Cinque anni fa, la carriera di Marc Maron era arrivata al capolinea. Il comico, ai tempi già ultraquarantenne, era da anni un nome noto nel mondo della commedia statunitense, conosciuto per i suoi stand up show pieni di rabbia, intensi e abrasivi, e per il suo lavoro nello show radiofonico Air America. Come molti altri suoi colleghi, Maron ha lavorato tutta la vita, ma non è mai diventato una star, non ha mai raggiunto il successo che ha graziato alcuni dei colleghi con cui è cresciuto: Jimmi Kimmel, Conan O’Brien, Steven Colbert, Sarah Silverman e Louis C.K.. Dopo la chiusura dei battenti di Air America, coincisa con la fine del suo secondo matrimonio, Maron si convinse che le sue possibilità di avere qualunque tipo di successo erano meno di zero. L’unica idea che gli restava era di provare a produrre uno show da solo. Un podcast, registrato nel suo garage, dove avrebbe intervistato i suoi colleghi: comici, attori, artisti. Il nome del progetto, WTF, What the Fuck, dava il senso di quanto lo stesso autore credesse al suo successo. Nessuno era davvero interessato a Maron e nessuno era interessato ai podcast, ma almeno era un modo per fare qualcosa.

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Ma presto Maron si rese conto di avere un talento particolare come intervistatore. Da comico è il tipo di persona che si mette a nudo completamente, che rivela i suoi segreti più imbarazzanti, come se il pubblico fosse il suo analista, e ogni spettacolo una sessione terapeutica. La sua onestà, fino a quel momento soprattutto causa di tensioni, nel podcast si è lentamente trasformata in un catalizzatore di empatia. Gli ospiti, quando vedono che il loro interlocutore è capace di aprirsi con loro, si rivelano a loro volta, come dimenticandosi di parlare di fronte ad un pubblico di centinaia di migliaia di persone. Puntata dopo puntata, lo stile di Maron si è consolidato, è cresciuto con il suo pubblico. Il risultato è una collezione di interviste memorabili, intime, che rivelano dettagli nascosti della vita di chi si siede di fronte a Maron.

Negli ultimi anni sempre più persone hanno scoperto cosa sia un podcast, e la reputazione di WTF ha fatto sì che sia oggi considerato come uno dei migliori programmi da scaricare sui propri smartphone. In un paio d’anni il progetto non solo rimette in sesto la vita di Maron, ma diventa un vero e proprio successo capace di generare profitti e rilanciare la sua carriera di stand up e di attore. Tutto ad un tratto, dal suo garage, Maron diventa un nome fondamentale del mondo della commedia statunitense. Vecchi amici e conoscenze del comico aprono le porte a Maron e nomi sempre più noti cominciano ad attirare un pubblico sempre più vasto. Nomi come Robin Williams, Chris Rock, Mel Brooks, Amy Poehler, Judd Apatow, Jon Hamm, Fiona Apple. Il comico Todd Glass usa il programma per rivelare la sua omosessualità in pubblico, in un episodio elettrizzante. E Louis C.K., amico storico di Maron, è protagonista di un doppio episodio dove i due ripercorrono la loro amicizia e la rimettono in sesto dopo anni di tensioni, un un paio d’ore di scambi profondi e veri.

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Negli ultimi tre anni Maron ha spiccato il volo; come il suooo amico Louie ha un suo show televisivo dove interpreta sé stesso, Maron, un otttimo programma, non ai livelli del capolavoro del suo collega, ma comunque solido, adesso alla sua terza stagione. Nel frattempo WTF è diventato un’istituzione, forse il podcast più rispettato della rete, anche dopo il successo di Serial. E, se serviva un’altra dimostrazione che WTF è uno show di rilievo, a metà giugno Maron ha ospitato il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in uno storico episodio dello show. Nonostante questo non fosse, tecnicamente, il primo podcast che ha ospitato il presidente perché era stato ospite dello show di Bill Simmons quando era ancora con ESPN, questo è il primo podcast davvero indipendente che ha ospitato il presidente. Un podcast che si chiama What the Fuck, che viene registrato in un garage in una casa privata a Los Angeles, per l’occasione trasformata in una fortezza da cecchini e servizi segreti. L’intervista con Obama è in molti sensi un classico episodio della serie, dove il presidente ha parlato di sé stesso, delle sfide del suo lavoro, dove ha parlato da persona “normale” senza, allo stesso tempo, far finta che il suo lavoro non sia speciale.

La partecipazione di Obama a WTF è un grande successo per Maron e una dimostrazione dell’intelligenza del presidente USA nel capire l’importanza di internet nella vita dei suoi cittadini, e a questo punto uno dei singoli episodi di podcast più importanti nella storia del medium. È la dimostrazione di quanto potenziale sia racchiuso nella possiblità di registrare programmi audio in autonomia per poterli distribuire quasi gratuitamente a tutto il mondo. Maron non a caso è stato in prima linea nella lotta contro un gruppo che ha cercato di mettere sotto copyright l’idea stessa di podcast, una causa che, se fosse andata avanti, avrebbe impedito a chiunque di utilizzare liberamente il medium. Ma la presenza di Obama nel garage è la dimostrazione che la libertà di espressione è uno dei pilastri del mondo occidentale, qualcosa da salvaguardare, un diritto che un medium come i podcast possono portare avanti come pochi altri.

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Emilio Bellu

Scrittore, cineasta, giornalista, fotografo, musicista e organizzatore di cose. In pratica è come Prince, solo leggermente più alto e sardo. Al momento è di base a Praga, Repubblica Ceca, tra le altre cose perché gli piace l'Europa.

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