Oggi esce nei cinema italiani Black Panther. Si tratta del nuovo film di supereroi targato Marvel Studios. Secondo il nostro Andrea è un bel film, ma (o forse proprio perchè) diverso dai film Marvel a cui siamo abituati. Il suo protagonista in ogni caso è un personaggio poco noto al grande pubblico, benchè la sua prima apparizione nell’universo Marvel risalga al 1966 in Fantastic Four #52, storia firmata da Stan Lee & Jack Kirby. Pantera Nera inoltre è primo supereroe di colore ad apparire in un fumetto Marvel o DC Comics.

Per iniziare, Pantera Nera non è solo un supereroe, ma anche il sovrano del Wakanda, nazione fittizia dell’universo Marvel che situata nell’Africa Centrale. Il titolo è ereditario, tuttavia va conquistato superando delle prove. L’attuale portatore del manto, T’Challa, è figlio del precedente regnante, T’Chaka, ma la sua incoronazione non è stata immediata. Nonostante avesse sconfitto e scacciato l’assassino del padre, prima di poterne seguire le orme T’Challa dovette sottoporsi a un rito di passaggio, girovagando da solo per l’Africa, mentre il regno venne retto temporaneamente dallo zio. Solo al suo ritorno e dopo aver sconfitto i campioni delle tribù wakandiane potè salire sul trono

Il primo atto come regnante di T’Challa ha cambiato per sempre la storia del Wakanda. Per secoli il piccolo, ma avanzato e prosperoso stato africano era stato celato al mondo, decisione presa dai precedenti sovrani per difendere le terre wakandiane da interferenze esterne, ma soprattutto per proteggere il prezioso Vibranio. Questo rarissimo metallo, portato sulla Terra dalla caduta di un meteorite, è in grado di assorbire ogni tipo di vibrazione. Col suo primo atto pubblico da regnante, T’Challa rivela invece al mondo l’esistenza del suo paese ed invita pubblicamente i Fantastici Quattro a visitarlo. Nella storia di Lee & Kirby l’invito non è totalmente disinteressato. Pantera Nera approfitta dell’occasione per attaccare singolarmente i quattro eroi e sconfiggerli, provando così a sé stesso, al suo popolo e al mondo esterno il suo valore.

Come spesso avviene nelle storie dell’epoca, l’iniziale rivalità si trasforma presto in una profonda amicizia. Da lì in poi Pantera Nera sarà non solo un prezioso e storico alleato dei Fantastici 4, ma lascerà anche le sue terre natie per entrare a far parte in vari periodi del team degli Avengers. Il ruolo di Pantera nell’universo Marvel è sia quello di supereroe che quello di diplomatico, posizione che a volte lo ha posto in contrasto con i suoi alleati. T’Challa inoltre ha partecipato alla prima riunione degli Illuminati, gruppo ristretto e segretissimo di eroi fondato da Tony Stark al fine di condividere informazioni e prendere decisioni delicate a nome dell’intera comunità supereroistica. Dopo un primo rifiuto, motivato dalla volontà di non nascondere nulla ad alleati e familiari come invece richiederebbero le regole del gruppo, Pantera Nera si è unito solo in un secondo momento agli Illuminati quando una misteriosa entità cosmica ha minacciato la Terra.

 

Il grande amore di T’Challa è Ororo Munroe, nota anche come Tempesta degli X-Men. I due si sono conosciuti ed innamorati da adolescenti, nel periodo in cui T’Challa si stava preparando ad affrontare il rito di incoronazione e Ororo sopravviveva di espedienti per le strade del Cairo. Il loro matrimonio è stato un grande evento nell’universo Marvel, ma ciò non ha impedito alla coppia di vivere una relazione tormentata. Il loro amore è sopravvissuto alla Guerra Civile, in cui entrambi si sono schierati tra le forze anti-registrazione al fianco do Capitan America, ma non all’attacco del re di Atlantide, Namor, che ha distrutto il Wakanda con una gigantesca ondata marina utilizzando i poteri della Fenice.

I poteri di Pantera Nera son di tipo mistico e sono connessi al suo legame con la Dea Pantera. Oltre a ciò, in qualità di sovrano del Wakanda è concesso a Pantera Nera di nutrirsi di speciali erbe a foglia di cuore. Si dice che quest’erba uccida chi non ne sia degno, ma sia in grado di conferire a pochi eletti forza, resistenza, agilità e sensi super-umani. T’Challa, in ogni caso, può fare affidamento anche sulle proprie risorse. Oltre a un lungo e duro allenamento che gli ha consentito di raggiungere risultati da atleta olimpionico, il re del Wakanda può attingere dal vasto arsenale militare e tecnologico della sua nazione.

 

Parte del fascino delle storie di Pantera Nera è legato alla sua terra natia. Il Wakanda è rappresentato nell’universo Marvel come una nazione rigogliosa, orgogliosa e pacifica, dove le tradizioni millenaria dell’Africa si fondono con una cultura moderna basata sulla tecnologia più all’avanguardia. Benchè la sua nascita sia antecedente a quella dell’omonimo movimento politico, negli anni Pantera Nera è diventato un simbolo per la comunità afro-americana e il Wakanda è visto come una rappresentazione di ciò che l’Africa potrebbe essere oggi se il suo corso storico non fosse stato condizionato da numerose influenze esterne.

In questi giorni Panini Comics, l’editore italiano che possiede i diritti di pubblicazione della Marvel, ha portato in fumetteria e libreria un paio di volumi pensati appositamente per chi vuole approfondire la conoscenza del personaggio. Il primo si intitola Io sono Pantera Nera ed è una raccolta delle storie più importanti e significative del supereroe africano dal 1966 al 2016. Il secondo, Chi è la Pantera Nera?, contiene invece i primi sei numeri della serie del 2005 di Black Panther, scritti da Reginald Hudlin, disegnati da John Romita JR e inchiostrati da Klaus Janson. La trama vede un’ondata di super-criminali pronti ad invadere il Wakanda in quella che nella descrizione del volume viene annunciata come “una rivisitazione moderna e politica del personaggio creato da Jack Kirby”.

Nel catalogo dell’editore modenese sono però presenti anche altri titoli dedicati a Pantera Nera di pubblicazione forse meno recente, ma altrettanto interessanti. Per chi volesse recuperare le storie classiche del personaggio ci sono due possibilità. La prima è La rabbia della Pantera Nera, volume che raccoglie il ciclo di storie scritto negli anni ’70 da Don McGregor in cui Pantera Nera affronta il Ku Klux Klan, da molti considerate l’apice del personaggio. L’alternativa è La rana di Re Salomone che contiene storie scritte e disegnate da Jack Kirby. Più recente, ma indubbiamente valido, è infine Una nazione ai nostri piedi, primo volume della Pantera Nera scritta da Ta-Nehisi Coates, il celebrato scrittore di Tra me e il mondo, il libro in cui ha spiegato alla sua nazione cosa significhi essere afro-americano oggi attraverso una lunga lettera indirizzata a suo figlio.



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Claudio Magistrelli

Pessimista di stampo leopardiano, si fa pervadere da incauto ottimismo al momento di acquistare libri, film e videogiochi che non avrà il tempo di leggere, vedere e giocare. Quando l'ottimismo si rivela ben riposto ne scrive su Players.

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