Nancy Adams (Blake Lively) dopo aver abbandonato gli studi di medicina, cerca di elaborare il lutto della recente morte della madre, passando le giornate alla ricerca di spiagge incontaminate dove poter surfare. Un giorno, dopo averne scoperta una bellissima, inizia la sua pratica ma ben presto viene aggredita da un feroce squalo. Rifugiatasi su un scoglio in mezzo al mare e senza la possibilità di tornare a riva o chiedere aiuto, la giovane inizia una battaglia per la propria sopravvivenza…

Nancy (Blake Lively) in Columbia Pictures' SHALLOWS.
Nancy (Blake Lively) in Columbia Pictures’ SHALLOWS.

Ad oltre 40 anni dall’originale che fece brillare la stella di uno dei più prestigiosi registi della storia del cinema, il mai troppo lodato Steven Spielberg, uno squalo torna ad essere protagonista di una storia molto più breve e spartana, ma non per questo meno avvincente.

La formula dell’ horror “naturale” in The Shallows viene declinata con una grande attenzione al linguaggio, alle metriche e ai trend moderni. La sceneggiatura di Anthony Jaswinski non dev’essere stata più lunga di una decina di pagine, visto che, dopo un verboso inizio che permette allo spettatore di identificarsi con la protagonista, conoscere le sue sfortune e iniziare a provare una certa empatia (nonostante la bellezza un po’ troppo algida la Lively è perfettamente nella parte), inizia l’azione e l’attesa.

Nancy (Blake Lively) in Columbia Pictures'  THE SHALLOWS.
Nancy (Blake Lively) in Columbia Pictures’ THE SHALLOWS.

The Shallows rientra in quella categoria di film, molti dei quali ambientati in mare, si pensi al recente All Is Lost, di J.C. Chandor, che fanno del confronto uomo vs natura il loro punto di forza e, per quanto inclini a suggerire fin dall’inizio l’happy end, non mancano di riservare qualche sorpresa sul cosa e il come si svolgerà l’azione. Così per quasi un’ora (il film dura appena 85 minuti) la bella e la bestia si confrontano, sostanzialmente indisturbati (i tre uomini che vediamo transitare per lo schermo brillano per inettitudine e stupidità) e delineano le strategie per sopraffarsi a vicenda.

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Jaume Collet-Serra conferma con The Shallows di essere un buon mestierante (è sua la triologia aprocrifa con Liam Neeson “non Taken”, composta da Unknown, Non-Stop e Run all night) e di saper tenere il passo dell’azione senza farsi ammaliare troppo dalla bellezza della protagonista, dello squalo e della location (australiana, per chi volesse già prenotare un biglietto di sola andata).

Film dichiaratamente estivo, veloce ed efficace, The Shallows non aggiunge o toglie nulla al normale fluire della settima arte, ma garantisce una buona dose di suspense ed emozioni, al netto delle ovvie ed evidenti forzature tipiche delle storie in cui una persona normale si trova a dover fronteggiare lo straordinario.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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