Lo dico subito: quest’anno ho avuto pochissimo tempo per dedicarmi agli anime, ho perso/saltato moltissimi pilot e quindi la lista, credo, sarà incompleta. Il punto è che davvero esce troppa roba e troppo spesso IDENTICA ad altre serie uscite negli anni/stagioni passate. Insomma: l’animazione giapponese non sta passando proprio un ottimo periodo, fatte salve alcune eccezioni, da troppi anni non arrivano serie capaci di unire quantità e qualità e le storie sembrano ripetersi ciclicamente. In ogni caso, trovarne 7 da consigliare non è stato molto difficile…

Carole & Tuesday: La mia preferita, tra le nuove serie uscite quest’anno. Non ci spendo altre parole perchè ne ho già utilizzate parecchie qui. Anzi no, l’ultima puntata è FANTASTICA.

L’Attacco dei Giganti S3: a proposito di serie capaci di unire quantità e qualità, la seconda parte della terza stagione è stata ECCEZIONALE, sotto ogni punto di vista e l’attesa per il gran finale del prossimo anno è estenuante (assieme alla terza stagione di Dark credo che sia l’evento nerd da me maggiormente atteso in ottica 2020). Quando sarà finita, potremo tranquillamente consegnare i Giganti alla Storia dell’animazione nipponica.

The Promised Neverland: Come si dice, un fantastico esordio. Tesissima, con già una mezza dozzina di personaggi memorabili, colpi di scena a profusione e un ritmo serratissimo, fin dal primo episodio. Davvero ben fatta, speriamo che le prossime stagioni siano all’altezza di questa prima.

Dumbbell Nan Kilo Moteru?: questa la consiglio perchè, oltre a fare schiattare dal ridere, è LA SERIE per chiunque frequenti (o cerchi di frequentare) una palestra. I consigli e le indicazioni fornite sono di una precisione e correttezza certosine e le girls davvero simpatiche. Quasi educativa. Ehi, ho detto quasi!

Vinland Saga:tratto dal manga di Makoto Yukimura, è l’ennesima dimostrazione della sempre incredibile capacità degli animatori nipponici di cogliere lo spirito del tempo, anche in casi in cui questo è completamente avulso dal loro contesto. Nella fattispecie, l’ Europa settentrionale dell’XI secolo e le vicende di un gruppo di vichinghi. No, non questi.

My Roomate is a cat: la mia anima gattara si piega di fronte a questo anime, buono ma non eccezionale, ma assolutamente perfetto nel descrivere il rapporto tra padrone e animale. Geniale l’idea di raccontare la storia secondo i due punti di vista, quello umano e quello del gatto e la puntata in cui il secondo “vede” gli spiriti dei genitori defunti del primo è tanta roba.

Dr. Stone: bizzarro anime tratto dal manga pubblicato sulle pagine della popolare rivista Shonen Jump, realizzato da Riichiro Inagaki (testi) e Boichi (disegni), che racconta le vicende di un gruppo di personaggi in una Terra in cui tutti sono rimasti pietrificati dopo un evento estintivo. Tutti, tranne i protagonisti, che poco a poco si “risvegliano”. Un bel mix di azione, ironia, educazione (la chimica!) e follia tipicamente giapponese.

Run with the wind: E niente, se non c’è almeno uno spokon all’anno, questo listone non può dirsi completo. Stavolta il focus è sulla corsa ed in particolare sulla Tokyo-Hakone Round-Trip College Ekiden Rake, una delle più importanti maratone a staffetta universitarie del Giappone. Una serie tutta “maschile”, ma assolutamente godibile per un pubblico trasversale, visto che parla di temi universali.

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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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