Usciamo dai corridoi di The West Wing per esplorare una scuola superiore dell’inizio anni ’80, in Freaks and Geeks.
Ultimamente un meme sta spopolando nella rete: una serie di immagini che descrive diversi mestieri, personalità o situazioni e confronta il modo in cui sono percepiti da chi li fa, da chi li vede dall’esterno, dai genitori del soggetto, dalla società e dai clienti/consumatori… (qui una serie di esempi). Questo gioco è particolarmente efficace con i nostri ricordi della scuola superiore. È un periodo quasi mitico, per molti il più importante in assoluto. La televisione idealizza quel periodo, lo ripensa, lo trasforma, lo deforma in modo da renderlo patinato e sensuale, torbido o pericoloso, o del tutto fantastico come nel tanto discusso Twilight. È molto difficile rappresentarlo in maniera precisa, quasi clinica, e costruire una narrativa interessante e appassionante. Freaks and Geeks è una delle pochissime serie ad averlo fatto bene. Ha cambiato il cinema e la televisione nonostante non sia vista quasi da nessuno, come il primo disco dei Velvet Underground in versione serie televisiva.
La serie, andata in onda negli USA nel 1999, segue Linsday e suo fratello Sam nella loro vita da studenti, nell’anno scolastico 1980-1981. Lindsay è al liceo è la prima della classe, sempre in mezzo ai libri, e non è contenta. Nel primo episodio della serie entra in contatto con un gruppo di ragazzi poco raccomandabili, gente che passa le giornate a fumare erba e parlare musica, spesso senza neanche entrare in classe. Conoscere Daniel, Ken, Nick e Kim cambia completamente la vita di Lindsay, per la prima volta alla ricerca di un’identità che non sia legata alla sua famiglia. Sam, invece, è alle medie ed è un nerd micidiale che passa tutto il tempo con due amici molto simili a lui, serate incentrate sui primi videogiochi, disquisizioni su Star Wars e su tutto quello che passa in televisione. Ma le ragazze cominciano a diventare interessanti, e la voglia di farsi notare e crescere porta Sam e i suoi amici a cercare di andare oltre le loro passioni infantili. E a coprirsi spesso di ridicolo.
Se nella maggior parte delle serie ambientate nelle scuole tutti gli studenti sembrano dei modelli dieci anni più anziani dei personaggi che interpretano, Freaks and Geeks è straordinariamente autentica. I ragazzi e le ragazze vestono normali, e non hanno nulla di particolarmente seducente nel loro modo di comportarsi. Nonostante la serie stessa giochi sul modo in cui loro stessi si catalogano (i freaks che perdono a tempo a stonarsi e a ascoltare musica, i geeks immersi in un mondo di televisione e fumetti), tutti i personaggi della serie rivelano aspetti della loro personalità che li rende un momento eroici, quello dopo miserabili, e spesso semplicemente confusi. Ogni episodio segue una serie di storie che si intrecciano tra loro, esplorando uno o più temi specifici, e dando forma ad una narrativa che copre l’arco dell’intera serie, dove vediamo tutti i protagonisti cambiare e avvicinarsi o allontanarsi l’uno dall’altro. La serie si occupa quasi sempre di argomenti molto seri, ma con uno sguardo molto lucido, attento a cogliere gli aspetti più paradossali, divertenti e veri di ogni situazione. Non è facile conciliare intelligenza e sincerità: l’equilibrio tra dramma e commedia raggiunto da questa serie è unico.
Se in altre serie “liceali” la prospettiva degli studenti è centrale e dominante, in questo caso tutti gli altri protagonisti della vita scolastica, dai genitori agli insegnanti, hanno la stessa importanza. La famiglia di Sam e e Lindsay fa fatica ad accettare il modo in cui della società in cui vivono cambia, e soprattutto la trasformazione dei loro figli. I ragazzi sono circondati da divorzi, tradimenti e confusione in un momento storico dove i loro genitori baby boomer non sono in grado di spiegare loro un mondo più complesso di quello in cui sono cresciuti. In questa serie non ci sono buoni o cattivi, c’è gente che fa un sacco di errori e ogni tanto azzecca qualcosa di buono, cresce, connette con qualcun altro o rovina rapporti decennali. Se la serie ha un messaggio, è che non si smette mai di crescere. E vedere i giovani studenti protagonisti della serie capire lentamente che i loro genitori sono fragili quanto loro è struggente e catartico.
La serie, prodotta da Judd Apatow e Paul Feig, ai tempi nomi relativamente poco conosciuti, si è distinta dal altre opere del genere per la sua durata (un’ora, molto inusuale per una commedia) e per essere ambientata in un periodo storico vent’anni precedente dalla sua messa in onda. Nonostante il successo di That 70’s Show, ambientare una serie nel passato è sempre una scommessa: quanti adolescenti vogliono vedere un ritratto disincantato e preciso della vita dei loro fratelli maggiori? A quanto pare pochi, visto che la serie è stata cancellata dopo una singola stagione. Ma nonostante questo, è rimasta nella storia della televisione ed è ancora oggi citata tra i migliori esempi di commedia televisiva, al pari di Arrested Development e Seinfeld. Nonostante esistano solo diciotto episodi della serie, Feig e Apatow sono riusciti a chiudere le storie dei loro personaggi in maniera molto pulita. Freaks and Geeks funziona perfettamente, dall’inizio alla fine, come un romanzo di formazione a puntate.
Praticamente tutti i protagonisti della serie, dai produttori agli attori James Franco, Seth Roegen e Jason Segel, sono oggi le star più grosse della commedia americana. E in Freaks and Geeks c’è tutto quello che li ha portati al successo. Assoluta sincerità unita ad un senso della comicità straordinario. E un’attenzione enorme ai difetti che rendono la gente speciale.
CONSIGLI DI VISIONE
Originale o doppiata?
Freaks and Geeks non è mai stata trasmesso in Italia, per cui non esiste una versione doppiata. Recuperare la serie in DVD non è difficile, il confanetto statunitense si trova online, e i sottotitoli in italiano sono disponibili su Italian Subs.
Se vi è piaciuta questa serie, guardate:
Undeclared, la seconda serie prodotta da Apatow (senza Feig) è molto buona. Non ha avuto lo stesso successo di critica di Freaks and Geeks, e non è restata in onda per molto, ma è ancora godibile. Se volete più storie raccontate con questo stile, dalla TV si passa al cinema: Apatow ha prodotto alcune delle commedie di maggior successo degli ultimi dieci anni: da 40 Years old Virgin a Knocked Up, passando per Forgetting Sarah Marshall, Superbad e Walk Hard. Bridesmaids, il suo ultimo successo, è stato diretto da Feig.
L’eredità della serie:
Freaks and Geeks ha ispirato molti altri autori con il suo modo di mischiare commedia e dramma. È difficile trovare una serie che abbia davvero deciso di continuare l’eredità della serie di Apatow e Feig, ma guardando Veronica Mars, Scrubs, Party Down, Reaper (ma anche alcune parti della versione americana di The Office, prodotta per una stagione da Feig) è difficile non vedere come la voglia di mischiare il serio e il faceto sia maturata grazie a Freaks and Geeks.
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