JJ Abrams è un genio del marketing. Senza togliere nulla alla sua capacità da regista, scrittore e comunicatore in toto, il suo talento maggiore è senza dubbio nel campo della produzione, nel capire cosa fa funzionare una storia, nel mettere assieme un team di qualità, e nel portare al pubblico un’idea che vuole, deve vedere. 10 Cloverfield Lane da molti punti di vista è la dimostrazione più chiara di questo suo talento. Nato come una sceneggiatura intitolata The Cellar, scritta da Josh Campbell e Matthew Stuecken, il progetto è poi passato per le mani di Damien Chazelle, regista e scrittore in ascesa, che ha riscritto parte della storia (in particolare il finale), con la prospettiva di girare il film. Ma quando Chazelle è riuscito a far decollare il suo progetto più personale, Whiplash, The Cellar aveva bisogno di un nuovo regista; il progetto è infine atterrato nelle mani di Dan Trachtenberg, giovane regista che si è fatto le ossa con alcune pubblicità e un popolare corto ispirato a Portal.
The Cellar era un’idea originale, pensata per essere girata con un budget ridotto, sulla ventina di milioni di dollari, ma è qui che arriva il colpo di genio di Abrams: collegare la storia al titolo di Cloverfield, un’altra opera della sua scuderia (Bad Robot). Nessuno sapeva come il film di Trachtemberg si sarebbe legato al film di Matt Reeves; quando il trailer è arrivato negli schermi (inatteso, durante il Superbowl, a poche settimane dall’uscita del film), mostrava solo tre ottimi attori (Mary Elisabeth Winstead, John Goodman, e John Gallagher Jr.) dentro ad un bunker, in un’aria di tensione e mistero.
In un mercato pieno di trailer capaci di raccontare praticamente tutta la storia di un film in un due minuti e mezzo (come nel caso di Batman VS Superman, che spoilera praticamente tutti i colpi di scena del film tranne quello più banale), la strategia di Abrams, basata sull’idea del “Mystery Box”, ha avuto un successo enorme che sembra ridere in faccia alle abitudini di Hollywood. 10 Cloverfield Lane sta andando benissimo, in particolare considerando il budget ridotto, e funziona particolarmente bene se lo si vede senza sapere troppi dettagli della storia in anticipo. Senza la guida di Abrams si sarebbe con tutta probabilità perso nell’enorme (informe?) magma di film che inonda i cinema ogni settimana.
Per rispettare la natura del film, dirò solo che il film è un thriller con pochi protagonisti e ancora meno location, che prende ispirazione da Hitchcock, De Palma e Darabont, e che è un gioiello di cinema: il colpo di genio dei produttori non è tanto quello di aver trovato un buon modo per pubblicizzare il film, ma prima di tutto è quello di aver messo assieme un ottimo team per dare vita d un ottimo film. La sceneggiatura è fantastica, e la regia di Trachtenberg è solida ed ispirata, uno dei migliori debutti degli ultimi anni. 10 Cloverfield Lane è uno di quei film che si dice che non esistano più: originali, solidi, intelligenti e seducenti, tutto in uno.
Il successo del film è particolarmente interessante per chi ha seguito Trachtenberg da qualche tempo, da quando era conosciuto per essere uno dei presentatori di un video podcast di buon successo, The Totally Rad Show. Trachtenberg è uno dei primi esempi di successo di una generazione che si è fatta le ossa con video sulla rete, che ha messo in pratica la sua passione per lo spazio che mette assieme cinema, videogiochi (come dimostrato dal corto su Portal), e fumetti (per un paio d’anni è stato collegato ad una versione cinematografica di Y: The Last Man). Centinaia di migliaia di persone hanno seguito la sua carriera, e hanno visto un grande talento farsi strada a colpi di determinazione, intelligenza e passione. 10 Cloverfield Lane è un film da non perdere, l’inizio di una carriera da tenere d’occhio, e un’altra dimostrazione del genio di Abrams.
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