Il decennio che si è appena concluso ha visto fiorire una sorta di piccolo rinascimento per le serie anime nipponiche. Rispetto al passato, infatti, vi è stato un numero consistente di opere che hanno tentato di innovare sia dal punto di vista estetico che tematico, esplorando nuovi generi o avvicinandosi alle problematiche del Giappone contemporaneo.
Ciò ha significato un quantitativo decisamente maggiore di adattamenti di romanzi illustrati (light novel), manga seinen, o classici della letteratura, sebbene con un piglio decisamente più sperimentale e maturo se confrontato al tono leggero del World Masterpiece Theater.
Questo articolo, suddiviso in tre puntate, ha come obiettivo quindi di offrire una panoramica del suddetto periodo, introducendo brevemente ventisei produzioni che hanno marchiato a fuoco l’animazione degli ultimi anni.
Kino’s Journey
Creato da Wombat – Tratto dalla light novel Kino no Tabi di Keiichi_Sigsawa – 2003
Kino no tabi narra la storia di una ragazzina sfuggita a una società totalitaria che impone ai suoi abitanti, al compimento del dodicesimo anno d’età, un’operazione che li renderà incapaci di avere veri sentimenti e pensieri. Inizia cosi un viaggio alla scoperta delle diverse culture di quel mondo, le quali non si riveleranno altro che simboliche rappresentazioni dell’inconscio collettivo dell’umanità, da sempre impegnata a risolvere i dilemmi esistenziali posti dalla religione, dalla guerra, dalla legge.
Kino però non si fermerà mai più di tre giorni in un solo luogo, forse perché il trauma avuta da piccola l’ha condannata ad essere un’eterna osservatrice.
Welcome to the N.H.K.
Creato da Gonzo – Tratto dalla light novel Welcome to the NHK di Tatsuhiko Takimoto – 2006
Sicuramente uno degli anime più rappresentativi nel decennio scorso, NHK ni Youkoso raffigura una gioventù nipponica che sembra continuamente voler sfuggire dalla realtà, costruendosi un’esistenza virtuale attorno alle teorie di cospirazione o i giochi online di massa.
La palese condizione di hikikomori del protagonista viene infatti usata come metodo per esplorare la vita in apparenza normale degli altri personaggi, la quale si rivelerà altrettanto vuota e infelice.
Il manga è edito in Italia da Edizioni BD.
Cromartie High School
Creato da Production I.G. – Tratto dal manga Sakigake! Kuromati Koko di Eiji Nonaka – 2003
La Cromartie High è una scuola piuttosto bizzarra: pur essendo frequentata da giovani delinquenti, quest’ultimi non sembrano tuttavia commettere azioni particolarmente crudeli, badando di più alla loro reputazione o a riciclarsi facendo i comici televisivi.
Delirante parodia vignetta per vignetta, personaggio stereotipato per personaggio stereotipato, trama improbabile per trama improbabile dei manga shonen anni settanta e ottanta, ricorrendo in particolare all’imitazione del tratto iconico di Ryochi Ikegami.
Guardian of the Spirit
Creato da Production I.G. – Tratto dalla light novel Seirei no Moribito di Nahoko Uehashi – 2007
In Guardian of the Spirit l’imperatore di Kabal, il quale regna su una società che ormai dimenticato le sue vere tradizioni e non sa più interpretare correttamente le proprie antiche scritture, ordina l’uccisione di suo figlio, convinto erroneamente che egli rappresenti la reincarnazione di un demone.
Il principe viene tuttavia portato in salvo da Balsa, guerriera che al contrario deve salvare otto vite umane per motivi inizialmente non ben specificati. Insieme partiranno per un viaggio alla fine di cui c’e la redenzione, il passaggio all’età adulta , il ricongiungimento di una civiltà con le sue origini.
Il romanzo illustrato è pubblicato in Italia da Salani Editore.
Spice and Wolf
Creato da Imagin – Tratto dalla light novel Okami to Koshinryo di Isuna Hasekura – 2008
Okami To Koshinryo ci immerge in un medioevo che non ha ancora risolto le tensioni tra la semplice vita contadina e la nuova società basata sul commercio. Uno dei due protagonisti, la dea-lupo Holo, incarna perfettamente tale era di transizione, in quanto, nonostante sia ella stessa un’abile mercante, viene ritenuta dalla chiesa un’ancestrale minaccia al nuovo ordine protetto dalla religione organizzata.
Ciononostante neppure i nostri eroi si pongono su un diverso piano morale rispetto alla cultura del loro tempo, ricorrendo anch’essi alla speculazione o al contrabbando se necessario.
Il manga è edito in Italia dalla Panini Comics.
Toward the Terra
Creato da Tokyo Kids – Tratto dal manga Terra e… di Keiko Takemiya – 2007
In un remoto futuro gli esseri umani hanno ormai abbandonato, dopo averlo portato sull’orlo della devastazione, il proprio mondo d’origine, creando una società che tenta di sopprimere ogni ricordo. Al contrario i Mu, una razza evolutasi da quella terrestre, sognano ancora di potersi ricongiungere un giorno all’amato pianeta blu.
Come i migliori classici della fantascienza, la memoria in Toward the Terra è sinonimo di libero arbitrio: l’umanità ha deciso di inibire le proprie capacità per evitare nuovamente di autodistruggersi, mentre i Mu, affrontando una lungo ritorno verso casa, reso ancora più difficoltoso dagli scontri tra le vecchie e nuove generazioni, dimostrano ancora di avere nei propri geni il desiderio di appartenenza e le grandi aspirazioni che ci rendono umani.
Sayonara, Zetsubou-Sensei
Creato da Shaft – Tratto dal manga Sayonara Zetsubo-sensei di Kōji Kumeta – 2007
Il protagonista di Sayonara, Zetsubou-Sensei, Nozomu Itoshiki, è un professore di scuola estremamente pessimista e legato ancora in maniera grottesca ai valori tradizionali nipponici. La sua classe invece rappresenta decisamente bene la contemporaneità, essendo composto da figure che vanno dallo stalker all’hikikomori passando per i feticisti delle code animali.
Questi improbabili attori recitano in un piccolo teatro dell’assurdo che utilizza qualsiasi tecnica visiva e linguistica (possibilmente in simultanea) esistente per parodiare, ma forse anche per mostrarne l’intriseca vivacità, la società giapponese e le sue complesse sottoculture.
Il Nostro Gioco
Creato da Gonzo – Tratto dal manga Bokurano di Mohiro Kitoh – 2007
Sebbene Bokurano abbia come protagonisti un gruppo di adolescenti obbligati a salvare il mondo, rientrando pienamente nei canoni del genere mecha, rispetto a opere come Evangelion
o RahXephon
le derive filosofiche o le storie d’amore sono virtualmente assenti. L’opera tratta dal manga di Mohiro Kitoh si concentra bensì sul difficile rapporto tra una cultura ormai priva di valori e dei ragazzini che si preparano a diventare adulti.
Il loro sacrificio alla fine di ogni episodio assume pertanto le forme di un vero e proprio rito, che li assurge a innocenti vittime di un Giappone contemporaneo incapace di redimersi autonomamente.
Il manga è pubblicato in Italia dalla Kappa Edizioni.
Thermae Romae
Creato da DLE Inc. – Tratto dal manga Thermae Romae di Mari Yamazaki – 2012
L’architetto romano specializzato in terme Lucious è in crisi di idee proprio mentre l’imperatore e mecenate Adriano desidererebbe piuttosto costruzioni sempre più all’avanguardia. Magicamente teletrasportatosi nel Giappone moderno, l’italiano scoprirà però che esiste un popolo che sembra dare altrettanta importanza all’igiene personale. Ritornato nell’antica Roma, inizia a ricreare ciò che ha visto con la tecnologia dell’epoca.
Con il miglior piglio satirico e grottesco Thermae Romae esplora la cultura termale nipponica demitizzando al contempo la magnificenza dell’impero romano, ironicamente ridottosi a emulare moderni prodotti di massa o la semplicità disarmante dei bagni tradizionali.
Il manga è pubblicato in Italia dalla Star Comics.
Potete leggere la seconda parte qui
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Grazie!
*** MOLTO *** opinabile. Avrei inserito altri titoli, visto che di anime e non di manga parliamo. Ho letto anche la parte 2 e ugualmente non mi sono trovato. A questo punto non credo nella 3 troverò smentite.
che titoli avresti messo ? comunque tutte le liste che faccio sono il più soggettive e opinabili possibili, visto che riflettono unicamente i miei gusti.
Grazie per avermi fatto scoprire “Kino no Tabi”. Non posso definirmi esattamente un esperto di anime per cui non ne conosco molti ma, questo, è finito per diventare il mio preferito sin dal primo episodio. Ne è passato di tempo da quando ho trovato una serie, animata o meno, in grado di tenermi incollato allo schermo una nottata intera continuando a ripetermi: “un altro episodio poi vado a letto”.