Se c’e’ un’icona della letteratura per ragazzi che a settanta anni dalla sua creazione rimane ancora una delle più note, spassose e ammalianti è senza dubbio quella di Mary Poppins. La super tata con l’ombrellino che sorvola i tetti di Londra trasportata del vento dell’Est ha conosciuto nel corso degli anni centinaia di adattamenti teatrali in tutto il mondo. Eppure quello che è rimasto finora sconosciuto al grande pubblico è l’affascinante storia del dietro le quinte.

Pochi sanno, infatti, che dietro uno dei musical più celebri della storia del cinema si intrecciano due storie di grandissima intensità umana e professionale. Quella dolorosa e personalissima di P.L. Travers – la scrittrice britannica di origini australiane creatrice della celeberrima serie di romanzi per bambini – e quella spumosa e avvincente dell’incontro-scontro tra l’autrice e lo zio d’America – Walt Disney in persona – che per quasi vent’anni la rincorre con ostinata dedizione per ottenerne i diritti.
Le raccoglie e le porta sullo schermo il regista John Lee Hancock in Saving Mr Banks, la squisitissima commedia drammatica firmata Disney, presentata in anteprima mondiale alla serata di chiusura della 57sima edizione del London Film Festival lo scorso 20 Ottobre.

L’intero racconto si incentra sulla vicenda personale di Pamela Lyndon Travers (all’anagrafe Helen Lyndon Goff), una donna dalla personalità spinosa, irascibile, egocentrica, quanto vulnerabile, interpretata nel film da una ironica e più che strepitosa Emma Thompson.
La vicenda si svolge negli studios della Disney a Los Angeles, con brevi interni londinesi. Ma nelle prime scene siamo in Australia, nel Queensland, dove Pamela trascorre gran parte della sua infanzia. Ed è questo luogo che l’intera narrazione richiama con continui flashback puntellati di ricordi felici ma soprattutto traumi familiari mai rimarginati.

Quando 1944, Walt Disney, sollecitato dalla promessa fatta alle figlie di portare sullo schermo il loro libro preferito, contatta la Travers per negoziare i diritti di adattamento cinematografico, la risposta della scrittrice è una, semplice e netta: mai. La sua amata governante non finirà in pasto alla triviale macchina Hollywoodiana. Quello che segue è una lunghissima, estenuante ma anche esilarante negoziazione che si risolve nel 1961 con la firma dell’autrice sul contratto di cessione diritti. La produzione del musical con Julie Andrews, Dick Van Dyke e David Tomlinson vedrà la luce in una sfarzosa premiere hollywoodiana nel 1964.

L’incontro-confronto tra Pamela e Walt è uno degli aspetti più affascinanti, e uno dei fulcri di tutto il film. Ed è anche quello che dà vita alla serie di sketch più esilaranti che mettono in scena due diverse visioni del mondo, tanto più divertenti quanto più insistono sullo scontro fra due stereotipi di cultura: da una parte il chiassoso entusiasmo americano di Disney, dall’altro il riservato snobismo britannico della Travers.
Il lavoro di trasposizione dal libro alla sceneggiatura darà tanto filo da torcere alla Disney. La gelosia della scrittrice britannica nei confronti della sua tata è tale da imporre tutta una serie di condizioni (a tratti bizzarre), tra cui la registrazione su nastro di ogni singola sessione di lavoro con Don DaGradi, lo sceneggiatore, e i fratelli Sherman, compositori delle indimenticabili colonne sonore.

Il perché di tanta protezione verso la sua creatura letteraria è la storia pulsante di tutto il film. Ed è la storia dolorosa di una bambina che deve fare i conti con un padre tanto amorevole quanto incapace di far fronte alle incombenze familiari. Un ex dirigente della Banca d’Australia, degradato al ruolo di impiegato. Un mestiere che odia al punto di sentire tutto il peso del fallimento, da cui distruttivamente rifugge nell’alcol e nella morte prematura. Ma Travers Robert Goff (Colin Farrell) è anche un padre dalla giocosa immaginazione che incoraggia la figlia ad alimentare la propria.

E’ soltanto quando Walt – un portentoso Tom Hanks, il vero protagonista a Londra che apre e chiude il Festival di quest’anno con due dei film più attesi (l’altro è Captain Phillips) – capisce che dietro Mr Banks si nasconde la figura del padre della Travers e che la tata magica non è lì per salvare i due bambini quanto Mr Banks stesso, che il rapporto tra lui e Pamela cambia di segno, assumendo le forme di un grande rispetto umano e professionale.
Nel 1964, P. L Travers vola a Los Angeles per presenziare insieme a Walt Disney e alle celebrità hollywoodiane la ‘pacchiana’ premiere del film. Al braccio di Topolino.



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