Quando mi è stato chiesto di recensire questo disco, ho creduto che mi sarei trovato di fronte ad atmosfere vagamente crepuscolari, influenzato da titolo e copertina. Invece, i The Singers sono un gruppo indie. Ok, quando qualcuno ti dice che un album è indie, dovresti correre a casa a farti una doccia, ma The room went black non è un brutto disco.
Man mano che si procede con l’ascolto, se ne apprezza maggiormente la generale efficacia, tralasciando la sensazione spiacevole di avere a che fare con una copia dei The National. Sia chiaro, le sonorità sono esattamente quelle che ci si aspetterebbe da un gruppo che cita tra i suoi modelli gli Strokes. Però, i The Singers suonano bene, e sanno quello che fanno.
Il più grosso merito della band è la costante, coraggiosa reinterpretazione di alcuni dei cliché musicali più inflazionati degli ultimi dieci anni. Realizzato tra Roma e Londra, The room went black è un disco di esordio di forte impatto, che farà la felicità di molti, suscitando le ire di altrettanti. Ogni brano si lascia ascoltare piacevolmente, e l’idea è che l’album giunga a compimento nei live, forte di brani che faranno muovere tutti. Tuttavia, quando si intraprende un processo di reinterpretazione, se pure in chiave abbastanza personale, di una corrente musicale il cui ciclo vitale non si è ancora concluso, il rischio è quello di finire dimenticati insieme a tutti gli altri. I The Singers non si salvano, in questo senso, e non è difficile che l’ascolto risulti non tanto sgradevole, quanto superfluo.
In ogni caso, siamo di fronte a un lavoro curato fino al minimo dettaglio, dalla copertina, alla produzione, alla meticolosa attenzione compositiva. I ritmi serrati, i riff essenziali e occasionali momenti wave offrono spunti interessanti anche a chi ritiene che questa musica sia un pretesto per vendere gli skinny. Inoltre, se non balli con I bet ya, sei Stephen Hawking. Scrollarci di dosso un decennio di pregiudizi e dare una possibilità a questo album non potrà che farci bene.
Artista: The Singers
Album: The Room Went Black
Selezionati per voi: The road; I bet ya; The continuing story of Robert J. Finch
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