Per quanto riguarda gli sparatutto bidimensionali, invece, è impossibile non citare la saga bullet hell Touhou Project per l’importanza storico-culturale che ha all’interno della scena. E’ infatti uno dei titoli doujin che è stato più abile a crearsi un proprio pubblico, con i fan che partecipano attivamente all’espansione del franchise realizzando una quantità enorme di opere audiovisive e pubblicazioni basate su esso.

Meno numerosi, per ovvie limitazioni tecniche, sono gli sparattutto tridimensionali. Homura Combat, per citarne uno recente, è essenzialmente la versione indie di Earth Defence Force.

I picchiaduro bidimensionali sono un’altra tipologia di videogioco decisamente popolare nella scena doujin.

Ougon Musou Kyoku è particolarmente degno di nota per essere stato il primo esponente del genere in alta definizione. In Giappone è stato anche rilasciato sul mercato retail per Xbox 360, evento piuttosto raro per un titolo indie.

Nekketsu great collection è una versione estremamente ampliata dell’omonimo picchiaduro Technos del 1992, il primo ad essere giocabile due contro due, sebbene qui sia possibile anche fare match contro sette opponenti del computer.

I titoli d’azione bidimensionali doujin non mancano di certo.

Blood Over si distingue sia per la buona caratura tecnica che per l’adottare un sistema di combo che lo rende una sorta di ibrido tra uno sparatutto e un picchiaduro a scorrimento.

Iwanaga è un chiarissimo omaggio ai giochi Treasure, in particolare Sin and Punishment e Alien Soldier.

Negli action 3d spicca invece Fatal Zero Action.

Difficile categorizzarlo, ma direttamente dallo store giapponese di Playism, dal quale è possibile scaricarlo gratis, arriva Forget-Me-Not, psichedelica versione shooter di Pac-man.

Infine, per quanto riguarda la categoria browser games, voglio presentare due rpg dall’estetica vintage. Gli sprite di Ginormo sembrano appena usciti dall’Atari VCS, mentre Xananeko 2 è una fedele riproduzione in miniatura, abnorme difficoltà compresa, degli action-adventure a schermata fissa degli anni ottanta.



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Alberto Li Vigni

Appassionato di videogiochi da oltre 20 anni, ha scritto nel settore per alternative-reality e multiplayer. E' attualmente uno degli editors di unseen64, un sito dedicato alla conservazione di beta e di titoli mai rilasciati.

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