La storia è nota, la tragedia è una delle più sanguinose e oscure dell’opera omnia di William Shakespeare. A prendere le onerose redini della nuova trasposizione di Macbeth, parabola discentente del valoroso uomo d’onore che, irretito da una profezia di vento e sangue e persuaso dalla moglie – una femme fatale ante litteram assetata di potere -, uccide il suo re e scivola nel delirio dopo aver finalmente preso possesso dell’immeritata corona, è Justin Kurzel.

002

Regista australiano alla sua opera seconda e, peraltro, già al lavoro sulla versione cinematografica del videogioco Assassin’s Creed, materiale decisamente e ancor più nelle sue corde, dal momento che le scene di battaglia sono i momenti meglio gestiti ed efficaci del suo Macbeth (quella iniziale, con l’apparizione delle Sorelle Fatali, e quella finale, quasi onirica).

001

Un film di nebbia rossa e fuliggine sporca, tetro, fosco e cupissimo – la luce del sole non raggiunge mai un’inquadratura, la brughiera e il castello sono claustrofobici palcoscenici -, supportato da due attori qui al loro meglio (Michael Fassbender è un dolentissimo re folle, Marion Cotillard è eccezionale nel rendere l’agnizione della Lady), impastato di un pathos teatrale quasi esasperato, da imputarsi alla staticità delle ambientazioni e alla scelta di attenersi fedelmente – in maniera quasi maniacale, vedi alla voce soliloquio – al testo shakespeariano originale.

macbeth-marion-cotillard-3-rcm0x1920u

Proprio per questo, e per una regia che punta soprattutto all’estetismo (i lunghi ralenti, i primissimi piani ricercati), Macbeth vacilla e rischia di perdere una sua dimensione cinematografica più personale, arrivando talvolta a risultare, paradossalmente, esangue.



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , ,
Similar Posts
Latest Posts from Players