Cambiamento e viaggio. Io sono Mare, di Cristina Portolano

Realizzare un progetto di divulgazione del fumetto presso i bambini non è facile. Il primo ostacolo da superare è lo stereotipo, purtroppo ancora diffuso, secondo il quale i bambini costituiscano un’unica tipologia di lettori. Come tutti gli stereotipi esso è lontano dalla realtà sia per quanto riguarda il fumetto, che per la lettura più in generale. Le raccolte di “classici per la gioventù” sono l’emblema e la sintesi di un approccio consumistico alla lettura. Ancora, di come gli adulti siano i primi a non leggere quelle opere che poi vorrebbero imporre ai più giovani.

In secondo luogo, la gestione di una collana di fumetti per bambini richiede una rara chiarezza di intenti. Le grandi case editrici si dedicano al mercato di massa, in Italia monopolizzato dai supereroi, dalla Disney e, successivamente, dai manga. Appare quindi inevitabile che gli editori indipendenti cerchino alternative di vario genere: giovani autori o artisti con esperienza in altri campi.

Canicola può contare su una lunga esperienza nella scoperta di talenti e nel proporre nuove sfide ad autori già esperti. Non stupisce che, in queste prime uscite, la collana intitolata a Dino Buzzati e rivolta ai più piccoli abbia saputo distinguersi e stupire. Distinguersi per qualità, varietà delle opere e, soprattutto, contenuti delle stesse. Io sono Mare è opera di Cristina Portolano, illustratrice e autrice di origini napoletane. Ha collaborato con numerose riviste e quotidiani (Einaudi EL, Linus, Internazionale, Il Sole 24 Ore e Lo Straniero) e ha pubblicato spesso con realtà indipendenti (Ernest, Delebile e Teiera). Inoltre è tra le autrici del best-seller Storie della buonanotte per bambine ribelli (Mondadori, 2016). Trovate il suo portfolio online, oltre a poter seguire il suo lavoro su Instagram. Io sono Mare è il “sequel” di Gioca con Mare, un albetto-gioco che suggerisco a tutti di recuperare e regalare.

L’opera racconta del viaggio onirico che una bambina vive in compagnia del suo animale domestico, il pesce pagliaccio Franky. Franky, un po’ cresciuto per la sua boccia di vetro, è desideroso di tornare a casa sua, tra le anemoni. La bimba lo accompagnerà in questa piccola odissea tra la fauna della barriera corallina. Nel corso del viaggio, però, sia la protagonista che Franky scopriranno che le convenzioni e le definizioni a cui la società ci abitua sono semplici etichette. Le trasformazioni che possiamo affrontare nel corso della vita siano molto più affascinanti e travolgenti di quanto si possa pensare.

Il cambiamento è una delle principali questioni della storia e, nello zeitgeist nel quale viviamo, sembra che la maggioranza degli adulti (ivi compreso l’autore di quest’analisi) abbia una visione negativa del futuro. La fine di un periodo di apparente tranquillità e pace sociale nei paesi del G8 si è dissolta, già nei primi anni del 2000, in un presente sempre più paranoico e ossessivo. I desideri di controllo e sicurezza si sono estesi a qualsiasi ambito del quotidiano, tra cui i cambiamenti che l’essere umano prova nel corso della propria vita e nelle scelte (soprattutto sessuali) che egli compie.

Io sono Mare è una storia di trasformazioni e cambiamento. Non importa se questi siano determinati da cause biologiche, scelte individuali o siano solo evocate attraverso delle. L’importante è riconoscere quegli indizi che mostrano che siamo di fronte a una di esse: timore e paura, dolore ed emozioni parzialmente inspiegabili. Ma l’opera fa di più: per affrontare il cambiamento non basta superare queste emozioni. Bisogna anche avvicinarsi all’altro e capire come collaborare, convivere, cospirare.

Solo così è possibile costruire un presente migliore e, dopo l’avventura, godersi una giornata di sole e mare. Un albo per bambini e bambine, che farebbero bene a leggere anche gli adulti. Il che, credo, sia il segreto della migliore letteratura per giovani.

Io sono Mare, di Cristina Portolano
collana Dino Buzzati, Canicola
Bologna 2018