“Voglio raggiungere il pubblico al cinema, non nella cucina di casa”

Estrazione borghese, studi di recitazione, un passato in teatro e un presente da assoluto protagonista del cinema francese: quattro chiacchiere con Benjamin Voisin, il protagonista di Illusioni Perdute e del 2021 cinematografico in Francia.

Guarda in camera con la consumata naturalezza degli attori di lungo corso, è concentrato ma affabile, alla mano, dalla postura rilassata ma perfettamente controllata, pronto ad azzardare qualche parola in italiano, ad augurare buone feste, “auguri”, a fine intervista. Basta un’occhiata distratta a Benjamin Voisin per capire perché sia il giovane attore più richiesto del momento in Francia.

Notatelo ora, perché diventerà difficile ignorarlo per chi bazzica il cinema francese con regolarità. L’agenda per il 2022 vede già due ruoli importanti nei nuovi film di Marina Foïs e André Téchiné, più un terzo progetto di cui non si fa parola, ma la cui importanza viene rivelata dall’ostinato silenzio che lo circonda. Qualcuno ipotizza possa c’entrare Xavier Dolan, regista e enfant prodige canadese che ha lavorato come attore gomito a gomito con Voisin proprio in Illusioni perdute, il film che lo porta in sala durante queste Festività. Lui minimizza e racconta della fama del collega canadese, di come la gente gli chieda foto e autografi ovunque vada.

Benjamin Voisin

Xavier il regista e attore, Xavier il regista che l’ha scelto per il ruolo di Lucien, protagonista di un caustico romanzo scritto da Balzac e inserito nella monumentale Commedia Umana dell’autore francese. Voisin è diventato il volto di Lucien Chardon, iconico protagonista la cui storia Giannoli sognava di portare su grande schermo da un quarto di secolo. Nel 2021 ce l’ha finalmente fatta, regalando un grandissimo film in costume al cinema europeo, quel genere di pellicola che chiarisce senza mezzi termini che questo tipo di film storico, quando ben fatto, è tutto il contrario di polveroso e affettato. Al centro c’è lui, Voisin, voluto da Giannoli proprio per il suo essere un volto sconosciuto, ancora da scoprire:

Ho fatto un casting insieme a decine di altri attori perché Xavier non voleva un volto noto, una faccia già familiare. Sono andato bene, sono stato richiamato nei giorni successivi e ho avuto un lungo incontro con lui al tavolino di un bar. Abbiamo parlato a lungo del ruolo e di me. L’ho convinto.

Forse a convincerlo è stato proprio il profilo inusuale di Voison, formazione più che classica con gli studi alla Conservatoire national supérieur d’art dramatique, famiglia benestante e infanzia trascorsa tra gli agi del XIX arrondissement, uno di quelli giusti a Parigi, un’esperienza in parte comparabile a crescere a Roma Nord per chi lavora a Cinecittà.

Eppure Voisin ha qualcosa di un’altra epoca, quasi di antiquato, vedi la sua totale assenza dai social. Chiedendogli qualche spiegazione in merito si capisce che è una scelta dettata dalla consapevolezza e non dalla miopia. Una scelta tutt’altro che anti-sociale, anzi, iper-consapevole:

Mi piace vivere la mia vita, incontrare le persone, muovermi e viaggiare. Condividere una parte di me sui social credo toglierebbe il mistero, che è una componente importante di quello che un attore fa su schermo. Un po’ di distanza dal pubblico serve a garantire quella magia dello sconosciuto che diventa un personaggio. Se non sto sui social, le persone per conoscermi devono seguirmi film dopo film, ruolo dopo ruolo, per provare a colmare quella distanza. Forse anche perché ho conservato questa distanza dal pubblico sono stato scelto da Giannoli.

Rispettoso ma non intimorito dai mostri sacri del cinema francese con cui ha condiviso il set – parla con rispetto di Gerard Depardieu, ricorda con complicità Vincent Lacoste e Xavier Dolan, si scioglie in un sorriso parlando della gentilezza e della disponibilità di Cécile de France – Benjamin Voisin ha la giusta sicurezza in sé per non risultare arrogante quando dice che la serialità non gli interessa.

Benjamin Voisin

Provo a tentarlo con il successo globale (ri)ottenuto dal collega francese Omar Sy, che in questi mesi è l’attore francese più famoso e seguito al mondo grazie a una serie francese e francofona dedicata al mito del ladro gentiluomo, molto vista su Netflix.

Lupin, conferma Voisin, che a quanto pare la serie la conosce, magari l’ha anche vista. A quel punto dice qualcosa di molto interessante e che conferma la sua precisa ambizione artistica:

Non dico no a priori, ma al momento la serialità non mi interessa. Non mi alletta l’idea d’entrare nelle cucine, nei bagni della gente, che magari con un occhio guarda me e con l’altro segue la cottura della cena. Io adesso voglio fare cinema, il cinema francese, voglio essere visto su grande schermo, al buio, da persone circondate da sconosciuti che sono venute lì per seguire la storia che cerco di raccontare.

Poi chiude l’intervista con una frase che starebbe bene in bocca a un interprete italiano, ma in questi lidi la si sente raramente. Di fronte alla sirena di Hollywood e alla possibilità di recitare in inglese (che dimostra di parlare e comprendere abbastanza bene da contemplare quest’ambizione), dice:

Adesso voglio fare cinema, cinema in francese. In Francia c’è così tanta cattiva commedia, fatta male, brutta, cinema di puro consumo. Voglio continuare a lavorare in progetti come Illusioni perdute.

Anche se magari ci scappa il nudo, per giunta integrale. Voisin però per una giusta causa, per il giusto film non si tira indietro, anzi. Racconta divertito di come Giannoli fosse in difficoltà quando ha dovuto spiegargli che era arrivato il momento di girare una scena in cui non solo sarebbe apparso senza vestiti, ma completamente nudo, con il pene in bella vista. Di fronte ai tanti giri di parole del regista per spiegare la situazione, Voisin pare gli abbia risposto: “facciamo la scena, sono qui per questo, sono a tua disposizione: si deciderà in sala di montaggio. Se il film è bello, ti faccio tutte le scene di nudo integrale che vuoi, puoi metterne quante te ne pare”.

Illusioni perdute arriverà nei cinema italiani in anteprima il 23 dicembre 2021, in un gruppo selezionato di sale nelle principali città italiane. Tratto dal capolavoro di Honoré de Balzac, La Commedia umanaIllusioni perdute è diretto dal regista Xavier Giannoli che firma un film ambientato nella Francia del 1820 dalle tematiche e dai toni straordinariamente contemporanei. Una commedia umana con un cast eccezionale tra cui il protagonista Benjamin Voisin, Xavier Dolan, Vincent Lacoste, Cécile de France e Gérard Depardieu che, grazie ad I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, arriverà nelle sale italiane dal 30 dicembre.

 



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