una vita da ricostruire

Ogni guerra lascia sul campo di battaglia vinti e vincitori, e la ricostruzione riguarda tanto i primi quanto i secondi, nonostante le condizioni dalle quali ripartire poggino, naturalmente, su basi diverse e non tutti i vinti siano uguali tra loro. Una Vita da Ricostruire narra la storia della famiglia berlinese dei Thalheim nel secondo dopo guerra. Nel 1945 gli alleati hanno vinto, i sovietici occupano parte della Germania, e i Thalheim condividono il destino dei tanti tedeschi che, pur non avendo appoggiato Hitler, sono a tutti gli effetti prigionieri di guerra e trattati come tali. La loro casa è occupata da truppe russe, il capofamiglia, costretto ad arruolarsi, è tenuto prigioniero chissà dove, le tre figlie e la seconda moglie vivono di stenti relegate nello scantinato, il figlio è disperso.

A tenere su lo spirito delle tre sorelle è il carattere indomito e un sentimento di speranza e riscatto che le ha portate a salvare – con la stessa cura con la quale hanno nascosto i gioielli di famiglia – macchina da cucire, forbici e cartamodelli, perché la ricchezza della loro famiglia proviene dalla moda: i magazzini Thalheim, prima della guerra, rappresentavano per la città, e non solo, un punto di riferimento in fatto di eleganza e utilizzo di tessuti pregiati. 

una vita da ricostruire

Brigitte Riebe declina al femminile l’esperienza della ricostruzione. Sono le donne a fornire la manovalanza per la rimozione delle macerie, ma allo stesso tempo sono sempre le donne ad accendersi all’idea di riacquistare un barlume di normalità con la prospettiva di tornare a vestirsi non di stracci, ma di abiti propriamente detti. È Rike, con l’aiuto delle sorelle e della talentuosa amica, a escogitare il modo di tornare in possesso di quello che resta della fortunata attività costruita dal padre, ed è sempre lei a dimostrare di avere la visione, il gusto e la capacità per riappropriarsi di quel futuro che la guerra ha sottratto a tutti loro.

Riebe riesce così a incastonare nel desolante scenario del dopoguerra una vicenda che ruota intorno a qualcosa di apparentemente frivolo come la moda e lo fa pennellando la storia con sfumature da romanzo rosa e attingendo a meccanismi narrativi che spesso ritroviamo nelle soap opera. La saga famigliare è infatti costellata di segreti e misteri che attraversano almeno due generazioni e che presumibilmente verranno svelati nei prossimi romanzi. Una Vita da Ricostruire è infatti il primo di una trilogia dedicata alle alle sorelle del Ku’damm (la rinomata via della moda di Berlino), ed è prevalentemente incentrato sulla primogenita, una giovane donna dotata di spirito imprenditoriale e acume per gli affari.

Le due sorelle avranno spazio nei prossimi romanzi che ci faranno conoscere meglio Silvie, bellissima e istintiva, e la piccola Flori che crescendo diventerà l’anticonformista di casa. Le tre sorelle incarnano tre idee di femminilità che si formano e si scontrano sia nel quotidiano, che nelle sfide di enorme portata che la Storia pone dinnanzi a loro. In questo senso, Una Vita da Ricostruire è anche un romanzo di formazione che racconta il passaggio all’età adulta che avviene anche attraverso passioni, amori e quelle malcelate gelosie che spesso fanno parte del rapporto tra sorelle. 

Il romanzo, pur essendo il primo di una trilogia, può essere tranquillamente inteso come autoconclusivo. Per sapere se la storia fa per voi, potete quindi leggere il primo volume senza il timore di ritrovarvi alla fine con una storia che risulti incompiuta.

 



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , ,
Mara Ricci

Serie tv, Joss Whedon, Jane Austen, Sherlock Holmes, Carl Sagan, BBC: unite i puntini e avrete la mia bio. Autore e redattore per Serialmente, per tenermi in esercizio ho dedicato un blog a The Good Wife.

Similar Posts
Latest Posts from Players