Il 2020 è stato un anno così inclemente che mi spingo nel territorio di una pericolosissima generalizzazione di massimo livello: difficile per tutti. In attesa di scoprire se c’è limite al peggio o se il 2021 riprenderà a scavare per arrivare ancora più a fondo, ho deciso di fare un regalo a me stessa e a voi.

Personalmente non mi affliggerò se negli ultimi dodici mesi ahimé, ho letto molto meno e molto peggio del solito. Un catalogo di titoli tra il dimenticabile e il fermamente scolpito nella mia mente causa raccapriccio, letture per dovere e assaggi senza slancio per rimanere aggiornata. Mi perdono, proverò a fare di meglio. Se vi rispecchiare in questa situazione: regaz, va bene così.

Il mio regalo per voi è questo: quest’anno includerò in classifica tutta una serie di libri che so che volete leggere e che, se ancora non li conoscete, leggerete e amerete. Mi limiterò ad osservarvi in silenzio da qui con il sopracciglio alzato, lasciando che questa piccola parte del corpo esprima tutta la mia perplessità in merito, tediandovi davvero il minimo indispensabile con i volumi che io ritengo indispensabili.

Mi sto imborghesendo? Rammollendo? Invecchiando? Ai posteri l’ardua sentenza. Sigla.


La città dei vivi

Leggere il nuovo titolo di non-(crime)-fiction di Nicola Lagioia che ricostruisce e indaga le zone d’ombra del delitto Varani è quasi un dovere, almeno per chi vuole essere sempre sul pezzo. Non che io non abbia cose da ridire in merito (gli inserti del tutto accessori e un filo discutibili con il turista olandese, cui prodest? Nick, non era già abbastanza lungo così il romanzo?) ma questo titolo è indiscutibilmente il libro italiano del 2020, l’unico a finire in questa lista, molto probabilmente l’unico necessario ad assicurarsi di aver letto per tempo il premio Strega 2021.

Certo questo tuffo di testa nell’autofiction e non fiction della “nuova generazione” degli scrittori italiani la dice lunga sullo stato della narrativa nel nostro Paese, ma tanto di capello all’autore barese per aver visto il potenziale letterario e sociale di una storia spesso derubricata dalla stampa come cronaca nera morbosetta, senza per altro finire in questo territorio nella sua ricostruzione.

migliori libri del 2020


La valle oscura

Se un annetto fa avete amato Essere una macchina di Mark O’Connell, questo titolo di Adelphi è la sua naturale prosecuzione. Non a caso è proprio questa casa editrice a proporre il romanzo di Anne Wiener (di cui si è parlato parecchio anche a livello internazionale, a onor del vero), confermando di essere la più attenta nell’intercettare libri ironicamente consapevoli di che aria tiri nella Valle che plasma sempre più i destini del mondo virtuale e reale.

Vizi e virtù di quanti tengono il timone del futuro nella Silicon Valley, in un ritratto forse poi nemmeno così feroce delle strambe vite che conducono, con giusto una punta di C’è del marcio in California. L’opzione B è Trick Mirror di Jia Tolentino, ma dato che le due si stanno facendo i complimenti a vicenda da mesi (paiono proprio due giovani promesse delle letteratura italiana che consigliano reciprocamente i loro libri!) il dubbio è di rimanere nella stessa squadra.

Già citato qui: https://www.playersmagazine.it/2020/12/01/libri-di-novembre-2020/


Madre delle ossa

Ahimé un po’ funestato da una traduzione non perfetta di Claudia Durastanti (che negli ultimi anni ha tradotto tantissimi titoli e non sempre con esiti felici), non è un mistero che questo sia stato da me caldeggiato, come una zia volenterosa che vuole far notare la bravura del nipotino alle compagne di burraco. Mi ha fatto piacere constatare come, seppur con diversi gradi di entusiasmo, sia piaciuto sostanzialmente a tutti quanti si sono fidati della sottoscritta.

Agli altri vorrei dire quando avrete voglia di dare una chance al perturbante che sconfina nel disturbante, ridando lustro alla componente orrorifica del folklore dell’est Europeo e all’orrore moderno di un mondo in cui cacciatori e prede sono quasi indistinguibili e sempre con le mani sporche di sangue, beh, è il caso di dare una sfogliata a qualche vecchia foto corrosa dal tempo e lasciarsi guidare da David Demchuk.


Nella casa dei tuoi sogni

Questo titolo invece è già stato ampiamente sdoganato nel giro influente, ma è ancora lì lì per fare il salto presso il grande pubblico (per modo di dire) dei lettori italiani. Ce la farà a diventare un caso editoriale vero e proprio nel 2021? Intanto complimenti a una realtà come Codice per questo discreto colpaccio editoriale. In attesa di vedere se salirà nelle classifiche di vendita e accumulerà centinaia di prenotazioni nei circuiti bibliotecari (vero barometro dell’interesse letterario generali) io un’occhiata la darei, anche solo per la ricorrenza con cui è finito nella classifiche dei migliori titoli dell’annata tra lettori vigili e molto reattivi.

Anche qui siamo a cavallo tra memoir e non fiction, in cui l’orrore è suscitato da una relazione abusiva e tossica, in cui la dolce metà dell’autrice Carmen Maria Machado è una donna attraente e volitiva, che plasma la vita della compagna con un grado diabolico di manipolazione. Interessante, anche solo per abbattere un po’ quella parvenza idilliaca che circonda la narrazione delle storie queer, che se finiscono male è solo perché è il mondo esterno ad essere cattivo e omofobo. Invece sorpresa: possono nascondere gli stessi demoni di quelle eterosessuali.

migliori libri del 2020


L’ospite e altri racconti

Non starò consigliando un po’ troppi titoli in zona thriller horror? Naaaaah, utilizzerò come scusa il 2020 e ficcherò in classifica anche Amparo Dávila, anche solo per rispetto verso Safarà che in campo femminile tira fuori delle cose magistrali dal cappello.

Sulla carta siamo più in zona Leonora Carrington/se capisce non se capisce che in campo Shirley Jackson (ammiro il tentativo rassicurante della quarta di copertina di Safarà). Ovvero stiamo parlando di uno dei versanti letterari da me accolti con genuino terrore e non per la componente orrorifica.

Tuttavia chi ne sa di letteratura di genere e di scrittura messicana era ben più eccitato per questo titolo che per l’annuncio di Mexican Gothic di Silvia Moreno-Garcia da parte di Oscar Vault (che comunque si terrà d’occhio). Se avete presente anche solo vagamente di che sto parlando, sapete che è del tutto superfluo tentare di descrivere la trama di alcunché in questo caso. Osservate la copertina, captate la vibrazione che suggerisce e decidete se la “sarcedotessa messicana del horror” fa per voi.

migliori libri del 2020


Invisibili

Dato che qui non siamo all’inserto di La Lettura e la componente femminile non è qualcosa da inserire lo stretto necessario per evitare il cazzione delle femministe arrabbiate, ci piace ricordare quanto essere donna nella nostra società faccia mediamente schifo.

Lo fa così tanto che almeno un paio di volte l’anno arriva un libro che scende nei particolari di quanto sia deprimente essere considerate meno/altro/accessorio/un buco/impure/ altre cose ancor meno carine che non elencherò. Quello di quest’anno però ha i numeri! Le statistiche! Centinaia di dati, studi, numeri, scienza vera, che ricorda come metà della popolazione mondiale rischia di essere invisibile, a comincia solo ora a smettere di esserlo. Deprimiamoci sì, ma rigorosamente secondo il metodo scientifico.

 migliori libri del 2020


Ragazza, donna, altro

L’altro libro che ha vinto il Booker 2019, insieme a quello di Margaret Atwood. Il romanzo scritto da un’autrice inglese di origine nigeriana che si è fatta il mazzo per emergere in un posto non esattamente egalitario come la scena letteraria britannica ed è stata messa in ombra dalla collega bianca per un sequel non esattamente esaltante come I testamenti. Quale miglior riassunto del 2020? Con tutto che anche la Atwood ha dovuto aspettare un paio di decenni e una serie per diventare davvero click bait in territorio letterario.

Detto questo a ben vedere gente come Jessa Crispin ha accolto la fatica di Bernardine Evaristo con uno sbadiglio, ma io confido nel fatto che il nostro panorama critico sia così timido in queste circostanze da proclamarsi uniformemente entusiasta.

Basta una storia corale di donne di etnie ed estrazioni sociali diverse che si incontrano in una prima teatrale londinese portandosi dietro il loro capitolo dedicato e la loro storia a mettere tutti d’accordo. Come al solito complimenti a SUR per non perdere un colpo anche in zona inglese.

migliori libri del 2020


Club Godo

Voglio citare le immortali parole di un amico e collega che, prestandomi il volume, ha commentato: “pensavo chissà cosa, invece è tipo ‘oltre la penetrazione puoi godere in altri modi’, ma non mi dire, cara.” Non è una questione di quanto sesso fai e con chi lo fai, ma veramente nel 2020 in Francia è rivoluzionario ricordare che bocca e mani non sono da sottovalutare mentre si ruzzola tra le lenzuola, da soli o in compagnia? Anni ’70, how we failed you.

In questo senso ho trovato il successo di Club Godo sconcertante, quasi un campanello d’allarme. Il che non toglie che sia un delizioso progetto editoriale illustrato che toglie di mano ai neofiti o ai poco propensi alla sperimentazione il Kamasutra e gli fa fare un bel ripassone delle basi del piacere. Con questo non voglio dire che non ci sia nulla da imparare sfogliandone le pagine (quale che sia il punto di partenza) o che le illustrazioni in puro stile Instagram dell’autrice e game designer Jüne Plã non siano parecchio illuminanti, svecchiando una certa presentazione morbosetta e graficamente raccapricciante di tanti manuali illustrati degni del reparto vietato ai minori della vecchia edicola di fronte alla Stazione Centrale di Milano. Tuttavia è il punto di partenza ad essere un pizzico sconfortante.

10 + invece al progetto editoriale originale e all’eccellente edizione italiana di Ippocampo edizioni, per aver reso graficamente fichetto e degno del nostro tavolino a caffè un libro che ha in copertina un delizioso pattern a disegnini di vagine e membri.

migliori libri del 2020


Seni e uova

Deludo chi mi conosce bene: stavolta ho pure da ridere sull’uscita giapponese dell’anno. Posto che, appunto, Seni e uova è un libro discretamente imperdibile anche per chi non bazzica troppo la letteratura del Sol Levante.

Nonostante sia caldamente raccomandato da Haruki Murakami, mi tocca dire che è una bella prova da scrittrice di Mieko Kawakami, soprattutto considerando che in realtà il nucleo originario da cui gemma l’intero romanzo (diviso in due parti nettamente distinte) risale a più di un decennio fa. Seni e uova è un libro dirompente nel contesto letterario giapponese del 2008, ma nel 2020? Un po’ meno.

Non lo trovo così rivoluzionario a livello femminista per il Giappone, soprattutto dopo che Edizioni e/o ci ha regalato Sayaka Murata, che sento decisamente più connessa al contemporaneo. Senza dimenticare che pronto? Sono almeno un trent’anni che, grazie all’opera meritoria di un pugno di docenti e traduttori, arrivano puntualmente in Italia in traduzione voci femministe giapponesi da inizio del Novecento in poi. Enchi Fumiko? Kirino Natsuo? Yuko Tsushima? E anche questa l’archiviamo sotto la stortura percettiva causata dal mito di Haruki Murakami.


Prisma Vol 2

In quel “meno” introduttivo riguardante le mie letture, c’è sicuramente meno fantascienza. Un po’ perché fatico sempre più a trovare romanzi che abbiano una qualche connessione con la tradizione o l’ambizione scientifico-sociale del genere, proponendo spesso canovacci più o meno fantasy o avventurosi con una sciacquata fantascientifica dalla costruzione teorica così labile che conviene non guardarla troppo da vicino.

Un po’ perché sono entrata in una spirale autodistruttiva di letture tremende (cfr: Docile). Tra le poche cose che ricordo con piacere di quest’annata c’è quest’antologia di Moscabianca edizioni. Non tutto mi è piaciuto (anzi), ma quello che ho trovato più prezioso e soddisfacente è stato immergermi in pagine di penne note o a me ancora sconosciute coscienti del genere in cui si muovono, smaniose di innovare o solide nel portare avanti quanto costruito nella loro carriera, sempre pienamente consapevoli di quello che la fantascienza può essere e fare.


Blu quasi trasparente

Forse il romanzo generazionale giapponese più importante dai tempi di Il sole si spegne di Dazai Osamu, finalmente di nuovo disponibile sul mercato italiano. Posso fare la solita battuta sul Murakami migliore, Ryu? Massì.

Atmosphere Books ha fatto un lavoro pazzesco per tutto il 2020, ma Blu quasi trasparente è l’apice di un processo di recupero e valorizzazione di grandi scrittori giapponesi, magari già sbarcati nel Bel Paese, ma poi finiti fuori stampa, introvabili, irreperibili, perduti. Per capire come tutto sia cambiato nella letteratura giapponese dagli anni ’80 in pochi, i due Murakami scrittori bisogna leggerli entrambi. Ora possiamo di nuovo farlo senza losche transazioni al mercato nero dell’usato.


L’adolescente

In chiusura mi prendo una posizione tutta per me. Io ho una venerazione per Kawabata Yasunari, un premio Nobel che scrive con un’abilità tale che estasiato non puoi che chiederti: Maestro, ogni volta una grande emozione, ma come fa?

L’adolescente è un breve racconto autobiografico su una sua cotta di gioventù…oppure no? Ambiguo, inebriante, scritto divinamente. Pensavo sarebbe rimasto nel territorio dei miei più remoti sogni, invece finalmente eccolo qui. Ve lo segnalo e, nella speranza che il curatore della collana Asiasphere ci legga, la butto lì: ma una bella riedizione del carteggio tra Kawabata e Mishima, originariamente edito da ES e oggi introvabile? Dopo lunghe ricerche sono riuscita a metterci le mani su, ma è comunque parziale e soprattutto stampata con un carattere anticamera della cecità. Potrei sacrificare la mia vista alla causa, ma possiamo sperare in un altro bel regalo di Natale per noi nippofili nostalgici, magari proprio nell’anno in cui scadono i diritti sull’opera di Mishima…?


L’immagine di testata è un dettaglio in una recente edizione di The Russia House di John Le Carré, una devastante perdita del 2020 letterario.



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, ,
Similar Posts
Latest Posts from Players