Tutto è cominciato così, a pensarci bene. In fondo Pong cos’era, se non un tennis molto molto molto rudimentale? Nonostante oggi sia sostanzialmente scomparso dagli schermi di console e Pc, fatta eccezione per i titoli Nintendo, il tennis ha giocato un ruolo importante nella storia dei videogiochi, con almeno una mezza dozzina di titoli e brand assolutamente meritevoli. Come fatto per il Golf, nel ripercorrere la sua storia mi affido a cinque pietre miliari, utili per caprine l’evoluzione.

Match Point: Visto che nemmeno la versione del tennis Intellivision era particolarmente intrigante, con la sua bizzarra prospettiva laterale/schiacciata (quella Atari 2600…ehm, lasciamo perdere), il primo gioco meritevole di stare in questa classifica diventa automaticamente Match Point della Psion, realizzato nel lontanissimo 1984 e capace di restare per anni ai vertici della produzione ludo-tennistica mondiale. Disponibile per innumerevoli piattaforme, tra cui ovviamente le tre principali dell’epoca (Speccy, C64 e Amstrad, versione quest’ultima caratterizzata da una grafica notevolissima per l’epoca e gradevole ancora oggi) , Match Point rappresentò il primo vero tentativo di simulare il tennis in tutte le sue caratteristiche. Oggi forse è un po’ troppo primitivo, ma sono certo che una partita saprebbe ancora divertire.

Final Match Tennis: ogni estate mi capita di giocare con qualche emulatore e tutte le volte che uso quello per Pc Engine, una delle poche console che non ho mai (ahimè) posseduto, mi stupisco di quanto eccezionale ed incredibile sia questo gioco. A mio parere è il migliore di questa top five. TUTTI i colpi sono eseguibili (assurdo, se si pensa che il pad aveva solo due tasti) e non ci sono inutili siparietti, scene di intermezzo, pause forzate, momenti morti, è tutto rapido, essenziale, perfetto. Si sceglie la superficie (e ognuna delle tre è assoolutamente credibile quanto a rimbalzi e impatto della pallina), il numero di set e si gioca. Venne pubblicato il 1º marzo 1991 da Human Entertainment, i deus ex machina autori di moltissimi titoli “must own” per Pc Engine. Peccato che col calcio non fossero altrettanto bravi…

Super Tennis: Uno dei primi titoli disponibili per Super Famicom e anche uno dei migliori. Sviluppato dalla semisconosciuta Tokyo Shoseki e pubblicato il 30 agosto del 1991 (anno eccezionale per il tennis ludico, vedi sopra), presentava un buon numero di opzioni (tra cui la modalità Circuit Mode, un tour con quattro tornei minori e quattro tornei principali, ognuno dei quali si svolge su una superficie diversa ed una classifica che il giocatore deve scalare partita dopo partita) e la possibilità di giocare in doppio, anche contro l’IA. Classico underdog, riuscì a difendersi bene dall’attacco di titoli realizzati da softco più celebri come Human (il cui porting di Final Match Tennis fu pessimo) e Namco. Il miglior erede possibile del bel Tennis per NES.

Virtua Tennis: il brand tennistico per eccellenza arriva nelle sale giochi il 14 febbraio del 1999 e, come tutti i titoli Virtua, diventa una pietra miliare, una killer application per i sistemi che ne ospiteranno la conversione (Dreamcast su tutti) e dà il via ad un decennio floridissimo per quanto riguarda i giochi tennistici. Il brand si svilupperà con innumerevoli sequel, ma già il primo capitolo mostrava i punti di forza della serie: immediatezza, semplicità e una grafica fuori parametro. Nel gioco erano presenti, assieme ad altri inventati di sana pianta, alcuni dei tennisti professionisti del circuito ATP di quel periodo. Virtua Tennis è anche l’ennesima dimostrazione di quanto Sega sia stata fondamentale nello sviluppo del medium, ma vabbè, non intristiamoci.

Top Spin: di Top Spin ho un ricordo particolare, perchè è stato il mio primo gioco LIVE in assoluto. Rammento il senso di straniamento nel parlottare amabilmente via headset con giocatori nipponici, inglesi, americani e francesi, senza che vi fossero problemi di lag o interferenze di sorta. PAM Development fece un ottimo lavoro, aggiungendo alle classiche feature disponibili in altri titoli tennistici, la possibilità di personalizzare il proprio giocatore e conferendo al gioco uno spessore senza eguali, con un’impressionante aderenza allo sport reale. Il gioco uscì il 28 ottobre 2003 per Xbox, anche se negli anni successivi venne portato anche su Pc e PS2 e la serie si è sviluppata nell’arco di quattro capitoli, anche se a mio parere il primo resta nettamente il migliore.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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