Il 2015 non passerà di certo alla storia come un anno particolarmente felice per l’animazione giapponese. Pochissimi i film di rilievo usciti nella sale (il vuoto Ghibli si comincia a sentire) e poche serie davvero meritevoli, almeno in relazione all’assurdo numero complessivo prodotto dagli studi nipponici. Come sempre, feedback e suggerimenti sono bene accetti (nel 2015 sono state realizzate quasi 200 serie…), ma le sette serie anime che consiglio di recuperare quest’anno sono…

Haikyuu!! Second Season: La prima stagione è stata ottima, ma questa seconda è proprio fuori parametro. Animazioni eccellenti, personaggi interessanti, grande verosimiglianza, humour quanto basta e la solita incredibile tradizione nipponica nel produrre anime sportivi.

One Punch Man: abbiamo scritto che quest’anno manca il fenomeno, ma forse stiamo sottovalutando quella che, tra tutte, è la migliore serie dell’anno. O, almeno, quella di cui si parla di più e a ragione. Sembrava impossibile scrivere un nuovo capitolo nell’infinita storia dei supereroi e invece…è arrivato Saitama a sparigliare le carte. Fracassona, spettacolare ed esilarante.

Gangsta: un’occasione mancata, per quella che avrebbe potuto essere una serie memorabile e invece è solo molto valida. Ottimi personaggi, grande atmosfera, intreccio “noir” interessante ma il ritmo è troppo altalenante e in qualche puntata affiora un po’ di noia. In ogni caso, nettamente sopra la media e Worick Arcangelo + Nicholas Brown sono la coppia dell’anno.

Prison School: tra tutte quelle che mi sono passate tra le mani (meglio, davanti agli occhi), Prison School vince a mani basse il titolo per serie più cretina, sessista, volgare e inopportuna. Per fortuna è anche esilarante (ma proprio da sbellicarsi), anche se consigliarla a qualcuno che non si conosce bene potrebbe avere effetti devastanti per la propria reputazione. Per chi non ha paura.

Owarimonogatari: tratto dalle light novel scritte dall’autore Nisio Isin e illustrate dal taiwanese Vofan, l’ennesimo (ultimo?) capitolo di una saga infinita ma che riesce sempre ad essere varia e stimolante.

Utawarerumono – Itsuwari no Kamen: Più che valido action/adventure ispirato ai videogiochi per Ps3 e Vita, nonchè sequel spirituale della serie andata in onda nel 2006. Nulla di particolarmente eccezionale o memorabile ma globalmente è tutto ben fatto e godibile.

Ore monogatari!!: la commedia sentimentale dell’anno. Situazioni spassose, un protagonista eccezionale, in cui molti potranno identificarsi, e qualche momento ad eccessivo tasso glicemico (ma suvvia, siamo romantici per una volta).

Previously, on Players

I sette anime da recuperare del 2014
I sette anime da recuperare del 2013



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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3 Comments

  1. poca roba quest’anno, mi sembra…non è che anche l’animazione giapponese si sta un pò sgondiando, come per i videogiochi? o forse sto invecchiando io…

    1. Troppe cazzatelle infarcite di fanservice, io i pilot li ho visti quasi tutti, ma il 95% li ho droppati prima di finire l’episodio…

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