Potete trovare la prima parte dell’articolo qui.
Seconda parte di questo viaggio alla scoperta delle migliori serie anime giapponesi degli anni 2000, un decennio che ha visto l’animazione nipponica entrare nell’era digitale, sia per quanto riguarda un utilizzo sempre maggiore della computer grafica che per le pratiche di distribuzione, visto che negli ultimi anni abbiamo assistito a un lento declino dei medium fisici e al lancio sperimentale direttamente su internet di alcune brevi serie animate (ONA).
Lo streaming (ed eventualmente il simulcast) si configura come l’immediato futuro anche in occidente, con un numero sempre maggiore di anime disponibili su netflix o su servizi dedicati come crunchyroll.
Haibane Remnei
Creato da Radix – Tratto dal doujishi Old Home no Haibane Tachi di Yoshitoshi Abe – 2002
Gli haibane sono creature simili agli angeli. Essi vivono in misterioso limbo dal quale non possono normalmente fuggire. Alcuni di loro hanno inoltre un peccato legato alla loro vita precedente che hanno dimenticato ma che sono costretti ad espiare. Chi non vi riesce è destinato a morire in totale isolamento dalla propria comunità.
Partendo dalle atmosferiche oniriche del capolavoro di Murakami La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Haibane Remnei tratteggia un universo dominato dalla ciclicità dell’esistenza del buddismo e dall’iconografia cristiana, dove la salvezza è rappresentata dal “Giorno dell’abbandono del nido”.
Il Conte di Montecristo
Creato da Gonzo – Tratto dal romanzo Le Comte de Monte-Cristo di Alexandre Dumas – 2002
Benché ambientato in un lontano futuro in cui però la società ricorda molto quella europea dell’ottocento, la storia e le tematiche di base di Gankutsuo sono piuttosto allineate al romanzo di Dumas, narrando la storia di un uomo punito ingiustamente da tre figure che simboleggiano rispettivamente il potere militare, economico, giudiziario.
In questo mondo in cui le relazioni umane sono rette da opprimenti norme culturali, il conte sembra invece muovere imperscrutabilmente i destini dei propri nemici. Ma il patto faustiano che gli ha consentito di avere la sua vendetta condannerà alla distruzione anch’egli.
Mononoke
Creato da Toei Animation – Opera originale di Kenji Nakamura – 2007
Spin-off della terza storia dell’anime Ayakashi, Mononoke è incentrato sugli esorcismi di Kusuriuri, venditore di medicine la cui principale occupazione appare essere rimuovere dall’animo umano l’influenza nefasta di misteriose e invisibili creature.
L’opera di Kenji Nakamura si distingue non solo per l’attenta ricostruzione storica e un immaginifico stile visivo, ma in particolare anche per esplorare la condizione sociale della donna nell’epoca Tokugawa e, nell’ultimo episodio, nel periodo Taisho.
Denno Coil – A Circle of Children
Creato da Madhouse – Opera originale di Mitsuo Iso – 2007
Nel Giappone dell’immediato futuro il lancio sperimentale di occhiali per la realtà aumentata consente a semplici ragazzini di accedere a spazi virtuali in continua dilatazione e la cui essenza sembra diventare sempre più complessa e misteriosa.
L’onnipresenza della tecnologia ha portato la società descritta in Denno Coil a muoversi continuamente sul sottile confine che esiste tra realtà e leggenda metropolitana, memorie soppresse e progetti segreti di mega corporazioni, esistenze virtuali e relazioni umane.
Kitaro dei Cimiteri
Creato da Toei Animation – Tratto dal manga Hakaba Kitaro di Shigeru Mizuki – 2008
Ultimo discendente dell’ormai decaduto Clan Fantasma, Kitaro si ritrova catapultato in un’epoca in cui gli uomini non sembrano più avere rispetto degli yokai (spiriti), e i suoi colleghi mostri sono impegnati in una feroce lotta per la sopravvivenza.
Cinquant’anni dopo l’uscita del manga originale Hakaba Kitaro riceve finalmente una trasposizione animata che riproduce ossequiamente sia l’umorismo crudo dell’originale, tipico dell’horror popolare del tempo, che i riferimenti al folkrore nipponico, i quali, come di consueto per le opere di Shigeru Mizuki, servono a tracciare i contrasti tra il Giappone tradizionale e quello moderno.
In Italia alcune delle storie del manga originale sono state pubblicate da d/visual nei tre volumi “Kitaro dei Cimiteri“.
Kaiba
Creato da Madhouse – Opera originale di Masaaki Yuasa – 2008
La perdita totale dell’identità è uno degli argomenti più discussi della fantascienza. Kaiba non fa eccezione, mostrandoci una società nella quale i corpi e le memorie possono essere facilmente trasferiti, distrutti o manipolati, rendendo estremamente precaria l’esistenza di chi non fa parte dell’elite attualmente al potere.
Questo universo cosi brutale e caotico, tipico dei lavori dell’ormai leggendario Maaki Yuasa, viene inoltre volutamente messo in contrapposizione con un frugale, seppur al tempo stesso allucinato, stile visivo che potrebbe ricordare le opere più sperimentali di Osamu Tezuka.
La Principessa delle Meduse
Creato da Brains Base – Tratto dal manga Kuragehime di Akiko Higashimura – 2010
Kuragihime racconta l’esistenza comune di un gruppo di ragazze senza un’occupazione fissa e fortemente asociali, tanto da vietare la presenza di maschi nella palazzina dove risiedono. Tuttavia dopo l’entrata in scena di un’eccentrica donna la loro vita quotidiana non sarà più quella di prima.
Princess Jellyfish è una sorta di favola moderna che mette in secondo piano, rispetto ai canoni dei josei, le relazioni affettive per concentrarsi viceversa nel descrivere affettuosamente la cultura otaku femminile.
In Italia il manga è edito dalla Star Comics.
Puella Magi Madoka Magica
Creato da Shaft – Opera originale di Akiyuki Shinbo – 2011
Magica Madoka inizia nella maniera più classica per un maho shojo. La protagonista è infatti una ragazzina qualunque a cui viene offerto di diventare una maghetta, in modo da poter cosi difendere il mondo da potenti streghe. Ben presto però Madoka si accorgerà che tale esistenza è tutt’altro che invidiabile.
L’opera di Akiyuki Shinbo in realtà si configura come una lenta ma inesorabile tragedia: malgrado il fluire multiforme del tempo in Puella Magika permetta apparentemente di modificare il destino, le uniche scelte possibili sembrano essere la distruzione dell’umanità o l’oblio.
In Italia i fumetti inspirati alla serie sono editi da Panini Comics e Planet Manga.
I Fiori del Male
Creato da Zexcs – Tratto dal manga Aku no hana di Shuzo Oshimi – 2013
Takao Kasuga è un ragazzo asociale perdutamente innamorato della sua compagna di scuola Nanako Saeki. Ciò lo porta a rubarle gli indumenti da ginnastica, venendo però visto da Sawa Nakamura, la quale come lui vive isolata dal resto della classe. La ragazza inizia quindi a ricattarlo imponendogli azioni sempre più bizzarre.
L’alienazione e la concezione malata del sentimento presente nell’opera di Baudelaire diventa, nel Giappone contemporaneo di Aku no hana, un perverso gioco psicologico, al centro del quale ci sono passioni feticistiche e una disperata volontà di abbandonare l’ennui della cittadina dove sono confinati i protagonisti.
In Italia il manga è edito dalla Star Comics.
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Grazie!
complimenti per la scelta.
Mi accodo ai complimenti. Soprattutto per aver scelto Kaiba e Mononoke due eccellenze di cui si parla poco o niente.