un nuovo modo di intrattenere che con tutta probablità diventerà sempre più importante.



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Emilio Bellu

Scrittore, cineasta, giornalista, fotografo, musicista e organizzatore di cose. In pratica è come Prince, solo leggermente più alto e sardo. Al momento è di base a Praga, Repubblica Ceca, tra le altre cose perché gli piace l'Europa.

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