Il nome è italianissimo, ma Paolo Bacigalupi è un autore statunitense, il cui romanzo di esordio, The Windup Girl è di quelli che lasciano il segno: non solo vinse il premio Hugo e il premio Nebula (come dire: i due riconoscimenti più importanti del mondo della fantascienza), ma fu persino citato da Time nella lista dei dieci migliori romanzi dell’anno. E non senza motivo: The Windup Girl è un’opera estremamente efficace nel descrivere i problemi cui possiamo andare incontro. È ambientato nella Thailandia del futuro, minacciata dal riscaldamento globale che fa salire il livello degli oceani e ultimo baluardo contro lo strapotere delle “compagnie caloriche”, le multinazionali della biotecnologia che per obbligare il pubblico a comprare i loro prodotti hanno diffuso malattie bioingegnerizzate che rendono insicuro ogni cibo naturale. La trama si destreggia con abilità tra quattro personaggi: Anderson Lake, finto industriale che in realtà cerca di rubare ai thailandesi le ultime sementi non ancora contaminate; Hock Seng, un suo disonesto dipendente cinese; Jaidee, un intransigente militare che si oppone all’inevitabile resa della Thailandia al mondo esterno; ed Emiko, una ragazza artificiale giapponese che rischia ogni giorno lo smantellamento, poiché in Thailandia la sua stessa esistenza è un reato. Le doti principali del romanzo sono l’ambientazione estremamente convincente, e il virtuosismo con cui riesce a intrecciare quattro trame complesse, mescolando intrighi politici e vicende personali senza mai perdere il filo.

Finalmente, dopo cinque anni, il romanzo è approdato in Italia, tradotto da Multiplayer.it col titolo di La Ragazza Meccanica. Per l’occasione, Bacigalupi è venuto per la prima volta in visita nel Paese dei suoi antenati. Dopo una presentazione milanese in cui ha sfoggiato un impeccabile look da nerd con maglietta bradburiana, abbiamo potuto rivolgergli qualche domanda.

Hai dimostrato un grande virtuosismo nel gestire contemporaneamente quattro trame con personaggi molto diversi tra loro. Usi un metodo particolare per costruire i tuoi romanzi?

Mentre lavoravo a La Ragazza Meccanica, pensavo alle quattro trame come a voci musicali, ognuna in movimento parallelamente alle altre col procedere della storia, in cui ogni nota toccava e influenzava le altre. L’immaginare che il confluire degli eventi seguisse queste voci mi ha aiutato a mantenere in testa tutte le loro complessità.

Bacigalupi

Nel leggere La Ragazza Meccanica mi sono chiesto come mai nel mondo che viene rappresentato non si faccia uso di energie alternative (il solare, l’eolico, le maree, il gradiente salino), e nemmeno delle tradizionali tecnologie di immagazzinamento dell’energia, come le batterie. È una scelta voluta? Il motivo è tecnologico o artistico?

Sì, è una scelta completamente voluta per motivi di efficacia letteraria, non vuole essere una previsione. Se avessi voluto fare una descrizione realistica del futuro avrei citato anche altre fonti di energia alternativa. Ma ero interessato a rappresentare l’equivalenza tra cibo ed energia, quindi ho dipinto un mondo claustrofobico in cui ogni forma di energia proviene in ultima istanza dalle grandi compagnie che forniscono le calorie. Il cibo si trasforma in energia muscolare, che viene conservata attraverso molle ad alta tecnologia. Tutto quello che una persona può voler fare nella vita dipende perciò da compagnie multinazionali come la AgriGen. Però c’è un’altra fonte di energia che cito nel romanzo: il carbone. Ce l’ho lasciato, perché rappresenta una decisione energetica facile e a basso costo ma sbagliata, con tutto quello che comporta in termini di inquinamento e produzione di anidride carbonica. È il carbone che fa funzionare le pompe che tengono asciutta la città, e persino i carri armati che si vedono alla fine.

L’UE è molto cauta rispetto agli OGM, e in gran parte del suo territorio è proibito coltivarli. Ritieni questa posizione ragionevole o irrealistica? Cosa pensi andrebbe fatto per evitare risultati catastrofici come quelli descritti nel tuo romanzo?

Credo sia necessaria una migliore comprensione scientifica degli OGM, e una forte struttura regolatrice. Penso anche che quando parliamo di ingegneria genetica ci sia bisogno di una comprensione di tipo sfumato, non ci si può limitare a dire che tutte le caratteristiche X si possono usare liberamente (e nemmeno che non si possono usare). Negli USA Monsanto ha creato la soia Roundup Ready, che finora sembra essersi dimostrata, se non desiderabile, perlomeno lontana dall’essere un incubo. Tuttavia, quando la stessa caratteristica è stata introdotta in una specie di erba destinata ai campi di golf, quello che è venuto fuori è stata una supererbaccia immune anche ai migliori diserbanti disponibili. Per me questo dimostra che dobbiamo avere una conoscenza significativamente migliore di quelle che potrebbero essere le conseguenze indesiderate, e che probabilmente la cosa più prudente da fare è bandire gli OGM finché non comprenderemo esattamente con cosa abbiamo a che fare, e la varietà di rischi che ci attende.

La Ragazza Meccanica

Con le auto senza guidatore, gli assistenti robotici per le persone anziane e I robot militari ci stiamo avvicinando al momento in cui daremo alle intelligenze artificiali responsabilità che avranno conseguenze sulle vite delle persone. Pensi che la fantascienza potrà farci da guida per questo tipo di situazioni?

Penso che la fantascienza faccia un buon lavoro nel fornirci schemi di pensiero, generare uno scambio di idee e indicare i possibili trabocchetti. Sfortunatamente, per influenzare questo tipo di dibattito, la fantascienza avrebbe bisogno di un bacino di lettori più ampio.

Questa è stata la tua prima visita in Italia? Dato che i tuoi viaggi in Asia ci hanno dato La Ragazza Meccanica, non posso evitare di chiedermi se visitare la patria dei tuoi antenati ti abbia ispirato in qualche modo.

Sì, è stata la mia prima visita. Mi è piaciuta moltissimo. Ed è interessante notare che durante la mia permanenza mi sono successe alcune cose che potrebbero aiutarmi con le mie prossime storie. Vorrei solo aver potuto rimanere più a lungo.

A cosa stai lavorando ora? Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo prossimo romanzo?

Il mio prossimo romanzo si intitolerà The Water Knife, sarà sul cambiamento climatico e sulla penuria d’acqua, e si concentrerà su una Guerra dell’acqua tra Phoenix e Las Vegas, che lottano per dividersi il flusso sempre più scarso del fiume Colorado. Sono interessato a ciò che accade quando le persone tralasciano di pianificare in vista di un futuro inevitabile, e cercano di fingere che il cambiamento climatico non esista. Sfortunatamente questo è un problema attualissimo negli USA, perciò mi è sembrato necessario esplorare questo argomento.



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Marco Passarello

Ingegnere non praticante, lettore (e occasionalmente scrittore) di fantascienza, noto anche con lo pseudonimo di Vanamonde (rubato ad Arthur C. Clarke). Per vivere esercita la dubbia professione del giornalista. Scrive su Nova 24, Pagina 99 e varie testate di settore, Ha fatto parte delle redazioni di Computer Idea e Computer Bild. Blog: (vanamonde.net/blog).

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