Dopo un esordio scoppiettante, sia in termini di download che di feedback ricevuto, Players Podcast è finalmente pronto al primo episodio vero e proprio. Il tema scelto è il bistrattato Cinema Italiano: abbiamo perso il tocco magico che ci ha caratterizzato almeno fino agli anni ’70? Se sì, perchè?

Ospiti della serata Giacomo Talamini, mastermind di Hive Division, Alberto Cassani, direttore di CineFile e Alessandro Stellino, uno dei collaboratori più stretti del Mereghetti. Oltre alla rubrica di consigli Players Roundtable, debutta anche Players Mail, con la nostra prima missiva ufficiale. Keep them coming scrivendo a questo indirizzo!

Players Podcast

Ascolta l’episodio in streaming:

Scaletta:

[00:00:32] Intro
[00:06:08] Players Focus: il Cinema Italiano
[00:48:20] Players Roundtable: XBMC, 11/22/63 di Stephen King, FestivalScope, Karagarga.net
[01:00:36] Players Mail,
[01:11:33] Outro

Altri link download:

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Link trattati nella puntata:

[note color=”#f8f8f8″] http://www.festivalscope.com/
http://karagarga.net/
http://xbmc.org/
OpenElec.tv
http://www.cinefile.biz/
http://www.filmidee.it/
[/note]

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Tommaso De Benetti

Guadagnatosi di recente il sarcastico soprannome di "Caro Leader", Tommaso vive e lavora ad Helsinki. Come è facile intuire, per circa 10 mesi all'anno vive sepolto nella neve, circondato da donne bellissime. Tutto il tempo che gli rimane lo passa ad abbaiare ordini e a prendersi cura di vari progetti, fra cui Players, RingCast e icolleghi.tumblr.com.

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11 Comments

  1. bell’episodio, tutto condivisibile quanto detto sul cinema italiano.

    visto che voi eravate tutti pessimisti (e come non esserlo) io però dico che qualche bel film ogni tanto capita di che esce. certo bisogna cercarli con il lanternino e non sono quelli che incassano N-mila milioni al botteghino e magari non proiettati nei multisala ma nei “vecchi” cinema (quanto mi piace vedere un film lì!), quello è quasi scontato purtroppo, ma negli ultimi anni almeno una decina di film carini li ho visti. ribatterete -giustamente- che è sempre poco, sono il primo a dirlo, però mi andava di tirarlo fuori questo mio pensiero.

    concordo anche con quanto detto sugli attori, spesso se pur potenzialmente validi sono “costretti” dal “sistema” (gombloddo!) a fare film per ragazzini-e con poco margine di crescita per la loro carriera. mi viene in mente un esempio con il tanto bistrattato (pure da me, sia chiaro) Scamarcio, che visto all’opera in un paio di film normali mi ha fatto tutt’altra, e buona, impressione.

  2. mi sono dimenticato di scrivere nel commento sopra, una cosa che sto pensando da molto tempo.

    secondo me il vero cancro del cinema italiano è il dilagare delle fiction tv. mi rendo conto che molti amici (più che altro amiche) o insomma persone adulte che guardano quella roba ha subito come un lavaggio del cervello, non saprei spiegarmelo in altre parole. per quanto posso vedere io, la maggior parte di quella gente và a nozze con quelle commedie terribili che dilagano al cinema ultimamente ed è quasi impossibile che vedano un film come si deva.

    non vorrei passare come integralista eh, qualche commediola stupida l’ho vista pur’io.

    1. Lo diceva anche Giacomo in trasmissione, da quando sono arrivate le fiction un sacco di attori si sono ritirati nel teatro.

      1. Per essere ancora più precisi, il problema è la qualità delle fiction italiane; in altri paesi (USA, UK, Danimarca) la TV produce cose buone, e vista la frequenza con cui si producono episodi, è un ottimo banco di prova per attori, registi, e soprattutto sceneggiatori. Il problema del nostro paese è che non si prova quasi mai a fare TV di qualità, è come se fosse scontato che deve essere terribile. 

        1. Vero vero, gli attori da fiction in genere sono dei cani, e non può essere solo una questione di budget. Più che altro la carriera attoriale in Italia a chi conviene?

          1. Ma tante e troppe raccomandazioni, poi. Quando vidi Belen in una delle nuove puntate di Montalbano me la presi con poca filosofia. Tutti questi attori improvvisati e spinti da buone mani mi fanno montare la rabbia, perché ho paura che, per me e per chi è molto più capace e talentuoso di me, bisognerà fare i salti mortali per entrare in un giro della… morte e vituperio della passione.

          2. Federico, te che opinione hai dei tuoi colleghi? Vedi gente talentuosa? Se sì, sono tutti rifugiati in teatro oppure no? Non mi ricordo chi lo diceva o se era in un fuori onda, ma si notava la carenza soprattutto di brave attrici.

          3. Lo dicevo io e imho è uno dei problemi maggiori. Autocitandomi: ammettiamo pure che salti fuori tanto folle da scrivere un Melancholia, o un Tree of Life o un Killer Joe. Al posto del terzetto Dunst/Chastain/Temple chi ci mettiamo? Chiatti/Capotondi/Stella?  Il problema è che anche le poche mainstream bravine tipo la Solarino o la Lodovini finiscono 9 volte su 10 a fare parti poco interessanti perchè non ci sono i copioni giusti (da cui l’altro problema, quello delle sceneggiature). Per dire, Boris, che è un prodotto intelligente, ha valorizzato la Crescentini che, come diceva Stellino in trasmissione, con più opportunità di questo tipo magari avrebbe avuto una carriera diversa.

  3. per dire, qualcosa che si muove nel cinema italiano c’è. ieri sera ho visto “l’ultimo terrestre” di Gipi, mi è parso uno dei film più interessanti degli ultimi anni. era presente pure Gipi stesso alla proiezione, con un budget “limitato” (ha detto Gipi poco più di un milione, 1,2M) secondo me hanno tirato fuori un bel film che si è preso pure qualche rischio, cosa che non succede praticamente mai. peccato però che film così siano veramente rari quando per me dovrebbero essere la normalità..

    p.s.: gipi ha detto che sta scrivendo il secondo film, dovrebbe uscire nel 2013 se va tutto bene

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