matt haig

La condizione più angosciante non è quella che sopravviene quando si è perso tutto ciò che si amava e dava un senso alla proprio esistenza, ma quando si è perso quasi tutto, perché in quel “quasi” si annida il terrore di venire privati del solo e ultimo bene che rende la vita ancora degna di essere vissuta. A queste condizioni, qualcosa che racchiude in sé, simultaneamente, terrore e speranza possiede anche il potere di sequestrare completamente ogni pensiero e azione di un essere umano.

È questa la situazione in cui versa Terence, il Mr Cave del titolo. Vedovo, orfano di madre, dopo la morte del figlio a separarlo dalla disperazione più nera e profonda resta solo Bryony, l’adorata figlia, gemella dello scomparso Reuben. E allora Bryony diventa per Cave molto più della sua unica fonte di affetto e calore umano, diventa la sua missione: la ragazza deve essere protetta da tutto e da tutti, dagli amici giudicati sbagliati, dalla musica troppo chiassosa, dai possibili fidanzati, dalle attività che costituiscono anche solo potenzialmente un vago pericolo, dall’instabilità connaturata all’adolescenza, in definitiva Bryony deve essere protetta dalla vita stessa. Terence Cave, nella sua infaticabile dedizione al benessere di Bryony, cerca di salvarle la vita impedendole di vivere, sottraendole ogni scelta e controllandola in ogni sua attività.

Naturalmente la ragazza farà in modo di divincolarsi dall’amorevole, ma soffocante morsa del padre per reclamare il suo potere decisionale e con esso il diritto all’errore.

Mi mentisti e io ti permisi di farlo, sapendo che se ti avessi detto che ero al corrente di tutto, in seguito avrei dovuto fare i conti con altri e più subdoli sotterfugi. Reuben era morto perché ero stato tenuto all’oscuro. Di te invece avrei saputo ogni cosa.

Chi conosce Matt Haig, soprattutto chi ha letto di lui attraverso le pagine di Players, fatica a ritrovare l’autore empatico, ironico, lo scrittore i cui libri sortiscono il paradossale effetto di sembrare un orecchio teso ad ascoltare chi legge. Ma questa apparente dissonanza tra le precedenti opere e l’attuale è dovuta a una mera questione cronologica. La Possessione di Mr Cave è un romanzo del 2008 arrivato però in Italia solo nel febbraio 2022 grazie alla traduzione E/O, l’ormai storica casa dell’autore inglese.

Ecco dunque che La Possessione di Mr Cave diventa quasi una macchina del tempo che ci fa viaggiare a ritroso, in un momento della vita in cui lo scrittore era ancora all’inizio del processo che lo avrebbe portato ad analizzare e accettare una salute mentale instabile bersagliata da attacchi di panico, depressione e pensieri autolesionisti. I libri successivi sono tutti portatori – in qualche misura e in dosi variabili – di speranza, conforto e (auto)ironia, elementi che nel libro del 2008 sono completamente assenti, al loro posto troviamo un avviluppante flusso di coscienza che ci avvolge come spire di un serpente.

matt haig la possessione di mr cave

Seguire Terence nei meandri della sua mente è un viaggio affascinante, ma opprimente. L’ossessivo desiderio di proteggere la figlia è comprensibile, ma proietta sul lettore un disagio simile a quello che si proverebbe di fronte al pedinamento di uno stalker, sensazione acuita dalla scelta di Haig di narrare attraverso la seconda persona singolare: Mr Cave imbastisce un ideale dialogo con Bryony in cui mette a nudo la sua anima e la sua psiche, ma l’effetto è quello di far sentire proprio noi che leggiamo i destinatari di quell’amore malato che gli impedisce di distinguere tra protezione e possesso. 

Lo stile, agile e musicale, è però già quello che ha reso Matt Haig riconoscibile negli ultimi anni e che consente anche a questo libro di scorrere in modo fluido catturando l’attenzione pagina dopo pagina, fino a farci realizzare che per un genitore, vedere la propria figlia crescere, equivale al subire una perdita. La Bryony adolescente è l’ennesimo membro della famiglia dalla quale Mr Cave dovrà separarsi, l’ennesimo lutto da elaborare, anche se non per seppellire una persona cara, ma per vederla aprirsi alla vita. Un processo che rientra nell’ordine naturale degli eventi, ma che per un uomo infettato dalle proprie paure diventa il viatico verso una paranoia via via sempre più accentuata.

la possessione di mr cave matt haig

La Possessione di Mr Cave è  pubblicato da E/O, la traduzione è a cura di Paola Novarese.



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Mara Ricci

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