Cinque anni fa pubblicammo uno degli articoli che nel corso del tempo è diventato un piccolo classico di Players, l’elencone dei migliori film italiani degli ultimi 10 anni. Essendo trascorso un lustro da allora ed essendo usciti alcuni film molto meritevoli (ci riesce anche la cinematografia nostrana a farli, anche se non si direbbe) abbiamo deciso di realizzare un nuovo articolo, invece di fare l’update del precedente, che comunque trovate qui.
Avendo dimezzato il lasso temporale preso in considerazione, abbiamo anche ridotto a dieci il numero di film suggeriti (e stavolta, buon segno, qualche esclusione eccellente c’è stata, mentre l’altra volta alcuni li avevamo proprio spinti a forza…)
Il capitale umano: diretto da Paolo Virzì e liberamente ispirato al romanzo omonimo di Stephen Amidon, è interpretato da Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni e Valeria Golino. Probabilmente il più veritiero ritratto dell’Italia contemporanea.
Veloce come il vento: diretto da Matteo Rovere liberamente ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone, è interpretato da Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Un film diverso dal solito, con il miglior Accorsi di sempre e la rivelazione De Angelis.
Indivisibili: diretto da Edoardo De Angelis e interpretato dalle sorella Fontana. Un film incredibile come le protagoniste. Qui lo abbiamo incensato a dovere.
La pazza gioia:diretto da Paolo Virzì, con protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Virzì è l’unico regista con due titoli in questa lista e sta vivendo al meglio gli anni della sua maturità artistica. Tedeschi superlativa, Ramazzotti efficace.
Ammore e Malavita: Come La La Land, però italiano. Beh, più o meno.
Fuocoammare: diretto da Gianfranco Rosi, premiato nello stesso anno con l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino. Perchè alle volte serve un documentario al cinema per capire la realtà che vediamo alla televisione tutti i giorni.
Non essere cattivo:diretto da Claudio Caligari, terzo e ultimo lungometraggio del regista. Un film pasoliniano, duro e difficile. Il regista Claudio Caligari è deceduto poco dopo il termine delle riprese.
Lo chiamavano Jeeg Robot:diretto e prodotto da Gabriele Mainetti: il film che più di tutti ha incarnato la (brevissima) stagione del (apparente) rinascimento cinematografico italiano. Pieno di difetti, certo, ma coraggioso. Qui applausi e pacche sulle spalle.
Il racconto dei racconti – Tale of Tales: film a episodi del 2015 diretto da Matteo Garrone, al suo primo film in lingua inglese, vincitore di sette David di Donatello. Un film di portata internazionale, ma col cuore italiano. Qui lodi sperticate.
La mafia uccide solo d’estate: diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto, più noto come Pif, e scritto da lui con Michele Astori e Marco Martani. Capita che la televisione non rovini i personaggi che crea.
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