La sorridente Lacie (Bryce Dallas Howard) vive in un mondo in cui ogni interazione sociale è soggetta ad un’immediata e normale valutazione da parte del prossimo. Ad ogni individuo corrisponde una scala di valori che va da una a cinque stelline. La media delle valutazioni ricevute continuamente restituisce un valore che definisce ogni persona nella società, nelle sue possibilità economiche, nel suo accesso ai servizi essenziali (sanità, ma non solo). Dall’alto del suo rassicurante 4.2, Lacie coltiva in ogni secondo della giornata una certa definizione di sé rispetto al mondo che la circonda, aspirando a salire sempre più nel gradimento. La grande occasione si presenta nel momento in cui la sua amica d’infanzia e famosa influencer Naomie (Alice Eve) le offre l’ambitissimo posto di damigella d’onore al suo matrimonio…

Black Mirror

Sono bastati sei episodi a Black Mirror per diventare una delle serie tv di maggiore impatto nella storia della televisione degli ultimi anni. Nosedive, primo episodio della terza stagione, la prima sotto il fortunato cappello Netflix, rappresenta un piccolo “Bignami per nuovi spettatori” visto che se da un lato propone un background e temi noti agli appassionati (l’invadenza della tecnologia, scenari distopici, un mix di fantascienza e mistero, humour noir e una narrazione ispirata a classici quali The Twilight Zone e Alfred Hitchcock Presents) dall’altro non spinge l’acceleratore su narrazione e contenuti (dico, vi ricordate il primo episodio in assoluto della serie? Messaggio al Primo Ministro?) e finsice col raccontare una storia non priva di riflessioni e intuizioni notevoli, ma tutto sommato un po’ prevedibile e convenzionale.

L’episodio, che può vantare forse i nomi più celebri tra quelli coinvolti per questa terza stagione (Joe Wright in regia, Bryce Dallas Howard e Alice Eve come protagoniste) è efficace nella sua prima parte, che racconta il mondo (assurdo) in cui vive Lacie, che “cinquestella” (mi si perdoni il noelogismo) chiunque, per ricevere sui social un voto uguale anche da estranei e persone incontrate per strada o al bar, ma perde mordente proprio nel momento in cui racconta la “caduta libera” (sui social e nella vita reale) della protagonista

I temi trattati sono, come al solito, di grande attualità, e in questo senso, proprio come in Vota Waldo, la sensazione è che la realtà abbia già superato la fiction, basti pensare alle persone che vengono licenziate o punite per “crimini di opinione” commessi sui social network. A lasciare un po’ perplessi è la risoluzione del problema, che glorificando il potere taumaturgico del “Vaffa” ci dice che sì, essere sé stessi e dire le cose con sincerità può renderci odiosi e invisi agli altri. Ma questo lo sapevamo già.

Black Mirror – Stagione 3 – Episodio 2: Playtest



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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