Numeri 1 è la rubrica che testa le prime uscite di fumetti e manga con serialità di medio lungo corso: li testiamo per voi, ve li raccontiamo e vi aiutiamo a capire se tentare o meno l’acquisto. Questa settimana parliamo di Chocolatier – Cioccolata per un cuore spezzato

La trama

Sota è quello che gergalmente si potrebbe definire un sottone. Alle superiori s’innamora di Saeko, una compagna di scuola più grande e molto popolare tra i ragazzi. Arriva persino a diventare amico e lacchè dei fidanzati di turno di lei pur di trascorrere qualche momento con Saeko e avere una minima chance di conquistarla.

Finita la scuola, arriva l’occasione d’oro di Sota: Saeko si ritrova senza ragazzo poco prima di Natale e accetta di mettersi con lui. L’idillio rimane platonico e dura poco: già a San Valentino lei gli annuncia che si è rimessa col suo ragazzo da un pezzo. Sota è disposto anche a diventare il suo amante, ma lei lo respinge con fermezza.

Il tempo trascorso a dare una mano nella pasticceria del padre e la passione viscerale per il cioccolato nutrita dall’amata lo spingono a intraprendere d’impulso un viaggio verso la Francia, preludio a un ritorno in grande stile in Giappone. Chocolatier segue l’apertura e l’attività della cioccolateria gestita da Sota insieme all’amico francese, l’affascinante otaku Olivier e alla collaboratrice del padre Kaoruko.

L’autrice

Chocolatier è il ritorno con un inedito di Setona Mizushiro in Italia dopo anni di latitanza, attenuati solo dalla ristampa dello strepitoso Il gioco del gatto e del topo da parte di J-Pop, che pubblica anche questa serie.

A inizio millennio, con l’aumento della popolarità della mangaka in patria, erano sbarcati vari titoli dell’autrice in Italia. Ronin aveva pubblicato le serie brevi o monovolume S e Black Rose Alice (interrotto), Flashbook l’apocalittico e angosciante X-Days, Star Comics la serie mystery più emblematica e complessa dell’autrice: After School Nightmare.

Chocolatier è un titolo molto differente da quelle che già conosciamo di Mizushiro, per genere ma soprattutto per toni. Abbiamo imparato a conoscere (talvolta a temere) le sue atmosfere misteriose, a volte venate di gotico, la sua capacità di immergere i protagonisti in realtà all’apparenza banali ma dai contorni sfumati che più si fanno definiti e più diventano sinistri. Protagonisti che sanno essere complessi, distruttivi e presto o tardi, apertamente sgradevoli.

Nella postfazione del primo volume Setona Mizushiro spiega che caratterialmente tende ad appassionarsi molto a qualcosa, ma a stancarsene in fretta, abbandonando all’improvviso hobby o interessi. Non il cioccolato, che ama e a sempre amato. Forse questo spiega anche la grande varietà di generi e storie che ha affrontato.

Il manga

Chocolatier – Cioccolata per un cuore spezzato è stato anche un successo di critica e pubblico in Giappone. Il manga ha vinto il Premio Kodansha per i manga come shōjo nel 2012, è stato nominato al Tezuka Osamu Cultural Prize e ha raggiunto nove volumi di serializzazione.

La recensione

Serializzato su Flowers a partire dal 2008, Chocolatier è uno josei che guarda al pubblico femminile adulto come target d’elezione. Il tono è quello della commedia sentimentale con un lato gourmet sofisticato, che emerge quando Sota, Oliver e Kaoruko si concentrano sui dolci da realizzare e sulla gestione economica e mediatica della pasticceria.

Il torno è lieve, l’approccio persino spensierato. Se non fosse per il tratto pulito, stiloso e attento al design che è immediatamente riconducibile alla sua autrice, sarebbe difficile riconoscerle la maternità della storia. Quando la storia prende il volo però, in certe asperità del carattere apparentemente mite di Sota, in certe riflessioni sulla natura del suo amore per Saeko fortemente idealizzato e scollegato dalla realtà ma capace di svolte molto ciniche, allora sì che comincia a emergere ciò che rende Setona Mizushiro un acquisto a scatola chiusa, almeno per la sottoscritta.

Non è un avvio stellare e anzi, alcuni personaggi faticano un po’ ad uscire dallo stereotipo in cui li posiziona Setona Mizushiro, anche se più che una mossa definitiva sembra uno stare in panchina prima di entrare in campo.

È una lettura gradevole ma che si sviluppa lentamente. Considerando il successo di critica ottenuto in patria è probabile che dopo questo volume d’impalcatura per la trama la storia cominci a ingranare con svolte e situazioni meno convenzionali, che qua e là già fanno capolino qui.

Comprare, provare o saltare?

Non consiglierei di cominciare da qui per scoprire questa autrice anzi: per ora il pubblico ideale per Chocolatier è più quello attratto dalle atmosfere dolci e carezzevoli della storia romantica con toni comici, più che quello già abituato alle svolte spiazzanti e all’introspezione psicologica così spietata da sfociare nel ripugnante che è propria di quest’autrice. Ci sono però molti che soffrono l’approccio pessimista – talvolta apocalittico – dell’autrice, lettori che Chocolatier accoglie con una storia decisamente più positiva.

Personalmente baratterei molte delle pene di Sota per Saeko in cambio di capitoli dedicati alla gestione della cioccolateria dal punto di vista di un giovanissimo che ne é chef, proprietario, manager e volto pubblico.

Certo con la penuria di titoli shoujo/josei con queste atmosfere e queste tematiche in pubblicazione in Italia (specie se di questa qualità), questo ritorno di Setona Mizushiro è davvero quasi un lusso insperato.

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ChocolatierL’editore ci ha fornito una copia del volume in cambio di un’onesta recensione, quella che avete appena letto. 



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