Basta ricordare lo stato della televisione italiana negli anni ’90. RAI e Mediaset, da una parte e dall’altra, avevano stretto un’alleanza basata sulla banalità, sul puntare sul passato. A parte qualche caso speciale (gli spettacoli della Gialappa’s Band, qualche serie TV importata) entrambi i canali si erano adagiati su una programmazione debole, possibile solo grazie ad una situazione di sostanziale non competizione garantita dal duopolio. La TV su satellite faceva i suoi primi passi, ma era roba per pochi: tra i canali che offriva, per i tempi una scelta enorme, era possibile vedere anche MTV Europe, che dalla fine degli anni ’80 portava il format della TV musicale statunitense in giro per l’Europa. Un po’ come Giochi senza frontiere, era uno dei primi esperimenti di una programmazione pensata per dare il senso di un continente unito. I VJ di MTV venivano da vari paesi dell’Unione, tra quali l’Italia. Vedere ragazzi nostrani circondati da coetanei di altri paesi parlare inglese e conversare con star internazionali ai tempi era qualcosa di futuristico, quasi impensabile. Enrico Silvestrin è un pioniere.

Poi nel 1997 MTV Italia comincia a fare i primi passi, e passa dal satellite al chiaro, introduce un minimo di scelta tra i primi dieci pulsanti dei telecomandi italiani. Inizialmente con un mix tra la programmazione europea e quella di progetti pensati direttamente per l’Italia, anche se ancora registrati a Londra; e progressivamente fino a spostare la produzione dell’intero canale in Italia. Sotto la direzione di Antonio Campo Dall’Orto, il canale diventa forse il principale (l’unico, forse) polo culturale italiano nella televisione degli anni ’90. Se Mediaset e RAI continuavano ad essere guidate da anziani, e programmavano soprattutto programmi pensati per anziani, MTV era un’oasi di esperimenti e una vetrina di facce fresche e molto talentuose. Andrea Pezzi; Vittoria Cabello; Camila Raznovich; Gip; Luca e Paolo; Mao, Valeria Bilello, e molti altri nomi che hanno definito la televisione italiana degli ultimi vent’anni hanno iniziato la loro carriera su MTV Italia, o in altri casi hanno avuto lì la possibilità di produrre alcuni dei loro migliori lavori, e mettere su robe come un’intervista ai Bluvertigo dove, con l’ispirazione di Enrico Ghezzi, l’intera puntata è andata in onda con audio fuori sincrono.

Tra il 97 e il 2004 MTV italia è stata un’isola di qualità con pochissimi eguali nel nostro paese; la programmazione alternava contenuti prodotti in loco (come Kitchen, MTV Mad, Tokusho), serie animate americane e giapponesi (Daria, Underground, South Park, Beavis and Butthead, Evangelion, Cowboy Bebop), molti video musicali in un periodo in cui i video musicali contavano molto (e in cui lavoravano talenti come Michel Gondry, Spike Jonze, Jonas Aukermann), e programmi originali prodotti dall’emittente negli USA o in UK, come Jackass e Real World. MTV ha prodotto Loveline, il primo programma nella storia della televisione italiana a parlare di sessualità in maniera aperta e scientifica. MTV era anche forse l’unico canale italiano dove era possibile guardare programmi in lingua originale, sottotitolati (per quanto ad un certo punto fossero rari), prima che il doppio audio si diffondesse sul serio.

Oggi MTV Italia si chiama MTV8. Da anni ha cominciato a cambiare identità, in anni di crisi più o meno pesante; si è diviso in vari canali separati tra loro, e come nel resto del mondo ha cominciato a dare sempre meno importanza ai contenuti legati alla musica, e sempre più spazio a reality show e repliche, anche film. È stato da poco annunciato che il canale subirà un altro cambiamento molto forte. Da qualche punto di vista è la fine di un’era, ma l’era di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo era finita da tempo. Ma vale la pena di ricordare che MTV Italia è stata davvero speciale nel nostro paese, che già negli anni ’90 era pensato per e da vecchi in primo luogo, un paese poco aperto al resto del mondo. MTV Italia ha dato voce ad una fascia della popolazione che a malapena avrebbe avuto modo di esprimersi senza quella finestra. Ha rivoluzionato il paese: che molti tra coloro che hanno vissuto quella rivoluzione abbiano poi lasciato l’Italia, poi, è un’altra questione.



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , ,
Emilio Bellu

Scrittore, cineasta, giornalista, fotografo, musicista e organizzatore di cose. In pratica è come Prince, solo leggermente più alto e sardo. Al momento è di base a Praga, Repubblica Ceca, tra le altre cose perché gli piace l'Europa.

Similar Posts
Latest Posts from Players

1 Comment

  1. attacco di “nostalgia canalis”, come direbbero sull’ Antro Atomico…i pomeriggi con TRL mentre studiavo (ehm), l’anime night il martedì sera come personale messa pagana settimanale (con doppiaggi che ridicolizzavano quelli coevi di mediaset), i video che passavano soprattutto su MTV brand new, le prime stagioni di South Park…

Comments are closed.