Nella prima parte di questo speciale, ho cercato di introdurre alcuni dei rischi che il backer Kickstarter si trova a dover accettare nel momento in cui decide di mettere giù i soldi per un pledge. In questa seconda parte (e nella prossima) continuerò la panoramica dei progetti che ho finanziato, e di come sono andati a finire (nota a margine, dopo aver iniziato lo speciale ho supportato altre campagne, quindi la lista si allunga…), mentre nell’ultima parte cercherò di tirare le conclusioni. Oggi ci spostiamo prepotentemente in area videogiochi/giochi da tavolo/giochi di ruolo, tre tipi di progetto che hanno visto una sorta di “rinascita” proprio grazie a Kickstarter e che mi hanno peraltro spinto a riaccendere la passione con un nuovo progetto volto proprio alla produzione di giochi tabletop (@theworldanvil su Twitter, seguiteci!). Nella community dedicata ai boardgame e ai giochi di ruolo da tavolo, è in corso un acceso dibattito sull’opportunità o meno di utilizzare Kickstarter per finanziare le nuove uscite. Come sempre ci sono pro e contro: potete leggere ed ascoltare alcuni opinioni in merito QUA e QUA.

Continuiamo con la panoramica.

Duelyst


Duelyst è un gioco strategico che si è proposto come alternativa a Scrolls, con uno stile grafico orientato alla pixel art e un character design fantastico. Importante selling point al momento della presentazione della campagna è stata la promessa di NON affidarsi a meccanismi free-to-play, e di fornire un gioco completo dove l’unico modo per sbloccare carte e unità aggiuntive sarebbe stato giocare.

Come è andata a finire: Ho finanziato Duelyst a Marzo 2014 con $15, che mi hanno garantito accesso ad una copia del gioco. La data di consegna prevista, Dicembre 2014, è stata sforata anche a causa del grande successo della campagna, finanziata al 202%. Questo ha comportato l’aggiunta di molte più unità, con conseguenti problemi di bilanciamento e ritardi nella creazione degli asset. Il gioco, in compenso, è adesso molto più massiccio. Ad ogni modo, già da alcuni mesi è possibile partecipare alla pre-Alpha del gioco, già più che funzionale. In un controverso aggiornamento, a Febbraio 2015 Counterplay Games ha annunciato di voler cambiare il business model in free-to-play. Sebbene la mossa abbia perfettamente senso da un punto di vista di business, avvicinando Duelyst a Scrolls e Heartstone, la notizia ha suscitato le (giuste?) ire dei backers, che avevano finanziato un progetto espressamente NON free-to-play. Counterplay Games ha comunque offerto un rimborso ai fan delusi. Di tutti quelli che si sono lamentati stimo che un massimo di 10-20% backers se ne sia effettivamente avvalso. Ad oggi, il gioco sembra ancora estremamente promettente, e tutti backers residui sono stati ricompensati con un certo quantitativo di carte sbloccate in partenza. Detto questo, Counterplay Games avrebbe sicuramente fatto meglio a riflettere sul proprio business model prima di partire.

Il nostro Andrea Chirichelli ne ha parlato meglio QUI.

Demigods Rising


Demigods Rising, un boardgame strategico con miniature spettacolari ispirato a DOTA2, era già stato messo su Kickstarter a Marzo 2014, ma la campagna era mal impostata ed è stata cancellata prima della chiusura. Riproposto a Luglio, Demigods Rising ha marciato trionfalmente verso il 439% del goal, con somma gioia dei backer che grazie agli stretch goals si sono visti aumentare a dismisura il numero di carte e miniature contenute nella confezione.

Come è andata a finire: Ho finanziato Demigods Rising con $100 ad Agosto 2015, cifra che mi dà diritto alla versione Kickstarter della scatola di gioco e all’Artbook. Il rilascio del gioco è previsto per Luglio 2015, e i sondaggi sugli indirizzi di spedizione e la conferma degli item ordinati sono già stati spediti mesi fa. Il team posta updates abbastanza regolari, anche se si intuisce che ci sono stati dei piccoli intoppi con alcuni modelli di miniature, e che certi elementi di gioco sono cambiati drasticamente (ad esempio, le carte sono state ridisegnate). Al momento non sono previsti ritardi, ma non mi stupirei di ricevere il gioco verso Settembre.

The Sun Also Rises

The Sun Also Rises è un videogioco che si propone di raccontare la guerra al terrorismo dalla parte degli altri: dei feriti, dei medici, degli analisti militari. Mi sembrava una premessa interessante e credo ci sia un disperato bisogni di giochi sulla guerra invece che di guerra. Nello stesso filone, ultimamente è uscito This War of Mine, che non ho giocato ma pare ottimo.

Come è andata a finire: Finanziato in extremis, The Sun Also Rises è uno di quei progetti su cui ho investito a perdere, nel senso che non sono convinto vedrà mai la luce. Con un goal di $15 000, è difficile immaginare che i fondi bastino per coprire tutti i costi di sviluppo, che sono sicuramente almeno il triplo-quadruplo di quanto incassato. Ci ho speso $20, che dovrebbero darmi diritto ad una copia del gioco ad Ottobre 2015. Non ci spero, ma sarebbe bello. Il team non ha rilasciato alcun update nel 2015.

Pathologic

Il mio progetto preferito del 2014 è Pathologic, già menzionato nella prima parte, in quanto secondo progetto Kickstarter degli stessi Ice-Pick Lodge che ci hanno proposto Knock Knock. Pathologic, primo titolo della compagnia, è stato inizialmente rilasciato nel 2006, ed era una pena da giocare. Quello che lo rendeva interessante erano però trama e personaggi, talmente fuori di testa che dopo la lettura di una famosa serie di speciali scritti da Rock Paper Shotgun (consigliatissimi, li trovate QUI, QUI e QUI) mi sono sentito in obbligo di recuperarlo. Posso confermare che fosse ingiocabile, ma anche di non aver mai visto un videogioco con una tale atmosfera e un gameplay così perverso. Questa campagna di ripropone di rifare Pathologic da capo, mantenendo ed espandendo quello che c’era di positivo.

Come è andata a finire: nell’Ottobre 2014 per Pathologic ho messo giù la bellezza di $125, che mi danno diritto ad una copia del gioco per una piattaforma a mia scelta, un gioco da tavolo ispirato al videogioco e un libro di racconti che svela i retroscena di quello che accade nella misteriosa città “protagonista” del gioco. Il gioco da tavolo è previsto per il Q3 2015, mentre Pathologic per Novembre 2016… un tempo più che sufficiente per non scazzarlo di nuovo. Il team di sviluppo manda all’incirca un (lunghissimo) update al mese, sotto forma di dialogo teatrale. Essendo russi, non mi aspettavo niente di normale in ogni caso.

d20 Unlimited Virtual Tabletop


Vivendo all’estero, per anni ho dovuto mettere da parte la mia passione per i giochi di ruolo tradizionali  poichè trovare un gruppo con cui giocare in loco – più che altro per questioni linguistiche – non si è rivelato semplicissimo. Sebbene nel frattempo abbia ovviato unendomi ad una associazione presente sul territorio, quella di giocare con il mio “gruppo storico” è sempre stata una fissa. Per vari motivi, organizzare su Skype non è mai stato possibile, quindi quando ho visto d20 Unlimited Virtual Tabletop ho deciso di finanziarlo. In attesa del rilascio sto usando roll20, che è gratuito e funziona bene, ma pare meno flessibile di quanto promesso da d20: in teoria, una piattaforma capace di emulare qualsiasi gioco di ruolo o gioco da tavolo online. In pratica… vedremo.

Come è andata a finire: a Settembre 2014 ho versato un obolo di $25 per una licenza di d20 Unlimited Virtual Tabletop che include anche due licenze per i giocatori. Nel frattempo è stato possibile provare la versione precedente del prodotto (d20 Pro), che però essendo molto limitata non ho approfondito più di tanto. Il team sta rilasciando aggiornamenti periodici e i progressi sembrano promettenti, ma la consegna è prevista per Marzo e a questo punto non la ritengo probabile, visto che l’ordine di accesso sarà Developers > Backers sopra i $50 > Tutti gli altri, e gli unici a cui è concesso entrare a giorni sono i Developers.

Kingdown


Kingdown è un gioco da tavolo cartoonesco basato sugli scacchi, che però introduce nuove regole, unità e permette fino a quattro giocatori di scontrarsi contemporaneamente. L’ho supportato in quanto incuriosito dalle similarità con il gioco a cui sto lavorando, A Battle of Dwarves. Motivi di studio, diciamo.

Come è andata a finire: A Settembre 2014 ho pagato $63 per una copia Early Bird di Kingdown, che include anche tutti gli stretch goal. La consegna originale era prevista per questo mese. Un update datato 5 Marzo 2015 mi ha però informato che a causa del capodanno cinese (buona parte dei materiali della maggioranza dei boardgame sono assemblati in Cina), ci saranno ritardi nelle consegne. La nuova data è Giugno 2015. Come contentino, Saar Shai, creatore del gioco, ha aggiunto alle scatole 4 nuove carte e 4 tappetini, uno per ogni giocatore. Poteva andare peggio.

[La lista continua nel prossimo episodio…]



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Tommaso De Benetti

Guadagnatosi di recente il sarcastico soprannome di "Caro Leader", Tommaso vive e lavora ad Helsinki. Come è facile intuire, per circa 10 mesi all'anno vive sepolto nella neve, circondato da donne bellissime. Tutto il tempo che gli rimane lo passa ad abbaiare ordini e a prendersi cura di vari progetti, fra cui Players, RingCast e icolleghi.tumblr.com.

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